Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.
I TOP DI HSHS
Ludovic Waeber (ZSC Lions – 1 top, 0 flop): Sta sempre di più ribadendo il suo ruolo da titolare il portiere degli ZSC Lions, che ha vissuto una settimana perfetta in cui ha parato tutti i 49 tiri scagliati verso la sua porta. Determinante la sua prestazione alla Gottardo Arena, dove si è eretto più volte a protagonista fermando i tentativi dell’Ambrì Piotta con grande sicurezza e solidità. Per lui quello contro i biancoblù è stato il primo shutout stagionale, dopo quello parziale ottenuto la sera prima contro il Ginevra, quando era entrato dopo i cinque gol concessi da Flüeler ed ha abbassato la saracinesca portando i suoi alla vittoria.
Emil Djuse (Rapperswil – 1 top, 1 flop): Ultimamente il Rapperswil sta avanzando tra alti e bassi, ma i sangallesi si sono resi protagonisti di un buon avvio di stagione che li vede attualmente al sesto posto. Nelle ultime partite a distinguersi c’è stato anche il difensore svedese, che in settimana è riuscito a firmare due gol, prima con una pregevole deviazione contro il Lugano e poi grazie ad un bell’inserimento alla Tissot Arena. Gli impulsi offensivi da parte sua iniziano ad arrivare con maggiore regolarità, come testimoniano anche i due assist di prima – due conclusioni deviate – nella bella vittoria contro il Friborgo. Ha inoltre unito il tutto ad un bilancio di +4.
Ryan Gunderson (Friborgo – 1 top, 0 flop): Il Friborgo continua nella sua incredibile marcia e, nonostante il passo falso contro il Rapperswil, il bilancio più recente parla di un’impressionante serie di 10 vittorie nelle ultime 11 partite. A portare grande solidità e stimoli offensivi c’è il difensore americano, autore di cinque assist in tre partite ed un bilancio di +5. Per lui l’ultima settimana è tornata ad essere di un certo spessore dopo ben sei partite senza finire sul tabellino, ma la solidità è sempre stata parte del suo gioco con un bilancio di addirittura +10 nelle ultime sette apparizioni.
Libor Hudacek (Lugano – 1 top, 0 flop): Appena arrivato è stato buttato nella mischia nonostante non fosse al 100% del ritmo per le poche partite giocate nelle scorse settimane in KHL, ma la maniera di presentarsi in maglia bianconera del nuovo numero 79 è stata decisamente di impatto. Due reti a Rapperswil, una di rapina e l’altra, quella decisiva, di classe e forza fisica e altre due a Langnau, addirittura in soli 38” nell’ultimo giro di orologio regalando perlomeno un punto alla squadra di McSorley. Nulla ha potuto contro lo Zugo, dove è stato comunque l’unico della prima linea a metterci intensità e cuore, ma intanto il 31enne ha già mostrato le sue qualità da attaccante navigato, magari poco visibile ma improvvisamente decisivo.
Matej Stransky (Davos – 1 top, 0 flop): Era già andato a segno nella partita precedente contro il Ginevra, ma la serata di Berna l’attaccante ceco se la ricorderà a lungo. Cinque reti, segnate in ogni maniera possibile – pure con un rigore – maltrattando la disastrata difesa degli orsi che quando non sono rimasti a guardare l’attaccante dei grigionesi devastare il loro slot, si sono dovuti scontrare e inchinare alla sua poderosa forza fisica. Per il 28enne una serata perfetta, con un incredibile 71% al tiro e una dimostrazione di forza assolutamente da applausi.
Harri Pesonen (Langnau – 1 top, 0 flop): Tornato dalla Russia dopo un’annata deludente, il finlandese si è ripreso “casa sua” nell’Emmental tornando ad essere il faro del gioco dei Tigers. Imprescindibile per intensità, pattinaggio e impulsi offensivi, Pesonen ha ancora dimostrato i suoi numeri nella scorsa settimana, con 3 reti e 2 assist contro Lugano e Ginevra. In particolare nella sfida ai bianconeri, il 33enne ha vinto anche oltre alla partita la sfida interna contro gli stranieri del Lugano, giocando una partita di grandissimo impatto e continuità, segnando di persona anche il game winning goal all’overtime.
I FLOP DI HSHS
Philip Wüthrich (Berna – 0 top, 1 flop): Come i suoi compagni ha vissuto come un incubo la serata in cui Stransky ha distrutto il fragile impianto bernese con cinque reti e anche il giovane portiere degli orsi ha fatto la sua parte facilitando il compito al Davos. Interventi poco sicuri e gol troppo “facili” hanno scandito il sabato sera del 23enne, uscito con il 78% di parate e pure nella sera precedente contro lo Zugo il suo apporto non è stato certo dei migliori e aldilà dei numeri (87% di salvataggi) alcune reti subite hanno mostrato che ancora la maturità non è ancora arrivata del tutto per Wütrich. Il talento del bernese è indubbio e serate del genere ci saranno ancora, ma al momento ha ancora bisogno di una spalla sicura.
Michael Fora (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): Le prestazioni di Michael Fora sono sempre contraddistinte dalla sua grande voglia di fare bene e dall’impatto che vuole lasciare sulla partita, ma nell’ultima settimana ha anche commesso diversi errori che non gli hanno permesso di esprimersi al meglio. La sua prova meno brillante è stata sicuramente quella di Friborgo, contraddistinta da alcune penalità e diverse imprecisioni sia in retrovia che in zona offensiva. Come sempre il capitano biancoblù è andato molto al tiro – 12 volte, solo Tömmernes ha tirato di più in settimana – ma ha anche forzato spesso le conclusioni, ed in generale sappiamo che nelle sue corde c’è un gioco più pulito e maturo.
Beat Gerber (Berna – 0 top, 1 flop): Non è la prima volta che l’esperto difensore del Berna va in difficoltà in questa stagione, soffrendo particolarmente il gioco in velocità e forse anche il cambio di tattica portato da Lundskog in quel di Berna. Per l’ormai 39enne le due serate contro Friborgo e Zugo si sono rivelate piuttosto difficili e in particolare di fronte alla velocità di esecuzione dello Zugo gli errori del numero 2 sono stati parecchi. Pesa anche il fallo da 5’ e penalità di partita commesso proprio contro la squadra di Dan Tangnes, costatogli pure una giornata di squalifica scontata contro il Davos.
Brandon Kozun (Ambrì Piotta – 1 top, 2 flop): Non deve diventare il capro espiatorio delle difficoltà del weekend nel trovare il gol, ma è chiaro che l’Ambrì Piotta dai suoi stranieri ha bisogno di un sostegno più concreto sul tabellino e Kozun è un po’ l’immagine di questo momento. Dopo le reti trovate nel weekend d’apertura l’attaccante non va infatti a segno da 12 partite consecutive, e non riesce ancora ad unire l’evidente voglia di fare bene ad un impatto più tangibile. Pattina tanto e cerca di darsi da fare, e l’impressione è che sbloccandosi possa poi giocare con maggiore serenità, ma anche nell’ultimo weekend non ha concretizzato le chance – invero non molte – arrivate sul suo bastone.
Mark Arcobello (Lugano – 0 top, 1 flop): Detto del campionato anonimo che sta portando avanti Mikkel Boedker, l’altra fonte di preoccupazione in casa bianconera ha le sembianze del numero 36. In una prima linea che appare slegata e fumosa, a parte Hudacek, il capitano del Lugano non riesce ad avere un impatto tangibile sul gioco e aldilà di qualche punto segnato per assist in seconda, il rendimento di Arcobello è a dir poco insufficiente. Rispetto a solo una stagione fa l’ex Berna sembra tutto un altro giocatore in confronto all’indispensabile trascinatore e fonte di gioco che era, con un rendimento globale che scende di settimana in settimana, privando del Lugano (non solo per colpa sua comunque) di una prima linea che abbia un impatto perlomeno visibile.
Cory Conacher (Berna – 0 top, 1 flop): Il Berna continua a marciare praticamente sul posto, tanto che il bilancio più recente degli orsi parla di cinque sconfitte nelle ultime sei partite. Tra i giocatori che assolutamente devono mettere una marcia in più c’è anche il canadese, che oramai è da inizio ottobre che si è spento completamente. Le partite consecutive senza punti per Conacher sono sette, e nelle ultime 11 uscite ha contribuito con appena un gol. Da parte sua arrivano inoltre pochi spunti anche sul piano del gioco, e questo è davvero sintomatico per un giocatore che è noto per essere una vera furia ad ogni cambio.