LUGANO – È stato nuovamente battuto all’overtime l’Ambrì Piotta, ma Luca Cereda si è soffermato nel dopo partita sui buoni segnali dati dalla sua squadra, questo nonostante i punti lasciati per strada.
“Nelle ultime due partite abbiamo sicuramente raccolto meno di quanto seminato, ma abbiamo ritrovato una certa solidità e prestazione su cui bisogna insistere per andare a cercare i frutti. Presto arriveranno anche i punti”, ha commentato il coach di Sementina.
Avete perso quattro volte all’overtime in questa stagione, c’è qualcosa che potete fare meglio a 3-contro-3?
“Difficile da dire… Abbiamo visto tutti chi c’era sul ghiaccio. I nostri giocatori hanno giocato bene quella fase, ma si tratta di insistere. Due anni fa si diceva che non vincevamo mai ai rigori, poi siamo venuti a Lugano a segnare quattro shootout su quattro… Ogni partita ha la sua storia, noi vogliamo concentrarci sulla prestazione e su un certo tipo di lavoro quotidiano che ci fa crescere”.
Nättinen è potuto scendere in pista, che giocatore hai ritrovato?
“L’ho visto bene. Non era nelle migliori condizioni visto come stava nella giornata di martedì, ma ha fatto il suo sul ghiaccio e credo che si riabituerà velocemente anche alla nostra squadra ed il nostro modo di lavorare”.
Il derby si è sentito decisamente meno del solito, anche voi avete avuto questa sensazione?
“Penso proprio di sì, ma è normale. Stiamo vivendo una situazione molto difficile in tutto il mondo, c’è troppa gente che muore e l’hockey è una delle cose meno importanti adesso. Ora arriveranno dei giorni in cui possiamo staccare la spina e pensare a che futuro vogliamo avere come società… Questo è quanto mi auguro, che si possa riflettere sul futuro”.
Il mese di gennaio si presenta molto intenso, dovrete svolgere un lavoro particolare per preparare questo cambio di ritmo?
“Il calendario sulla carta si presenta intenso, ma c’è comunque tanta incertezza. Bisogna davvero vivere alla giornata e pianificare a corto termine, per poi adattarsi. Credo che sarà così anche per i prossimi mesi, nella speranza di poter tornare alla normalità anche nell’hockey”.