AMBRÌ – LOSANNA
0-6
(0-1, 0-3, 0-2)
Reti: 2’35 Frick (Jäger) 0-1, 25’39 Genazzi (Barberio, Malgin) 0-2, 28’54 Emmerton (Douay, Bozon) 0-3. 38’43 Conacher (Kenins, Almond) 0-4, 48’39 Bertschy (Jooris, Heldner) 0-5, 53’53 Kenins 0-6
Note: Valascia, porte chiuse. Arbitri Tscherrig, Stolc; Ambrosetti, Stuber
Penalità: Ambrì 7×2′, Losanna 7×2′ + 1×10′
Assenti: Matt D’Agostini, Elias Bianchi, Elia Mazzolini, Isacco Dotti, Julius Nättinen, Johnny Kneubuehler (infortunati), Patrick Incir, Viktor Östlund (Ticino Rockets)
AMBRÌ – È un passivo sicuramente troppo severo quello rimediato dall’Ambrì Piotta, ma se da un lato la forma del punteggio non rispecchia interamente la storia della sfida con il Losanna, dall’altro non ne tradisce la sostanza. I biancoblù ci hanno provato con tutti i mezzi attualmente a disposizione, ma semplicemente con queste forze in campo la squadra di Cereda non ha le componenti necessarie per riuscire a battere avversari di ottimo livello come i vodesi.
Dal punto di vista dell’impegno non si può recriminare molto ai biancoblù – anche se alcune individualità possono dare di più – ma le diverse assenze stanno rendendo il compito davvero complicato ai leventinesi, in particolar modo in una fase offensiva che manca di qualità per concretizzare le occasioni create.
Per cercare di mettere davvero in difficoltà il Losanna sarebbero dovute arrivare alcune reti nei momenti giusti, ed in questo senso l’Ambrì le sue occasioni le ha avute, alcune addirittura poco prima di una rete avversaria. Malgin e compagni non hanno però evidenziato alcuna ruggine dopo 20 giorni senza partite, e alla Valascia hanno giocato un match ad alto ritmo e con una velocità d’esecuzione fuori dalla portata dei leventinesi, che non hanno arrancato ma non hanno nemmeno mostrato gli strumenti necessari per darsi una chance.
Con il passare del tempo è inoltre forse mancata un po’ l’unità d’intenti a causa di un risultato che è sfuggito sempre di più – anche se nel finale la volontà di segnare in quella doppia superiorità numerica la si leggeva sui volti dei giocatori – ma in questo momento Cereda deve fare i conti con le forze a disposizione. Questo significa poter schierare solo due stranieri, impiegare il coraggioso Joël Neuenschwander per oltre 14 minuti ed anche in powerplay, e addirittura utilizzare Pinana come attaccante del primo blocco.
Quest’ultimo ha di fatto preso il posto di Rohrbach, che ha chiuso con un minutaggio di appena cinque minuti accumulati tutti nella prima parte di gara. “È un po’ in difficoltà”, ci ha spiegato coach Luca Cereda. “Ha cominciato una fase importante della sua vita con il militare qualche giorno fa, ed i suoi compagni di linea non lo hanno nemmeno aiutato molto, dunque abbiamo preferito lasciarlo riposare”.
Zwerger e Müller effettivamente non hanno vissuto una gran serata, ad immagine di una fase offensiva che ha saputo segnare solamente nove reti nelle ultime otto partite, e che ha portato ora a 25 i powerplay consecutivi non concretizzati. La “maledizione” l’aveva per un attimo rotta Fora, ma l’ipotetico 1-1 è stato annullato per l’interferenza di Fohrler su Stephan, dopo una lunga revisione video che anche i direttori di gara hanno faticato ad interpretare.
L’altra grande occasione per ottenere il pareggio – che ha quel punto sarebbe anche stato meritato – l’ha avuta Horansky, ma lo slovacco ha sbagliato mira e continua ad avere difficoltà nel fornire un apporto più concreto. Non è però il caso di puntare il dito ai singoli, soprattutto in un match in cui la differenza di portata tra le due squadre si è resa sempre più evidente cammin facendo.
Finchè ha potuto l’Ambrì Piotta ha fatto il suo, ma dopo la bella deviazione di Genazzi e lo spunto di Emmerton proprio dopo un powerplay locale non sfruttato, la partita è andata agli archivi. Impossibile infatti trovare gli argomenti per raddrizzare la sfida, a maggior ragione a causa di un Losanna esuberante nel ritorno in pista e con tanta voglia di giocare e ritrovare gol e sensazioni positive.
Sensazioni che ora dovrà invece trovare il modo di ricostruire la squadra di Cereda, che sta vivendo una fase in cui i propri punti di forza non riescono a fare sufficientemente leva per compensare le varie lacune. Anche venerdì i biancoblù ci hanno provato, ma l’Ambrì Piotta di oggi non è sufficiente per competere sino in fondo contro avversari come il Losanna.
IL PROTAGONISTA
Denis Malgin: I Toronto Maple Leafs hanno deciso di lasciarlo ai vodesi per l’intera stagione, e lui sta sfruttando questa fase della carriera per giocare un ruolo centrale nell’ambiziosa rosa del Losanna.
Anche alla Valascia ha dimostrato di essere un giocatore di livello superiore. Velocità – sui pattini, ma soprattutto d’esecuzione e di pensiero – appartengono a chi è abituato ad un’altra categoria, ed il modo in cui guida il suo blocco e stimola il gioco sono semplicemente da applausi.
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