AMBRÌ – Un’altra reazione, l’ennesima a seguito di una brutta prestazione. L’Ambrì Piotta prosegue con determinazione – la stessa messa in pista contro il Ginevra – su questa folle altalena, fatta di vittorie contro le grandi e di sconfitte contro le più “modeste”.
Contro il Servette, si sa, non sono mai sfide facili da interpretare ma l’Ambrì, con pazienza, ha trovato il modo di superare per la terza volta in stagione le lanciatissime aquile ginevrine, reduci da quattro vittorie consecutive. A fine partita ci siamo intrattenuti con Johnny Kneubuehler, indubbiamente tra i migliori in pista per intenzioni e intensità, nonché autore della rete del raddoppio.
“È stata una partita molto fisica”, ci ha spiegato l’ala biancoblù. “Sapevamo quanto i ginevrini potessero essere pericolosi grazie alle loro doti tecniche ma non ci siamo mai tirati indietro e, soprattutto, non li abbiamo mai temuti. Nonostante un inizio, diciamo, a rilento, col passare dei minuti abbiamo aumentato l’intensità della nostra manovra per poi mantenerla costante per il resto della sfida. È stata questa la chiave della vittoria”.
Entrambe le reti – una delle quali un autogol di Völlmin – sono arrivate su deviazione, un esercizio che nelle ultime uscite sta funzionando piuttosto bene…
“È vero che, ultimamente, abbiamo migliorato di molto la nostra efficacia sotto porta in questo genere di esercizio. È la dimostrazione che nell’hockey moderno gran parte delle reti nascono dal lavoro sporco davanti alla porta. Basta davvero poco per capitalizzare: un disco al centro e una piccola deviazione. Ora si tratta di perseverare su questa strada perché si sta rivelando essere quella giusta”.
Sul ghiaccio è scesa una formazione sensibilmente modificata – specie nei terzetti offensivi – rispetto all’uscita di Rapperswil. Così facendo non rischia di venir meno la chimica tra voi giocatori?
“Giocare sempre accanto agli stessi compagni può aiutare, certo, specie per quanto concerne determinati automatismi. Ma rivoluzionare le linee, talvolta, può portare nuovi stimoli. In fondo il sistema lo conosciamo tutti alla perfezione, pertanto si tratta di continuare ad applicarlo con costanza. Poco importa il compagno che hai al tuo fianco. L’intesa con un compagno la consolidi nel corso della partita…”.
Sono fioccate le penalità (19 minori e 6 di partita). Ad emergere, tra le tante, anche diversi cambi scorretti da ambo i fronti. Aiutaci a capire in che modo nascono situazioni di questo tipo…
“Tendenzialmente è l’allenatore che gestisce i cambi, non sono scelte che prendiamo autonomamente noi giocatori. Si tratta di errori tattici, dati magari dalla foga del momento, che possono influire negativamente sulla partita. Ma si tratta per l’appunto di errori che capitano in momenti particolarmente concitati e possono verificarsi per svariate ragioni. Nel caso di martedì, ad esempio, Flynn e Fohrler sono entrati in pista convinti di essere stati chiamati dal coach quando in realtà non era così. Evidentemente c’è stata un’incomprensione. Sono cose che purtroppo succedono. Fortunatamente questi errori non hanno influito negativamente sulla sfida, ma sarà sicuramente un aspetto sul quale occorrerà porre maggiore attenzione in futuro perché, di fatto, si tratta di penalità gratuite per i nostri avversari”.
Nonostante un inizio di stagione promettente non sei riuscito a progredire come avresti sperato tanto che il coach, per un paio di partite, ha deciso di escluderti dalla rosa. Stavolta invece ti sei distinto per una prova di sostanza e hai perfino trovato una rete. Come per la squadra, anche la tua è una stagione fatta di alti e bassi…
“Diciamo che aver giocato al fianco di un ragazzo come Flynn ha sicuramente favorito il mio rientro. Lo reputo un giocatore davvero eccellente e con una visione di gioco incredibile. Tutto diventa più semplice quando giochi al suo fianco… Con lui sento di poter usare appieno la mia velocità perché, ovunque io mi trovi, riesce sempre a farmi arrivare il disco sul bastone. Sono felice di aver disputato un buon match, avevo tanta voglia di riscatto e credo lo si sia visto. È una rete che mi fa davvero bene al morale. A me ora di continuare a lavorare duramente, sia in allenamento che in partita, per rientrare stabilmente nel lineup”.