AMBRÌ – ZUGO
4-2
(2-0, 0-0, 2-2)
Reti: 00’53 Nättinen (Hächler) 1-0, 15’26 Hächler (Müller) 2-0, 46’17 Simion (Kovar) 2-1, 48’31 Horansky (Flynn) 3-1, 51’34 Klingberg (Thorell, Geisser) 3-2, 58’37 Nättinen (Fora) 4-2
Penalità: Ambrì 5×2′, Zugo 3×2′
Note: Sursee, 300 spettatori.
Arbitri: Hungerbühler, Piechaczek; Ambrosetti, Kehrli
Assenti: Dominic Zwerger, Daniele Grassi, Patrick Incir, Christian Pinana (infortunati), Jannik Fischer, Tobias Fohrler, Matt D’Agostini (ammalati), Michael Ngoy, Jiri Novotny, Tommaso Goi (sovrannumero)
SURSEE – Inizia a prendere forma l’Ambrì Piotta, e nella sfida di venerdì contro lo Zugo ha iniziato a delineare quelle caratteristiche che hanno permesso alla squadra di avere successo in passato.
Delle gambe meno pesanti hanno infatti permesso al gruppo di Cereda di mettere in pista velocità ed un buon forecheck, armi con cui è stato contrastato un avversario che ha controllato spesso il gioco ma che si è scontrato con dei biancoblù combattivi e ben messi sul ghiaccio.
Che i leventinesi fossero in pista in condizioni diverse rispetto all’uscita precedente di Visp è stato chiaro sin dall’inizio. Lo Zugo ha infatti cercato immediatamente di dettare i ritmi della contesa, ma Nättinen e compagni hanno sfruttato delle ripartenze ben organizzate ed un forecheck spesso efficace per mettere in difficoltà a cadenza regolare Genoni.
Non a caso le prime due reti sono arrivate con un veloce ribaltamento di fronte, inizialmente con Nättinen capace di firmare la sua prima rete in biancoblù dopo soli 53 secondi, mentre Hächler ha insaccato il più classico dei gol al rientro da una penalità.
In tutto questo Benjamin Conz – al debutto nel preseason unitamente a Isacco Dotti – ha già evidenziato ottimi movimenti, ed ha concesso due reti solamente nel terzo tempo, dopo aver respinto diversi tentativi pericolosi di uno Zugo costantemente intraprendente. Davanti a lui Cereda ha schierato una difesa praticamente tutta ticinese (Hächler l’eccezione), con Dal Pian confermato in retrovia e Pastori nuovamente impiegato e capace di confermare delle buone prime impressioni.
Più complicato per i leventinesi il periodo centrale, quando alcune penalità hanno permesso allo Zugo di mantenere con maggiore costanza momentum e possesso del puck, anche se l’Ambrì ha tratto il meglio dalle poche opportunità a disposizione costruendosi un paio di buone chance di firmare la terza rete.
Nel terzo periodo a trovare il gol per primo è stato lo Zugo, che ha reso appassionante un’ultima frazione di gioco conclusa con il sigillo di Nättinen, che a porta vuota ha firmato la doppietta. Oltre alle reti il numero 33 è per la terza partita risultato tra i migliori dei suoi, ed in coppia con Müller inizia a sviluppare un’alchimia sempre più interessante.
L’altra rete leventinese – quella del 3-1 – ha invece portato il nome di Horansky, per un tabellino composto totalmente da nuovi arrivati. Un segnale positivo, che ha contribuito ad una partita in cui l’Ambrì ha compiuto un evidente passo avanti nel suo preseason, dopo le prime due partite “interlocutorie” in cui il gruppo era stato “frenato” dall’intensità della preparazione fisica e la conseguente pesantezza delle gambe.
Il cambio di marcia è stato rappresentato sia dalla capacità di applicare con maggiore costanza il sistema di gioco, sia dalla buona partita dei “grinder”, con i vari Mazzolini oppure Trisconi efficaci ed aggressivi in forecheck.
Interessante sarà ora osservare la squadra nella seconda partita del torneo di Sursee, considerando anche che venerdì non erano sul ghiaccio elementi importanti come D’Agostini e Novotny.
GALLERIA FOTOGRAFICA
(Clicca le frecce per scorrere le fotografie)