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Lugano

Il Lugano rischia e soffre ma i tre punti sono ancora suoi

Contro i Tigers arriva la settima vittoria consecutiva subendo ancora solo una rete. Il Langnau ha spinto ma a fare la differenza è stata l’invenzione di Boedker

Il Lugano rischia e soffre ma i tre punti sono ancora suoi

LANGNAU – LUGANO

1-2

(0-1, 1-1, 0-0)

Reti: 4’59 Bürgler (Haussener) 0-1, 25’09 Flavio Schmutz (Dostoinov, Lardi) 1-1, 37’45 Boedker (Arcobello, Haussener) 1-2

Note: Ilfis, porte chiuse. Arbitri Piechaczek, Hürlimann; progin, Duarte
Penalità: Langnau 2×2′, Lugano 5×2′

Assenti: Elia RivaGiovanni Morini (infortunati), Loic VedovaTim TraberMatteo Romanenghi (Rockets), Alessandro Villa (sovrannumero)

LANGNAU – Quanto può essere difficile venire a capo di certe squadre, certe serate sembrano infinite e per arrivare al risultato occorre soffrire come in una “bella” da playoff.

Già, non è un mistero che il Langnau faccia sudare le classiche sette camicie alle squadre più quotate, forse per un inconscio voler dimostrare tutto in una sera o per l’esaltazione di certe serate. Ad ogni modo le sette camicie sudate del Lugano valgono altrettante vittorie filate, e sulla pista della Ilfis sono arrivati altri tre punti, che consolidano la posizione della squadra di Serge Pelletier nelle zone alte della classifica.

Certo, tanti sono i meriti del Langnau nell’aver messo in seria difficoltà gli ospiti, soprattutto nel secondo periodo, ma mettiamoci pure la tendenza del Lugano nel complicarsi la vita invece di semplificare alcune giocate e poi va anche applaudita la prova del 19enne Damian Stettler, il giovane portiere schierato da Franzén contro Arcobello e compagni.

Il numero 29 è infatti stato protagonista a più riprese sui tentativi dei bianconeri, in particolare con gli interventi decisivi su Suri, Lajunen e Zangger, tirando fuori parate di istinto nei momenti giusti.

Il momento migliore per fare la cosa giusta l’ha però trovato Mikkel Boedker, superando Stettler con un furbo aggiramento della gabbia mettendo fine al momento migliore del Langnau, che nel giro di dieci minuti abbondanti aveva trovato il pareggio, colpito un palo clamoroso e sfiorato il vantaggio in un altro paio di frangenti.

In quel secondo tempo di difficile gestione per il Lugano, Franzén aveva intuito che il momento poteva girare dalla propria parte ed ha cominciato a forzare i suoi, buttando in pista i vari Maxwell, i due Schmutz e Nilsson per un cambio su due.

Per poco il piano non ha funzionato, ma con grande mestiere, sacrificio e anche una discreta dose di fortuna il Lugano ha resistito, difendendo almeno il pareggio fino all’invenzione di Boedker, arrivata in un momento decisamente importante.

La terza rete in due partite del danese, ancora una volta tra i più intraprendenti e lucidi della squadra bianconera, ha perlomeno spezzato la corsa del Langnau, il quale ha cercato di nuovo di fare la partita nel terzo periodo, ma senza più trovare le occasioni che si era creato nel periodo centrale a causa di un Lugano che ha cercato di controllare il gioco.

Certo, i bianconeri sono stati bravi nel mantenere la partita su ritmi più blandi quando ha capito che c’erano troppi pericoli nel caso di una certa apertura del gioco, ma la squadra di Pelletier ha denotato molte difficoltà nel cercare vie di attacco centrali e dirette, e anche qui va sottolineata la “gabbia” dei Tigers che in backcheck non esitavano a tornare con quattro uomini in orizzontale oltre il portatore del disco.

Va detto che il Lugano ha trovato le giocate decisive e più pericolose quando ha modificato le linee offensive, portando Haussener al fianco di Arcobello e Boedker, favorendo le giocate dei due fuoriclasse grazie al gioco fisico del numero 14, abile a liberare spazi e a vincere duelli muscolari davanti alla porta e alle assi.

Ottimo per contro anche lo sforzo nel finale per difendere il risultato, con il Langnau probabilmente anche un po’ a corto di lucidità dopo aver giocato “a tutta” durante il secondo periodo e alcuni sprazzi della terza frazione, lasciando un po’ spompati e a corto di idee i vari Maxwell e Nilsson proprio quando avrebbero dovuto trovare la giocata decisiva.

In fondo il Langnau avrebbe effettivamente meritato di andare almeno all’overtime, ma non sono i meriti “morali” a fare risultato ed il Lugano può sorridere grazie alle giocate giuste degli uomini di più classe arrivate nei momenti decisivi, in questo caso grazie a Boedker. Insomma, il Lugano più pratico che bello continua a subire pochissimo e a portare a casa punti, e oggi è quello che conta.


IL PROTAGONISTA

Damian Stettler: Alla sua seconda apparizione in National League il giovane portiere del Langnau ha fatto un’ottima figura, rendendosi protagonista di diversi interventi decisivi. Ha stupito non solo per le parate d’istinto su almeno tre tentativi a botta sicura dei bianconeri, ma anche per la calma e la pulizia dei suoi interventi, meritandosi anche i complimenti di Mikker Boedker a fine partita.


HIGHLIGHTS

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