BIENNE – Buona anche la seconda per la Svizzera di Patrick Fischer, che ha vinto anche la rivincita contro la selezione russa, nell’occasione imponendosi con il risultato minimo di 1-0.
Il match è stato sicuramente meno brillante in termini complessivi – e su ambo i fronti – rispetto alla partita di venerdì pomeriggio, ma ha visto in pista una Nazionale ugualmente determinata e capace sull’arco dei 60 minuti di legittimare il successo.
Lo svolgersi degli eventi non si è discostato molto da quanto visto 24 ore prima, con la Russia capace di controllare il gioco nella prima decina di minuti, anche se la manovra ospite non ha mai prodotto dei tiri veramente pericolosi per il bravo Van Pottelberghe.
Con il passare del tempo i rossocrociati hanno preso sempre più ritmo, facendosi vivi dalle parti di Ivan Fedotov con i vari Untersander, Fazzini e Bertschy, mettendo in difficoltà la Russia principalmente grazie alla verticalità del proprio gioco.
In generale le due squadre hanno comunque prodotto poche azioni pericolose nonostante una mole di gioco comunque costante, ma la Svizzera è stata brava a trovare efficacia con il tiro dalla distanza di Heldner poco dopo la mezz’ora, arrivato al termine di una fase di buona pressione.
Più contratto invece il terzo tempo, quando è stata la Russia a cercare con maggiore insistenza – ma invero poca lucidità – la rete del pareggio, mentre la Svizzera ha trovato qualche sporadica conclusione insidiosa ma si è principalmente preoccupata di salvaguardare lo shutout di Van Pottelberghe.
Missione compiuta, perché il portiere del Bienne ha finito per parare tutti i 28 tiri fronteggiati. La Svizzera ha così concluso un primo weekend di ritorno alle attività indubbiamente positivo, con tanto da costruire in termini di gioco ma molto promettente per quanto concerne di impulsi individuali e compattezza di squadra.
Per tirare le somme ci saranno però solamente un paio di giorni, visto che martedì è già in calendario un nuovo impegno, stavolta al cospetto dell’Italia.