SURSEE – Sono stati parecchi i motivi d’interesse nel weekend dell’Ambrì Piotta a Sursee, e tra i tanti osservati speciali c’era sicuramente il giovane Josselin Dufey, sabato al suo debutto con la maglia biancoblù.
Il suo arrivo in Leventina è intrigante sia in chiave futura che nell’immediato, e nella sua prima uscita il 18enne ha dimostrato di avere le caratteristiche giuste per puntare a diventare una pedina importante dell’Ambrì del futuro.
“Penso che come prima partita sia andata piuttosto bene”, ci ha spiegato un sorridente Dufey. “All’inizio ero un po’ agitato, mi sono ritrovato in una squadra della massima lega dopo aver passato la mia infanzia a guardare le partite della NLA, dunque è stato particolare. Dopo un po’ ho però trovato il mio gioco, sono sceso in pista duramente, non ero spaventato e non ho mai rinunciato ad una battaglia. In generale sono felice di quello che ho mostrato”.
Anche a livello di squadra avete mostrato delle buone cose…
“Sì, complessivamente per noi è stata una buona partita… Certo, ogni tanto abbiamo avuto qualche momento di vuoto, ma abbiamo giocato duro e non abbiamo mai mollato. In un modo o nell’altro le buone squadre trovano il modo di vincere, ed è quello che abbiamo fatto. Come gruppo credo che siamo sulla buona strada”.
Il club sta ancora valutando quale contesto sia il migliore per te per progredire: U20 Elit, Ticino Rockets oppure Ambrì Piotta…
“In tutta onestà giocherò in qualsiasi squadra mi verrà detto. Il mio focus è più su ciò che faccio sul ghiaccio, a prescindere dal contesto, ed in questo senso voglio imporre il mio gioco e mostrare una certa forza quando sono in pista. Naturalmente cerco di dare il massimo di conseguenza proverò ad arrivare il più in alto possibile, ma il tutto inizierà lavorando bene in allenamento e partite”.
Hai uno stile di gioco che dovrebbe adattarsi bene a quello dell’Ambrì, da questo punto di vista parti con una marcia in più…
“Sì, penso di avere un certo vantaggio perché il mio stile di gioco è lo stesso che Cereda vuole vedere da parte di tutta la squadra. Sono però molto giovane, soprattutto mentalmente, dunque dovrò fare le mie esperienze ed acquisire fiducia nelle mie possibilità. Come inizio però non c’è male, sono fiducioso che le cose andranno bene”.
Cosa ti ha chiesto il coach per questa tua prima partita?
“Le sue indicazioni per me erano molto semplici, l’hockey dell’Ambrì è uguale per tutti i giocatori della rosa. Mi ha chiesto di portare energia ed essere duro a ogni cambio… “Energia” è la parola chiave”.
Sei tra i più giovani della squadra, c’è qualcuno che ti sta dando una mano in particolar modo?
“Ngoy mi sta aiutando molto, naturalmente ha tantissima esperienza visto che è il più attempato (ride, ndr). Conoscevo inoltre già Kneubuehler dal mio periodo a Losanna, ed anche lui mi dà parecchi consigli. In generale però quello dell’Ambrì è uno spogliatoio in cui ci si sente a proprio agio nel chiedere a chiunque una dritta, e tutti sono pronti ad aiutarti con il sorriso. Non sono qui da molto, ma ho già capito che questa è più di una squadra”.