BIASCA – Sono diversi i giocatori che in casa Ambrì Piotta lotteranno in questo mese di agosto per ottenere il posto a cui ambiscono nel lineup, e tra loro c’è sicuramente il giovane Petr Cajka.
Arrivato nel corso della passata stagione dopo aver ottenuto 24 punti in 35 partite con i Ticino Rockets, il 20enne era stato chiamato al difficile compito di salire su un treno in corsa, ma ora – complice anche la partenza di Marco Müller – ha l’opportunità di guadagnarsi quel ruolo di centro titolare che lui stesso si è posto come obiettivo.
“È stata una buona prima partita. Eravamo molto felici di poter rivedere i nostri tifosi, siamo appena all’inizio della preparazione ma ci hanno dato molto sostegno e naturalmente speriamo di vederli in grande numero durante la stagione”, ci ha spiegato Cajka dopo la prima amichevole. “Durante la settimana ci siamo allenati molto bene, contro i Ticino Rockets abbiamo già visto alcune buone cose ed ora dobbiamo continuare così”.
La passata stagione eri arrivato solo nel finale, mentre ora sei parte della squadra sin dall’inizio… Come ti approcci al tuo primo campionato con l’Ambrì?
“Il mio obiettivo rimane lo stesso, ovvero quello di ottenere un posto in squadra crescendo come giocatore ed anche come persona. È stato importante essere qui per tutta l’estate, questo mi ha permesso di allenarmi con il gruppo e di conoscere tutti un po’ meglio. Quando sono arrivato lo scorso anno tutto era successo molto in fretta, non sapevo cosa aspettarmi ma ero stato accolto molto bene dallo spogliatoio.
Il tuo obiettivo è ritagliarti un posto al centro, hai davanti a te una bella opportunità…
“Sì, indubbiamente. In generale sono pronto ad accettare qualsiasi ruolo che Cereda crederà essere per me il migliore, anche se personalmente preferisco giocare al centro. Nella mia situazione bisogna però fare di tutto per essere nel lineup, ed è con questa mentalità che guardo alla stagione”.
Ora che hai tempo di lavorare con Cereda, quali sono gli aspetti su cui vi state concentrando?
“Principalmente devo lavorare sulla copertura in zona difensiva, ora sarò in pista nella massima lega ed alcuni errori non dovrebbero succedere in National League. In generale punto ad essere maggiormente a mio agio in questo contesto, usando anche il fisico… Sul fronte offensivo penso di possedere gli strumenti per avere successo, ma devo essere migliore a tutta pista. Questo è sostanzialmente il messaggio che mi ha lanciato Cereda, dovrò giocare duramente ogni cambio e le soddisfazioni arriveranno”.
La passata stagione avevi giocato una decina di partite con l’Ambrì, sufficienti per farti un’idea di cosa ti aspetta?
“Direi di sì. Alcuni degli aspetti su cui devo lavorare li avevamo visti molto bene in allenamento, ma poi in partita le cose erano diverse. Avevo trovato difficoltà principalmente a livello mentale, in Swiss League giocavo tanti minuti ed ero il top scorer, mentre una volta arrivato alla Valascia mi sono logicamente ritrovato in un ruolo diverso e ci è voluto un po’ di tempo. Il solo fatto di essere già qui durante l’estate e sentire ogni giorno gli stessi concetti ha reso il tutto molto più semplice rispetto allo scorso febbraio, quando avevamo giocato tante partite in poco tempo senza che avessi il tempo di assimilare i cambiamenti”.
In squadra ci sono diversi volti nuovi, quali sono le sensazioni iniziali nel far parte di questo gruppo?
“L’atmosfera in squadra è speciale. Abbiamo tre nuovi stranieri e sono eccezionali, in spogliatoio il mio posto è di fianco a Peter Regin, e da lui cerco di imparare il più possibile. Parliamo molto e mi sta aiutando, un po’ come aveva fatto Novotny la scorsa stagione… Sono giocatori con tantissima esperienza e che hanno avuto successo in NHL, KHL e a livello internazionale, dunque per me significa molto poter avere il loro feedback e ricevere qualche dritta. In generale tutti i nuovi arrivi mi stanno impressionando, la prima impressione sul potenziale della squadra è molto positiva”.