DANIEL CARR
Età: 28
Posizione: W/C
Altezza: 183 cm
Peso: 88 kg
Tiro: left
Nazionalità: 🇨🇦
Provenienza: Nashville Predators (NHL)
Draft: –
Contratto: Sino al 15 novembre
Pelletier può mettere la quarta
Deciso a mettere a disposizione di Serge Pelletier quattro stranieri a partire dall’inizio del campionato, il direttore sportivo bianconero Hnat Domenichelli ha portato in riva al Ceresio l’attaccante canadese Daniel Carr, ala left di 28 anni.
In attesa di capire quando e in che condizioni potrà rientrare Jani Lajunen (non prima della pausa per la Nazionale di novembre) lo staff tecnico ha così in mano un pacchetto stranieri potenzialmente tra i più forti del campionato, con Carr che ha firmato un contratto valido fino a metà novembre prolungabile fino al 31 dicembre.
Il nativo dell’Alberta è un giocatore che in squadra porta grandi componenti caratteriali e fisiche, ed è sempre stato apprezzato per la sua grande etica del lavoro e la leadership, caratteristiche che gli hanno permesso di affacciarsi anche alla NHL.
Dotato di un tiro potente e preciso, Carr è un attaccante dall’ottimo senso della posizione che sa posizionarsi al meglio nello slot, inoltre negli ultimi anni ha sviluppato il suo inizialmente carente pattinaggio, fattore che gli ha permesso di imporsi come uno dei migliori marcatori di AHL nelle ultime stagioni.
Scorer e grande lavoratore
Già scorer di ottimo livello in età giovanile, Carr si è fatto strada in NCAA all’Union College – in squadra tra gli altri con Josh Jooris – mantenendo eccellenti medie realizzative, vincendo un campionato e laureandosi quale MVP nella stagione 2013/14.
In tutte le quattro stagioni all’Union College risulta sempre tra i migliori tre marcatori della squadra, ma nonostante ciò Carr non viene mai draftato da alcuna franchigia di NHL.
Per compiere il salto nei professionisti passa da free agent ai Montréal Canadiens nella stagione 2014/15, con lo staff degli Habs convinto dalle doti di grande lavoratore e di ottimo scorer, vedendolo come una potenziale pedina per il bottom six.
Esordio da sogno, ma Montreal regala poco
I Canadiens tuttavia girano Carr al farm team degli Hamilton Bulldogs per tutta la stagione – tra le cui fila gioca anche Sven Andrighetto – con i quali riesce comunque a mettersi in luce grazie a 39 punti di cui 24 reti, bottino che ne fa il miglior rookie della stagione AHL.
L’annata seguente Carr parte con i Canadiens facendo il suo esordio in NHL il 29 novembre contro i Carolina Hurricanes e la serata è assolutamente da ricordare per il canadese. Carr infatti al suo primo cambio si fionda a raccogliere un disco che sembrava ormai perso dietro la porta di Cam Ward, aggira velocemente la gabbia e con il suo primo tiro in assoluto in NHL trova la via del gol.
Firmato il prolungamento del contratto con i Canadiens fino al 2018, Carr gioca comunque almeno metà di ogni stagione in AHL a Saint John e Laval senza mai riuscire a ritagliarsi un posto fisso a Montréal, disputando in totale 94 partite condite da 33 punti con la squadra diretta da Michel Therrien prima e Claude Julien nelle ultime due stagioni.
Alla ricerca della stabilità
Carr firma quindi un contratto a Las Vegas, ma con i Golden Knights scende in pista solo in sei occasioni, mentre con i Chicago Wolves in AHL mette a segno ben 71 punti in 50 incontri (miglior media punti del torneo) venendo insignito del premio come MVP della stagione.
Anche con la franchigia del Nevada non si accorda per un rinnovo, ma la brillante stagione con i Wolves attira l’attenzione dei Nashville Predators e pure con la squadra di Josi e Weber firma per una sola stagione.
Anche nel Tennessee la fortuna in NHL non è molta, con sole 11 partite disputate, mentre in AHL Carr mantiene un rendimento sopra la media, con 50 punti in 47 partite a Milwaukee.
Dopo questi numeri Hnat Domenichelli si è convinto a portarlo a Lugano con un contratto a corto termine, ma chissà che dopo tanto girovagare Carr non venga a cercare un po’ di stabilità in Ticino.