AMBRÌ – GINEVRA
2-1
(1-0, 1-0, 0-1)
Reti: 19’40 Fora (Nättinen, Grassi) 1-0, 30’17 Nättinen (Fora, Zwerger) 2-0, 44’32 Karrer (Omark, Fehr) 2-1
Note: Valascia, 30 spettatori. Arbitri Stricker, Staudenmann; Gnemmi, Pitton
Penalità: Ambrì 7×2′ + 1×10′, Ginevra 6×2′ + 1×5′ + 1×20′
Assenti: Patrick Incir, Isacco Dotti, Elias Bianchi, Marco Müller, Matt D’Agostini, Stanislav Horansky (infortunati), Christian Pinana (sovrannumero)
AMBRÌ – Se una reazione doveva arrivare dopo la brutta sconfitta della sera precedente, l’Ambrì Piotta avrebbe dovuto innanzitutto ritrovare solidità e compattezza tra i reparti, ed è stato proprio questo aspetto a permettere alla squadra di Cereda di controllare e poi superare un avversario insidioso come il Ginevra.
I biancoblù hanno infatti costruito la vittoria in maniera intelligente, evitando come prima cosa di concedere troppi spazi ad una squadra offensivamente attrezzata per fare male, e trovando poi il modo di crescere sfruttando bene lo svilupparsi degli eventi.
Omark e compagni hanno controllato puck ed iniziative per tutto il primo tempo, ma di veri pericoli per la porta di Conz non ne sono arrivati molti, ed anzi il Servette non è mai riuscito a tradurre in occasioni da gol il ritmo superiore mostrato in avvio di gara. L’Ambrì ha invece colpito praticamente alla prima opportunità, con Fora bravo a trovare il pertugio giusto per battere l’ex compagno Manzato a 20 secondi dalla sirena, anche se complessivamente il difensore non ha convinto particolarmente sull’arco del weekend.
Da quel momento in avanti la sfida si è equilibrata dal punto di vista delle iniziative, ed anzi i leventinesi hanno potuto operare una pressione piuttosto costante dalle parti di Manzato grazie ad un secondo periodo anomalo. Praticamente tutta la frazione centrale è infatti stata giocata dagli special teams, con quei 5 minuti di Tömmernes rimediati allo scadere del primo tempo – brutto intervento su Trisconi valso anche una doccia anticipata – che hanno dato il via ad una lunga serie di penalità.
La squadra di Cereda non sempre ha trovato le geometrie per costruirsi le conclusioni giuste (Kneubuehler ne ha sprecate un paio, il suo gioco continua ad essere poco concreto), ma alla mezz’ora il puck giusto è arrivato sul bastone del solito Nättinen, che non ci ha pensato due volte nell’infilare il 12esimo gol sull’arco di dieci partite.
L’episodio ha evidentemente innervosito il Ginevra, caduto spesso nelle smaliziate provocazioni dei leventinesi – Fohrler ha svolto un lavoro importante in questo senso – e che in ben due circostanze ha rimediato una penalità dalla panchina. L’Ambrì non è ha approfittato completamente in termini di punteggio, ma dal punto di vista di momentum e controllo del gioco il Ginevra non è più riuscito a tornare sui livelli del primo periodo.
Anche nel terzo tempo i biancoblù hanno infatti evidenziato una certa solidità, dando risposte positive alle nuove modifiche al lineup operate da Cereda, che ha riportato Flynn al centro e lo ha posizionato nel primo blocco, scalando Novotny con Kneubuehler e Rohrbach. Nello svilupparsi degli eventi si è invece perso Pezzullo, che tra le varie rotazioni degli special team ha finito per giocare meno di quattro minuti.
È inoltre terminata prima del previsto la partita di Benjamin Conz, uscito per infortunio al 44’13 dopo un movimento che lo ha visto bloccarsi sul ghiaccio. Il portiere ha provato a continuare, ma già nel cambio successivo ha dovuto gettare la spugna e lasciare spazio a Ciaccio. Il Ginevra ne ha approfittato per colpirlo “a freddo”, ma anche dopo il 2-1 di Karrer i padroni di casa hanno gestito la situazione senza troppi affanni.
La squadra di Cereda ha così centrato una vittoria arrivata grazie ad una ritrovata compattezza ed organizzazione di squadra, al termine di una partita condotta in maniera lineare e senza mai andare in affanno.
Ora per i biancoblù di prospetta un’altra settimana di allenamenti in vista dell’unico impegno di venerdì, occasione in cui la panchina ritroverà René Matte, che a quel punto si sarà anche lui lasciato alle spalle la sua quarantena e potrà tornare a dirigere le difesa.
IL PROTAGONISTA
Julius Nättinen: Stavolta il finlandese ha trovato un tiro solo, ma questo è finito in fondo al sacco decidendo l’incontro. Nättinen sta mantenendo un ritmo impressionante, tanto da far sembrare semplici quelle conclusioni al laser che vanno a togliere le ragnatele delle porte avversarie.
Suo inoltre l’assist per la rete d’apertura di Fora, ed in generale il modo in cui si esprime sul ghiaccio trasmette sicurezza e fiducia anche ai compagni di squadra.
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