FRIBORGO – LUGANO
3-2
(1-1, 0-1, 1-0; 1-0)
Reti: 6’02 Marchon (Mottet, Desharnais) 1-0, 6’28 Arcobello (Carr, Josephs) 1-1, 21’54 Bertaggia (Guerra, Thürkauf) 1-2, 51’30 Marchon (Sprunger, Desharnais) 2-2, 63’18 Mottet (Gunderson, DiDomenico) 3-2
Note: BCF Arena, 8’873 spettatori
Arbitri: Lemelin, Kaukokari; Wolf, Progin
Penalità: Friborgo 5×2′, Lugano 7×2′
Assenti: Yannick Herren (infortunato), Leland Irving, Libor Hudacek, Matteo Nodari (sovrannumero), Davide Fadani, Evan Tschumi, Nicolò Ugazzi, Jari Näser, Alessandro Villa, Riccardo Werder (Rockets)
FRIBORGO – Prima o poi le serie sono fatte per essere interrotte, e tra Friborgo e Lugano una delle due doveva vedere la propria venire spezzata. A doversi inchinare questa volta sono stati i bianconeri, battuti dal gol di Mottet all’overtime che ha messo fine anche alla straordinaria serie di boxplay imbattuti dei bianconeri, che non subivano reti in inferiorità numerica addirittura dal 5 novembre, nella sfida casalinga contro gli ZSC Lions.
Ma il rammarico per la squadra di Chris McSorley rimane, perché i bianconeri hanno interrotto la serie di vittorie – ma restano a punti da nove incontri – ma non quella delle prestazioni convincenti, anche se alla BCF Arena quest’ultima bella prova è stata rovinata più che altro da episodi e qualche leggerezza degli ospiti.
Da ultimo e più importante proprio quello che ha portato alle rete di Mottet (anche fortunata, e qui si capisce come giri tutto alla grande ai ragazzi di Dubé) con il fallo ingenuo di Alatalo subito dopo la superiorità numerica non sfruttata dal Lugano – con un palo di Carr a pochi secondi dall’overtime – con il finnico sulla panchina per un fallo da quattro minuti.
Prima che la seconda sconfitta in nove incontri si palesasse, sempre per mano del Friborgo e sempre all’overtime, il Lugano era stato capace di ripetere un’ottima partita e confermare, se mai ce ne fosse bisogno, che ormai la strada intrapresa è quella giusta e i risultati non avevano nulla di casuale.
A differenza della partita contro il Davos e nonostante il gol iniziale di Marchon gli ospiti sono riusciti infatti a controllare meglio il primo periodo e a rispondere subito alla rete del vantaggio dei dragoni con la nuova linea tutta straniera composta da Carr, Arcobello e Josephs, ma soprattutto con ordine e la solita intensità, impedendo al Friborgo di ragionare e respirare, mettendo più dischi possibili su un Berra efficace anche se molte volte poco sicuro e scoordinato nei movimenti.
La conferma della bontà della partita che stava giocando il Lugano è arrivata anche con il passare dei minuti e non solo grazie alla rete del vantaggio provvisorio colta da Bertaggia, ma per l’insistenza e la continuità del Lugano nel dare seguito al suo gioco, con un reparto difensivo estremamente sicuro e risoluto.
Questa è una delle peculiarità del Lugano di McSorley, evitare il più possibile i rischi e aiutarsi tra giocatori in modo da avere il compagno il più vicino possibile in ogni azione e fare di tutto per mettere pressione sull’avversario. Anche il Friborgo che di questi tempi sembra quasi inscalfibile per lunghi tratti e più del suo avversario ha sofferto nel proprio terzo, faticando senza il possesso del disco che il Lugano gestiva con abilità e sicurezza, mancando però le occasioni buone per prendere il largo prima e per chiuderla in extremis dopo.
Ad ogni modo questa partita ha confermato come le due squadre in questione siano le più in forma del momento, da una parte un Friborgo in una fiducia pazzesca e dall’efficenza massima, dall’altra il Lugano difficilissimo da affrontare, estremamente fisico e continuo per sessanta minuti. Ne è nata una partita appassionante e dura, quasi da playoff in alcuni momenti, purtroppo e di nuovo rovinata da un arbitraggio non all’altezza (per usare un eufemismo) e ricco di insicurezze.
A McSorley e alla sua squadra resta l’amarezza, ma i suoi ragazzi hanno poche ore per smaltirla prima di affrontare il Losanna alla Cornèr Arena nell’ultimo impegno del 2021. Sarebbe importantissimo vincerlo soprattutto per le ambizioni da classifica, ma pure per passare un Natale sereno, anche se già ad oggi i termini per delle feste tranquille ci sono tutti.
IL PROTAGONISTA
Nathan Marchon: Opportunismo e freddezza gli hanno permesso di trovare una doppietta, ma nel complesso l’attaccante 24enne è stato uno dei più attivi sul fronte offensivo del Friborgo. Tanto lavoro intelligente, spazi per i compagni e naturalmente la capacità di essere al posto giusto nel momento giusto, rischiando pure di trovare un clamoroso hat-trick nel terzo tempo.