BIASCA – A due settimane dall’inizio del campionato, il primo dei due derby tra Ambrì Piotta e Lugano ha alzato l’asticella della competizione, con una partita combattuta andata ai bianconeri negli ultimi secondi di gioco.
A decidere il match le due reti di Carr e gli assist di Kurashev, a riprova dell’ottimo inserimento nel gruppo dei due nuovi arrivi, come ci conferma Elia Riva: “Ogni giocatore nuovo si è subito integrato e loro non sono stati da meno – le parole del numero 37 – Carr ha fatto vedere subito le sue qualità mentre Kurashev lo conoscevo già da quando abbiamo giocato in Nazionale assieme e sapevo quanto era bravo”.
Elia Riva, da un derby a porte chiuse a febbraio a questo con qualche centinaio di tifosi, due partite decisamente particolari…
“Sia l’ultimo derby della scorsa stagione, con la Cornèr Arena deserta, sia questo sono stati derby piuttosto strani, anche se venerdì un po’ di pubblico lo avevamo alla pista. Ad ogni modo giocare contro l’Ambrì Piotta è sempre qualcosa di particolare e sul ghiaccio si va sempre per vincere, sapevamo cosa aspettarci e ci siamo fatti trovare pronti”.
La partita ha ribadito che siete sulla buona strada, siete soddisfatti della vostra prestazione?
“Abbiamo giocato un buon primo tempo, mentre nel secondo non abbiamo rispettato fino in fondo le direttive e gli schemi. Alla fine l’abbiamo vinta quando siamo tornati a lavorare sui nostri principi senza inventarci “l’acqua calda”, ma in generale credo che sia stata una buona prova da parte nostra”.
Quindi siete dove avevate programmato secondo la tabella di marcia di questo preseason?
“Credo di sì, anche se sta allo staff tecnico valutarlo, ma ogni giorno sul ghiaccio bisogna andare con l’obiettivo di fare uno step in più fino a farsi trovare pronti all’inizio del campionato. Ciò che conta è migliorarsi sempre”.
Serge Pelletier ti ha dato subito fiducia schierandoti nel primo blocco, te l’aspettavi?
“Ho lavorato tanto per migliorare anche personalmente, durante il lockdown ho seguito programmi specifici per alzare ulteriormente il mio livello e arrivare ad oggi con la miglior forma possibile. In questo preseason ho trovato spazio nel primo blocco, è vero, ma non per questo ora posso sedermi sugli allori, anzi, ciò mi sprona a lavorare ancora di più”.
E si può sicuramente migliorare giocando assieme a certi fuoriclasse…
“Si può solo imparare quando si ha la possibilità di stare assieme a certi giocatori e io ne approfitto più che posso, specialmente osservando Tim Heed, da ogni suo movimento si può scoprire qualcosa”.