LUGANO – Rispetto a un mese fa, questa volta probabilmente la pausa per la Nazionale non è la benvenuta in casa bianconera. Il Lugano infatti si trova in un ottimo momento di forma e sabato sera contro il Langnau ha trovato la quarta vittoria consecutiva.
Uno dei protagonisti è senza dubbio Daniel Carr, autore di un gol spettacolare e votato come migliore in pista in entrambe le partite del weekend. Indubbiamente il suo rientro è un fattore importante per spiegare il cambio di passo che la squadra di McSorley è riuscita ad attuare nelle ultime settimane.
“Anche Loeffel e Schlegel sono rientrati e in generale ci sono tanti altri fattori che spiegano la nostra inversione di tendenza”, spiega un umile Daniel Carr nel post partita. “La squadra è riuscita a svoltare, ora le cose stanno girando bene per noi ed è importante realizzare per quali motivi: parliamo di piccoli dettagli, come gestire meglio il disco e giocare duro in difesa, dove abbiamo giocatori come Chiesa (che al momento dell’intervista è passato a salutare Carr, ndr) che abbattono chiunque davanti alla nostra porta. Queste sono le differenze e sono aspetti importantissimi per noi. Adesso si tratta di proseguire così e continuare a guadagnare posti in classifica”.
Dopo un derby non è mai facile ritrovare subito lo stesso livello di intensità, ma siete comunque riusciti a trovare un modo per controllare e vincere la partita…
“Sì, ma dobbiamo anche considerare che abbiamo affrontato due squadre molto diverse. Il Langnau ha la miglior linea del campionato, composta da ottimi giocatori, molto veloci. Contro di loro bisogna utilizzare uno stile di gioco diverso rispetto a quando si sfida l’Ambrì, che gioca molto compatto nella sua zona difensiva. Penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro concedendo una sola rete sabato sera, è un altro passo importante nel nostro processo di crescita”.
Due parole sulla tua fantastica rete?
“È tutto nato da un passaggio di Arcobello che fa passare il disco oltre il difensore. Da lì in avanti, ho solo letto la situazione e con una piccola e rapida giocata ho superato l’altro avversario. Mi ha sicuramente fatto piacere trovare il gol, anche perché nelle due partite precedenti ho tirato in porta ben 14 volte senza riuscire a segnare”.
Ti aspettavi di poter tornare così in fretta ad un livello così alto, dopo il periodo complicato che hai vissuto?
“È stato un periodo difficile, ma credo che ogni giocatore e atleta in Svizzera sia grato che esista un centro specializzato per le commozioni cerebrali a Zurigo. Il modo in cui ti aiutano per me ha fatto una grande differenza nel mio ritorno, soprattutto per quanto riguarda il sentirsi di nuovo a proprio agio sul ghiaccio”.
Da fuori, sembra che per te sia facile giocare nel campionato svizzero…
“Mi piace molto essere qui, me la sto davvero godendo e mi diverto. Anche mia moglie è qui con me e basta uscire di casa per dire “guarda dove viviamo!”. È incredibile, è uno dei migliori posti del mondo in cui giocare e stiamo amando il nostro tempo qui”.
Il Lugano sta provando a confermarti anche per la prossima stagione?
“Vedremo come le cose evolveranno, alcune decisioni sono al di fuori del mio controllo, ma noi amiamo essere qua. Vedremo cosa succederà”.
Tu vorresti quindi rimanere a Lugano?
“Sì, mi piacerebbe molto restare. Voglio dire, guarda fuori, guarda dove ci troviamo (ride, ndr)”.