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Interviste

Bertaggia: “Dovevamo reagire come squadra, non eravamo sul pezzo e siamo i responsabili”

L’attaccante dopo le ultime due sconfitte: “Questo weekend ci servirà da insegnamento, ci fa tornare con i piedi per terra. Cercheremo di imparare dai nostri errori, sono contento che presto ci sarà una nuova partita”

© Photobrusca & Luckyvideo

LUGANO – Dopo la partita di venerdì sera a Bienne, in cui il Lugano ha incassato 6 reti, perdendo apparentemente tutte le certezze e la solidità difensiva che l’aveva contraddistinto fino a quel punto, ci si poteva aspettare che il giorno dopo alla Cornèr Arena contro lo Zurigo il focus fosse rivolto in modo particolare sulla fase difensiva.

Fatta questa premessa, risulta quindi difficile trovare una spiegazione all’inizio di partita offerto dai bianconeri, trafitti due volte nei primi tre minuti nel giro di 35 secondi.

“Come si è visto, abbiamo sicuramente cominciato la partita con il piede sbagliato”, esordisce un Alessio Bertaggia in cerca delle parole giuste. “Non siamo stati pronti a ricevere lo Zurigo e a imporre il nostro gioco. Questo ci ha poi fatto male a livello di risultato”.

Pelletier dopo i primi due gol ha cercato di svegliarvi e correggere la situazione con un timeout. Siete però sembrati incapaci di reagire e di cambiare marcia, poco dopo infatti avete incassato anche la terza rete…
“Sì, è stata una partita dove dovevamo reagire come squadra, nessuno può venire a darci una pacca sulla spalla chiedendoci di giocare meglio. Siamo responsabili come collettivo di quello che facciamo sul ghiaccio e contro lo Zurigo – ma anche in generale nel weekend – non è stato abbastanza. Cercheremo di imparare dai nostri errori”.

© Photobrusca & Luckyvideo

Una fase potenzialmente importante è stato il finale di secondo tempo, quando avete superato quasi due minuti di doppia inferiorità numerica e trovato il gol a 4 secondi dalla sirena. C’era l’impressione che forse la partita sarebbe potuta girare, ma per finire non è cambiato nulla…
“L’intento era di entrare nel terzo tempo e cercare di recuperare quei due gol di scarto. Evidentemente non ci siamo riusciti, alcune cose sono andate storte, non eravamo sul pezzo quando dovevamo esserlo e questo ci ha appunto puniti col risultato finale”.

Un weekend del genere è arrivato in modo sorprendente anche per voi? Alla fine eravate reduci da 4 vittorie filate, in cui avete anche giocato bene…
“Sono dell’opinione che questo weekend ci servirà da insegnamento, ci fa tornare con i piedi per terra. Ci fa anche rendere conto che qualsiasi squadra può vincere o perdere contro tutti, si ripete ormai da anni che il livello è praticamente uguale per tutte le squadre. È importante che ognuno di noi capisca che questo weekend non è andato bene. Che ci serva da lezione, cercheremo di imparare”.

Quarantene permettendo, ora vi trovate in una fase dal ritmo serrato e mercoledì vi aspetta già la prossima partita. Meglio così, almeno potete riscattarvi subito?
“Da un lato sono contento che possiamo giocare subito un’altra partita, perché abbiamo un’altra occasione per redimerci e per far vedere un altro Lugano. È ovvio che dopo questo weekend non siamo felici, dobbiamo cercare di raggrupparci e di mostrare qualcosa di differente sul ghiaccio per poterci dare una chance di vincere”.

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