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I nuovi volti della NLA 2021/22: il rossocrociato Yannick Weber

I Lions aggiungono leadership e spinta offensiva nel reparto arretrato. Dopo 13 stagioni in NHL anche l’ex di Predators, Canucks e Canadiens torna in Svizzera

I nuovi volti della NLA 2021/22: il rossocrociato Yannick Weber

YANNICK WEBER


Età: 32
Posizione: D
Altezza: 181 cm
Peso: 91 kg
Tiro: right

Provenienza: Pittsburgh Penguins (NHL)
Draft: 2007, round 3, 73esima scelta, Montreal Canadiens
Contratto: Tre anni
Nazionalità: 🇨🇭

Ottimo giocatore, grande compagno di squadra

Con il rientro in Svizzera di Yannick Weber, la National League guadagna un secondo difensore svizzero di provenienza dalla NHL dopo l’approdo di Mirco Müller a Lugano, e anche per gli ZSC Lions l’ingaggio del 32enne rappresenta sicuramente un colpo di notevole spessore.

Difensore offensivo, dotato di grande visione di gioco e di un tiro molto pericoloso, l’ex compagno di squadra di Roman Josi ha fatto anche della volontà e della capacità di adattamento a ogni situazione i punti di forza di una carriera che lo ha visto giocare in NHL per ben tredici stagioni, facendosi apprezzare moltissimo da ogni spogliatoio e da ogni staff tecnico che ha incontrato.

Un giocatore delle sue qualità sia tecniche che umane promette di essere un grande upgrade anche in una squadra di alto livello come quella dei Lions, aggiungendo pure quello spirito battagliero andato perso nelle ultime stagioni.

Nessuna paura e tanta voglia di fare

Non particolarmente produttivo sul fronte d’attacco nei suoi anni delle giovanili del Berna, Weber ha però attirato l’interesse molto forte dal Nord America, tanto da ottenere una scelta al terzo turno del draft 2007 da parte dei Montréal Canadiens e di imporsi subito in una realtà competitiva e ricca di pressione come quella dei Kitchener Rangers, da anni una delle organizzazioni più prestigiose del movimento giovanile canadese.

Ai Rangers, allenato da Peter DeBoer, trova subito la sua dimensione (in una squadra comunque fortissima) e si impone come il miglior difensore offensivo assieme a Jakub Kindl già alla prima stagione, confermandosi ad alti livelli anche nella seconda, trionfando nel campionato di OHL assieme a Mikkel Boedker e al suo futuro compagno ai Lions, Justin Azevedo.

Nel 2008 Weber è già al suo terzo Mondiale U20 – da capitano della selezione rossocrociata – e nell’estate seguente può partecipare al camp con i Canadiens. Il difensore passa quasi tutta la stagione in AHL con gli Hamilton Bulldogs, entrando subito nel team dei capitani e mettendo assieme l’ottimo bottino di 44 punti stagionali.

Le sue prestazioni gli valgono la chiamata da Montréal, con cui debutta in NHL il 8 gennaio 2009 al Bell Centre nel classicissimo contro i Toronto Maple Leafs e il 20 aprile seguente, nei playoff contro un altro grande avversario come i Bruins trova pure la sua prima rete nel massimo torneo mondiale.

Anche nella stagione successiva Weber rimane per quasi tutta la stagione in AHL giocando solo 5 partite con i Canadiens, ma finalmente nel 2010 comincia a farsi spazio tra le fila degli Habs. 41 partite nel 2010/11, 60 nell’annata successiva e poi il lock out, dove si accorda con il Ginevra Servette e debutta per la prima volta nel massimo campionato elvetico con 21 punti in maglia granata.

Alla ripresa della NHL termina la stagione a Montréal, che però non gli rinnova il contratto. Da free agent si accorda con i Canucks per una stagione (con due rinnovi che lo terranno a Vancouver per tre anni) e nonostante venga frenato da qualche infortunio il suo contributo sulla costa del Pacifico si attesta a 38 punti in 165 partite tra il 2013 e il 2016.

La nuova opportunità dall’amico Josi e il ritorno in patria

Quando sembrava che la carriera nordamericana di Weber potesse terminare, ecco la proposta da Nashville, che con Roman Josi in squadra sa di poter fare un ottimo affare nell’ingaggio del suo compagno di Nazionale.

Weber diventa subito una pedina molto importante nella franchigia del Tennessee, svolgendo qualunque ruolo venga lui richiesto con molto mestiere, mostrando grande attaccamento alla squadra e diventando anche un uomo molto importante all’interno dello spogliatoio.

Nella città del country gioca 253 partite con 26 punti all’attivo, disputando pure una finale di Stanley Cup persa contro i Pittsburgh Penguins. Proprio i Penguins lo ingaggiano con un contratto di una stagione a 700’000 dollari dopo l’esperienza di Nashville, ma il rossocrociato gioca solo due partite prima di venire posteggiato nella “taxi squad”, senza più calcare il ghiaccio durante la stagione, prendendo quindi la decisione di firmare con i Lions e tornare in Svizzera chiudendo di fatto la lunga parentesi nordamericana.

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