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Solite incognite e grandi ritorni, il Bienne tornerà ad essere la mina vagante?

I seeländer vedono tornare in panchina il coach Antti Törmänen dopo la malattia e vogliono dimenticare la brutta scorsa stagione. Il ritorno di Gaetan Haas è la premessa per riaccendere la luce

L’inizio della stagione 2021/22 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


BIENNE

La rosa 2021/22

PORTIERI
Joren Van Pottelberghe, Elien Paupe

DIFENSORI
Noah Delémont, Kevin Fey, Beat Forster, Robin Grossmann, Alexander Yakovenko (🇷🇺), Viktor Lööv (🇸🇪), Yannick Rathgeb, Yanick Stampfli

ATTACCANTI
Damien Brunner, Luca Cunti, Etienne Froidevaux, Gaetan Haas, Luca Hischier, Michael Hügli, Roman Karaffa, Tino Kessler, Gilian Kohler, Mike Künzle, Toni Rajala (🇫🇮), Jere Sallinen (🇫🇮), Elvis Schläpfer, Ramon Tanner, Fabio Hofer


© JustPictures | Vedran Galijas

La scorsa stagione per il Bienne è stato un susseguirsi di eventi quantomeno sfavorevoli. Dalla situazione generale della pandemia, alla malattia di Antti Törmänen, agli infortuni a ripetizione, alla scarsa vena di alcuni suoi uomini chiave e gli intrecci di mercato in corsa, la squadra giallorossa ha infine portato a termine un campionato venendo eliminata dal Rapperswil nei preplayoff dopo il settimo posto in regular season.

Una stagione grigia che aveva bisogno di una svolta, ma anche la premessa di veder partire il proprio gioiello Janis Moser per il Nord America era un segnale poco ben augurante. La società seeländer ha cercato perlomeno di fare di necessità virtù, utilizzando la regola dello straniero supplementare in maniera molto accorta, ingaggiando due difensori d’importazione a cui si è aggiunto l’esperto Robin Grossmann, così da poter aggiungere ancora una pedina straniera a un reparto offensivo che ha già subito un discreto restyling durante la scorsa stagione.

© JustPictures | Vedran Galijas

Non vi è alcun dubbio però che il “colpo” migliore è sicuramente rappresentato dal ritorno al lavoro di coach Antti Törmänen, il cui choc della malattia ha sicuramente pesato anche sul gruppo, nonostante il lavoro di Lars Leuenberger non si possa di fatto classificare come disastroso viste le condizioni, ma sicuramente il colpo è stato durissimo da digerire.

Partendo con l’analisi dal reparto portieri, rimane invariato il fatto che sia qui il potenziale punto debole del Bienne, con quel Van Pottelberghe cresciuto sì durante la regular season ma ancora troppo incostante con alcune sue gravi amnesie e di fatto il ritiro di Hiller è pesato in maniera nettissima come prevedibile. Non migliora la situazione con Paupe come back-up e in questo caso la squadra bernese è una di quelle meno attrezzate per quanto riguarda la coppia di portieri.


ARRIVI
Etienne Froidevaux (F, Losanna)
Viktor Lööv (D, Jokerit Helsinki)
Alexander Yakovenko (D, Jukurit)
Gaetan Haas (F, Edmonton Oilers)
Jere Sallinen (F, HIFK)
Robin Grossmann (D, Losanna)

PARTENZE
Samuel Kreis (D, Zugo)
Stefan Ulmer (D, La Chaux-de-Fonds)
Marc-Antoine Pouliot (F, Ginevra)
Riccardo Sartori (D, ritiro)
Jason Fuchs (F, Losanna)
Petteri Lindbohm (D, Jokerit Helsinki)
Konstantin Komarek (F, Lulea)
Anton Gustafsson (F, IF Sundsvall)
Janis Moser (D, Arizona Coyotes)

STRANIERI
Toni Rajala
(F, 🇫🇮)
Viktor Lööv (D, 🇸🇪)
Alexander Yakovenko (D, 🇷🇺)
Jere Sallinen (F, 🇫🇮)


Detto della partenza di Moser oltre oceano, il Bienne ha dovuto sostituire anche Petteri Lindbohm, il solido Samuel Kreis e dovendo far numero anche per la partenza di Stefan Ulmer e il ritiro di Riccardo Sartori.

Oltre a Grossmann da Losanna sono quindi arrivati due difensori stranieri, l’esperto e roccioso all-rounder svedese Viktor Lööv e il russo Alexander Yakovenko, giovane difensore offensivo che aveva già giocato alla Tissot Arena un paio di stagioni fa.

La difesa sembra quindi poter assorbire la partenza di Moser con alcuni interessanti innesti, e anche l’attacco ha fatto fronte ad alcune partenze eccellenti nel migliore dei modi. Ovviamente tutto girerà attorno al figliol prodigo Gaetan Haas, di ritorno a casa dopo quattro stagioni tra Berna e la NHL, e la sua classe dovrà illuminare un attacco che la scorsa stagione era parso a corto di idee e soluzioni.


Oltre al nazionale svizzero, che di fatto sostituisce la casella lasciata scoperta dalla partenza di Jason Fuchs per Losanna, dalla Finlandia è arrivato anche lo scorer Jere Sallinen, ex capitano di HIFK e Orebrö. Esperto, leader e trascinatore, Sallinen rappresenta il prototipo dell’attaccante finlandese su suolo europeo, sfuggente ed energico ma che durante la sua carriera ha mostrato pure diversi alti e bassi piuttosto consistenti, trovando una vera “esplosione” solo un paio di stagioni fa nonostante delle ottime prestazioni ai suoi primi anni da professionista.

Le incertezze in attacco semmai riguardano sempre il solito disco rotto, ossia l’affidabilità a livello di salute di diversi suoi componenti. Da Damien Brunner in testa, il reparto offensivo del Bienne non ha visto un solo uomo disputare l’intera scorsa stagione, inoltre Törmänen spera di recuperare il vero Toni Rajala, quel favoloso fromboliere che un anno fa si è perso un po’ per strada facendo mancare alla squadra quasi metà delle reti abituali.

Il ritorno a pieno regime del coach finlandese però potrebbe far bene a un gruppo che sul piano caratteriale ha fatto decisi passi indietro la scorsa annata, portando avanti una piatta regular season culminata con la triste eliminazione nei preplayoff in due partite dal Rapperswil decimo classificato.

Si può certo dire che a fronte di importanti defezioni il direttore sportivo Martin Steinegger ha lavorato al massimo per compensare le perdite, con la ciliegina sulla torta di nome Gaetan Haas. Le premesse sembrano interessanti, ma basteranno per un deciso salto di qualità?


MIGLIOR INNESTO

Gaetan Haas:
Il ritorno a sorpresa del centro alla sua città natale è un gran colpo, vista anche la durata del contratto, e sul nazionale peseranno subito grandi responsabilità dell’attacco giallorosso. Torna in Svizzera ancora in un’età ideale e dopo due anni in Nord America può aver fatto un ulteriore salto di qualità.

ADDIO DOLOROSO

Janis Moser:
Era solo questione di tempo e occorreva far buon viso a cattivo gioco contro la partenza del talentuoso difensore. Con l’innesto di due stranieri Steinegger si è sicuramente coperto bene, ma è indubbio che perdere un talento del genere non sarebbe una buona notizia per nessuno, soprattutto con il potenziale di un’età così giovane.

FATTORE X

Ritrovare il fuoco sacro:
Lo zoccolo duro del Bienne costruito da Törmänen ha cominciato a sentire il peso dell’età e un po’ forse la mancanza di quella scintilla necessaria per recitare il ruolo della costante mina vagante. C’è sicuramente bisogno di nuovi stimoli e di qualcuno che riaccenda la fiamma perché il Bienne non interrompa bruscamente un percorso iniziato anni fa.


La classifica di HSHS

1. ZUGO
2. _________
3. LOSANNA
4. _________
5. DAVOS
6. _________
7. _________
8. _________
9. BIENNE
10. __________
11. __________
12. __________
13. AJOIE

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