AMBRÌ – ZSC LIONS
0-2
(0-0, 0-1, 0-1)
Reti: 34’51 Hollenstein (Andrighetto, Weber) 0-1, 57’48 Pedretti (Malgin, Sigrist) 0-2
Note: Gottardo Arena, 6’093 spettatori
Arbitri: Striscker, Hürlimann; Wolf, Kehrli
Penalità: Ambrì 3×2′, ZSC Lions 2×2′
Assenti: Diego Kostner (infortunato), Peter Regin (ammalato), Petr Cajka, Joel Neuenschwander, Rocco Pezzullo, Patrick Incir (Ticino Rockets)
AMBRÌ – È stato un gran bello spettacolo quello offerto venerdì da Ambrì Piotta e ZSC Lions, che si sono resi protagonisti di una partita intensa, combattuta e giocata battagliando su ogni disco. La sfida non si è insomma discostata molto da quella dell’Hallenstadion che aveva segnato l’inizio del campionato, se non che stavolta i biancoblù hanno avuto la peggio, uscendo battuti da una serata in cui avrebbero meritato sicuramente almeno un punto.
Nonostante un’ottima prova i ragazzi di Cereda non sono però riusciti a trovare il modo di battere il bravissimo Waeber, questo nonostante una certa costanza della manovra e ben 36 tiri in porta. È insomma mancato il gol, ma per l’Ambrì essere riuscito a dare battaglia in questo modo agli ZSC Lions – il lineup resta impressionante e forte di cinque stranieri, pur considerando la bandiera bianca alzata da Roe nel periodo centrale – è sinonimo di grande solidità.
L’equilibrio in pista è stata infatti una costanza per tutto l’incontro, ed anzi nel periodo centrale sono stati i biancoblù a farsi preferire, con Pestoni e compagni decisi ed arrembanti dopo che i primi 5 minuti del periodo erano stati di stampo zurighese. In quel frangente l’Ambrì ha messo molta pressione di Waeber ed ha sfiorato più volte il gol – in particolare con un backhand proprio del Top Scorer finito sull’incrocio – tanto da indurre Grönborg a chiamare il timeout.
Contro l’andamento del gioco sono però stati gli ZSC Lions a sbloccare il risultato, con Hollenstein completamente dimenticato nello slot ed abile a sfruttare quello che è stato praticamente l’unico errore leventinese della serata. L’episodio non ha scoraggiato i ticinesi, ma ha chiaramente spaccato in due una partita dagli equilibri molto solidi e dal margine di errore già molto ridotto.
Al pareggio l’Ambrì ci è andato vicino più volte, e l’avrebbe anche ottenuto con Heim dopo un’azione confusa davanti a Waeber, ma dopo la revisione video gli arbitri hanno annullato la rete. Il pubblico non ha naturalmente gradito, ma la decisione è stata corretta e non è stata nemmeno troppo difficile per i direttori di gara, visto che Heim ha evidentemente spinto il gambale del portiere avversario con il suo bastone.
Per finire il gol non è arrivato, ma non per particolari mancanze sul fronte leventinese. Lo Zurigo ha giocato infatti una partita solidissima, con poche sbavature in difesa e ben 23 tiri bloccati, mentre l’Ambrì ha risposto sulla stessa lunghezza d’onda e di conclusioni ne ha addirittura bloccate 30.
I biancoblù la loro manovra l’hanno sostenuta con tutte e quattro le linee, e nell’occasione il quarto blocco ha saputo rendersi prezioso in particolar modo con diversi puck portati in zona d’attacco e mandati su Waeber, così da conquistare diversi ingaggi offensivi.
Per il resto la linea di Pestoni è stata ancora la migliore, ma anche il top six ha saputo macinare gioco con continuità. Dalla linea degli stranieri ci si può sicuramente aspettare una maggiore capacità di incidere, ma con Kozun al rientro e D’Agostini in una fase comunque particolare – e schierato di nuovo al centro vista l’assenza di Regin – quello è un blocco che potrebbe avere bisogno di un po’ di tempo per carburare.
In termini generali la squadra sta comunque attutendo bene le importanti assenze del danese e di Kostner, ma senza di loro l’esercizio degli ingaggi può diventare una lacuna significativa. Nell’occasione l’Ambrì ha infatti vinto meno di un terzo dei faceoff (26.85%), ed ha affrontato le decisive fasi a 6-contro-5 mandando all’ingaggio prima D’Agostini e poi Grassi, perdendo il possesso in entrambi i casi. Il loro non è uno specifico demerito, ma è chiaro che contro i centri che possono schierare i Lions – la miglior squadra della lega agli ingaggi – c’è stato un certo squilibrio nel ruolo che ha lasciato il segno.
La sconfitta non rappresenta comunque un passo falso per i biancoblù, che anzi con questa prestazione confermano quella solidità che ha contraddistinto le ultime prestazioni. Un nuovo importante test sarà ora quello di sabato contro il Friborgo, che ha appena interrotto una striscia di addirittura dieci vittorie consecutive.
IL PROTAGONISTA
Ludovic Waeber: Il portiere dei Lions è stato un tassello fondamentale di una retroguardia zurighese che ha giocato in termini complessivi una partita molto solida e priva di errori, ma in quelle fasi in cui l’Ambrì si era fatto particolarmente arrembante lui ha sfoderato degli interventi decisivi. Per lui è il primo shutout stagionale, dopo quello parziale contro il Ginevra.
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