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Ambrì Piotta

I nuovi volti della NLA 2021/22: il biancoblù Peter Regin

L’Ambrì ha puntato su un centro d’esperienza che possa portare in squadra tanta leadership. Il suo compito sarà guidare il gruppo leventinese

© Jokerit Helsinki

I nuovi volti della NLA 2021/22: il biancoblù Peter Regin

PETER REGIN


Età: 35
Posizione: C
Altezza: 187 cm
Peso: 90 kg
Tiro: left

Provenienza: Jokerit (KHL)
Draft: 2004, round 3, 87esima scelta, Ottawa Senators
Contratto: Un anno
Nazionalità: 🇩🇰

Esperienza e leadership per guidare la squadra

Era stato uno dei punti focali nell’analisi di fine stagione dell’Ambrì Piotta, ed in sede di mercato Paolo Duca ha concentrato i suoi sforzi nella ricerca di un nuovo centro straniero per andare a colmare quelle lacune in termini di leadership che erano venute a galla la passata stagione.

Il danese Peter Regin è infatti negli ultimi anni della sua carriera, ma porterà in Leventina quell’esperienza e quella capacità di condurre una squadra che nel recente passato in pochi avevano saputo evidenziare tra i biancoblù. Dal 35enne il gruppo guidato da Luca Cereda non deve aspettarsi principalmente una marcata presenza sul tabellino – anche se sarà imprescindibile una certa produzione offensiva anche da parte sua – ma piuttosto la garanzia di avere tra le proprie fila un trascinatore.

“Nel corso della mia carriera sono stato capitano per tante stagioni, sia a livello di club che in nazionale, ed è sempre stato un ruolo che mi è venuto naturale”, ci aveva spiegato il giocatore nella nostra intervista appena dopo la firma. “Non mi ritrovo a riflettere su cosa dovrei dire in un determinato momento, cerco solo di essere genuino e onesto. Questo è il modo migliore di essere un leader ed è ciò che voglio diventare per l’Ambrì, indipendentemente dal fatto di portare o meno una lettera sulla maglia”.

La Svizzera… finalmente!

Impegnato in Nordamerica nella prima metà della sua carriera, e poi colonna portante dello Jokerit di Helsinki nelle ultime sei stagioni in KHL, Regin ha sempre visto il campionato svizzero come una realtà con cui desiderava confrontarsi.

Quando aveva deciso di lasciare il Nordamerica per fare ritorno in Europa – era l’estate del 2015 – il danese aveva già avuto alcune discussioni con club svizzeri, ma le cose non avevano funzionato e l’opportunità di guidare lo Jokerit in KHL era allettante e importante. Con il passare degli anni la prospettiva svizzera è però sempre rimasta nei pensieri del giocatore che, arrivato a 35 anni, ha trovato nell’Ambrì Piotta l’opportunità di portare a compimento una delle “questioni in sospeso” della sua carriera.

Memore di un campo di allenamento a Lugano svolto quando ancora vestiva la maglia del Timra, Peter Regin ritroverà da agosto quel Ticino che lo aveva colpito positivamente oltre un decennio fa. “Ottenere un posto in un campionato del genere è sempre stata una sfida che mi attirava – ci aveva raccontato – soprattutto considerando il limite di quattro stranieri e la presenza di alcuni tra i giocatori più forti d’Europa.

Un centro two-way, poco spettacolare ma più concreto

Dopo tante stagioni passate in KHL e con 35 candeline spente lo scorso mese di aprile, è chiaro che Peter Regin non sarà il giocatore più veloce o dinamico della lega, a maggior ragione visto che il pattinaggio non è mai stato uno dei suoi punti di forza (ma nemmeno una lacuna particolarmente evidente).

Giocando al centro la speranza dell’Ambrì Piotta è quella che possa sfruttare al meglio la sua esperienza e visione di gioco, anche se indubbiamente bisognerà mettere in conto un periodo di adattamento all’hockey svizzero. Sulle nostre piste si gioca infatti in maniera meno fisica ma più veloce ed intensa rispetto alla KHL, ed in questo senso Regin conta di rappresentare una pedina responsabile grazie al suo gioco di posizione.

Nella sua prima fase di carriera il danese era riuscito ad imporsi grazie anche ad un certo dinamismo e giocate ad effetto, ma nel corso degli anni il suo gioco è maturato e l’ha portato ad essere un centro di sostanza e con pochi fronzoli.

© Matti Raivio

Una nuova avventura per ripartire

Dopo diverse stagioni in un campionato di alto livello ma molto impegnativo dal punto di vista personale come la KHL – dove le trasferte sono lunghissime e si passano tanti periodi lontano da casa – Regin ha deciso di voltare pagina, anche perché diventerà papà ed il contesto rossocrociato è chiaramente più in linea con l’ultima fase della sua carriera.

Nella nuova pista leventinese il veterano ripartirà dunque sotto diversi punti di vista, e tra questi anche in puri termini sportivi. Nella passata stagione Regin ha infatti saltato diverse partite – complessivamente ne ha giocate 35 ottenendo 14 punti – per diversi motivi, rimediando anche una commozione cerebrale in seguito ad una caduta.

Il suo rientro è arrivato solamente nel finale di campionato, quando per lo Jokerit non vi era più motivo di forzare la sua presenza sul ghiaccio. “Mi sento bene. Sono rimasto fuori per alcune settimane, ma il tutto era principalmente precauzionale… Non volevamo prenderci ulteriori rischi, visto che ad inizio stagione avevo firmato un nuovo contratto con lo Jokerit piuttosto tardi e poi ho preso il coronavirus ad inizio novembre, dunque già in quella fase ho mancato praticamente un mese per via anche delle difficoltà di spostamento in Russia”, ci aveva spiegato.

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