LUGANO – Protagonista assoluto della vittoria del Lugano contro il Rapperswil, Sandro Zurkirchen è tornato dalla lunga assenza piazzando uno splendido shutout alla sua prima partita del 2021.
Uno shutout a dir poco fondamentale, viste le fatiche patite dai bianconeri per cercare di avere la meglio sui sangallesi, più pimpanti e pericolosi in attacco: “Non dobbiamo cercare sempre la giocata pulita a tutti i costi – afferma il portiere numero 39 – ma l’importante è limitare al massimo gli errori non necessari”.
Sandro Zurkirchen, come ti senti al termine della tua prima partita dopo tanto tempo?
“Sono felicissimo di essere tornato e di aver contribuito in questa prestazione, sono stati tempi duri per me. Non abbiamo certo disputato la miglior partita possibile, ma i miei compagni mi hanno aiutato molto davanti alla porta ed è stato fondamentale per ottenere questo successo.”
Come hai visto la squadra davanti a te? È difficile spiegare tanti errori di gioco…
“La squadra era un po’ nervosa, ed è comprensibile dopo diversi risultati negativi, perché la voglia di riscattarti a volte ti porta a commettere degli errori di troppo. Abbiamo perso diversi duelli ma ci siamo compattati, non è stato facile contro un Rapperswil così aggressivo.”
Ti abbiamo visto in ottima forma, sei quindi tornato a pieno regime?
“Le due partite giocate con i Ticino Rockets mi hanno aiutato molto a prendere ritmo e confidenza e da subito ho avvertito fiducia in me stesso. Domenica ho avuto qualche problema alla vista nei primi minuti e ogni tanto ne risentivo rimanendo un po’ in ritardo sul gioco, ma con il passare del tempo è andata sempre meglio.”
Si può immaginare che tutto quel tempo fuori senza nemmeno poter scendere sul ghiaccio ed allenarti sia stato parecchio duro da affrontare…
“È stato molto frustrante questo periodo, perché non riuscivo a vedere dei miglioramenti nonostante il tempo passasse e continuavo ad avere problemi alla vista e di equilibrio. Sono state settimane molto brutte, non avevo mai vissuto un infortunio del genere, ma sono stato seguito molto bene e alla fine ho capito che occorreva solo molta pazienza e la terapia ha funzionato per il meglio.”
Ora la testa va al Berna, che affronterete per la prima volta in stagione; cosa vi dovete aspettare?
“Il campionato è molto strano e difficile da leggere, ma con gli orsi ci sarà da fare molta attenzione, perché saranno piuttosto riposati dopo questa lunga quarantena e sappiamo che dopo così tanto tempo fermi c’è tanta voglia di tornare sul ghiaccio. Saranno motivatissimi.”