AMBRÌ – ZSC LIONS
5-2
(0-0, 4-1, 1-1)
Reti: 23’27 Roe (Andrighetto, Trutmann) 0-1, 27’33 Nättinen (Zwerger, Hächler) 1-1, 27’58 Fora 2-1, 31’22 Nättinen (Zwerger, Müller) 3-1, 36’14 Nättinen (Flynn, Zwerger) 4-1, 47’57 Simic (Baltisberger, Prassl) 4-2, 57’37 Nättinen (Zwerger, Flynn) 5-2
Note: Valascia, 1’303 spettatori. Arbitri Wiegand, Nikolic; Kehrli, Duarte
Penalità: Ambrì 4×2′, ZSC Lions 3×2′
Assenti: Patrick Incir, Isacco Dotti, Tommaso Goi, Elias Bianchi, Matt D’Agostini (infortunati), Elia Mazzolini (sovrannumero), Christian Pinana (Ticino Rockets)
AMBRÌ – È stato trascinato da un Nättinen freddo ed infallibile l’Ambrì Piotta, ma la prestazione dei biancoblù è ben di più dell’eccezionale serata vissuta dal cecchino finlandese. La bella vittoria per 5-2 sugli ZSC Lions è infatti il risultato del match più completo giocato sinora dalla squadra di Cereda, arrivato proprio nella giornata in cui è stato comunicato il lungo infortunio di D’Agostini, e sviluppatosi dopo il preoccupante episodio che ha messo fuori gioco anche Müller.
I biancoblù si sono però rivelati compatti sull’arco delle quattro linee, e sin dalle prime battute hanno portato sul ghiaccio un forecheck efficace ed anche una buona padronanza della zona neutra, che hanno messo immediatamente in difficoltà Andrighetto e compagni.
La squadra di Grönborg non è infatti mai riuscita a trovare il modo di gestire i leventinesi, che invece hanno ingabbiato i leoni intercettandone le manovre spesso già tra le due linee blu ed hanno bloccato tantissimi tiri (addirittura 26), mentre in termini di costruzione le cose sono andate decisamente meglio sin dall’inizio anche a 5-contro-5.
Dalle parti di Waeber i leventinesi si sono presentati spesso, e questa volta sono riusciti a macinare gioco mantenendo il possesso del puck ed avviando il ciclo in profondità, costruendosi delle buone opportunità per sbloccare il risultato.
Il primo a rompere gli equilibri è però stato Roe che, ben lanciato da Andrighetto, ha bruciato la difesa ticinese ed è poi andato a battere Conz in backhand. Il momentum degli ZSC si è però spento immediatamente quando si è scontrato con il powerplay dell’Ambrì, che ha visto Nättinen trovare la via del gol addirittura per la sesta partita consecutiva.
Quasi in una sorta di déjà vu, il punto è nato su quell’asse con Zwerger che in passato vedeva come terminale Kubalik, e che ora sembra potersi ricreare anche grazie alla crescita dell’attaccante austriaco. Quella di martedì è infatti stata indubbiamente la miglior partita della stagione per il numero 16, capace poi di aggiungere al suo tabellino altri tre assist.
Il più pregevole è stato paradossalmente l’ultimo – quello arrivato a porta sguarnita – quando l’austriaco non ha ceduto alla tentazione di tirare nonostante stia ancora cercando il primo gol stagionale, ma ha fornito il puck a Nättinen per il poker del compagno.
Sì, poker, perché nel periodo centrale il finlandese ha segnato altre due volte, indirizzando il match su chiari binari dopo che Fora aveva regalato il vantaggio ai suoi con un tiro dalla distanza. L’Ambrì in quella fase è stato molto bravo nel gestire il momentum, sfruttare le sue chance ed impedire allo Zurigo di rientrare in partita.
Durante quel secondo tempo gli ospiti non hanno infatti avuto argomenti per fermare una squadra biancoblù che ha visto la fiducia nei propri mezzi crescere a vista d’occhio, fattore questo che probabilmente era mancato sino a qui e che può fare davvero la differenza perché permette a tutti di esprimersi un po’ meglio e con maggiore intensità.
Le cose non sono cambiate nemmeno quando Simic ha accorciato sul 4-2, visto che la rete è arrivata in maniera un po’ sporadica nonostante i Lions avessero effettivamente in mano il pallino del gioco nella terza frazione, ma più a risultato del normale sviluppo della contesa (e di un 3-contro-5) che non per un reale controllo del ghiaccio.
Per una sera l’Ambrì ha così ricordato con concretezza di avere un potenziale rimasto in sin qui inespresso, e che potrebbe continuare a fiorire se verrà coltivato nelle giuste condizioni. Come spesso si ripete “non c’è miglior team building della vittoria”, e per un club che vive di emozioni è proprio con i successi che si può alimentare la propria crescita.
Crescita che sta riguardando tutti, compreso un Flynn che aveva iniziato la partita all’ala prendendo il posto di D’Agostini – visto anche il rientro di Novotny – ma che poi ha dovuto sostituire Müller lasciando il suo posto al giovane Dufey, al debutto nella massima lega.
La giornata è stata resa agrodolce proprio dai due infortuni, uno che già si sa essere di lunga durata – ancora presto per capire se il club tornerà sul mercato, si attendono le decisioni del Consiglio Federale e l’imminente pausa – e l’altro che verrà valutato a breve. La Valascia nel frattempo ha però potuto gioire per la prima volta, vivendo tante emozioni e trovando in Nättinen un nuovo eroe.
IL PROTAGONISTA
Julius Nättinen: Il cecchino finlandese non sta sbagliando un colpo ed ha messo a segno addirittura un poker. Il suo bilancio ora è di nove reti sull’arco di sei partite, numeri impressionanti se si pensa che il giocatore ha ancora dei chiari margini di miglioramento.
Ovvio, Nättinen non potrà tenere questo ritmo realizzativo ancora per molto, ma la sua presenza è già una di quelle che fanno paura agli avversari, e questo è un fattore fondamentale.
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