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I nuovi volti della NLA 2020/21: l’attaccante Sven Andrighetto

Il rossocrociato tornerà nella sua Zurigo e farà il debutto assoluto in NLA, dopo una carriera vissuta in Nordamerica e la parentesi opaca in KHL

I nuovi volti della NLA 2020/21: l’attaccante Sven Andrighetto

SVEN ANDRIGHETTO


Età: 27
Posizione: W/C
Altezza: 178 cm
Peso: 85 kg
Tiro: left

Nazionalità: 🇨🇭

Provenienza: Avangard Omsk (KHL)
Draft: 2013, Round 3, #86 overall, Montreal Canadiens
Contratto: cinque anni

Ritorno a casa, con tempismo perfetto

Visto partire il proprio miglior giocatore Pius Suter verso la NHL, gli ZSC Lions si sono ritrovati il sostituto ideale su un piatto d’argento, tanto che il ritorno all’Hallenstadion di Sven Andrighetto era quasi scontato una volta ufficializzato il suo addio anticipato all’Avangard Omsk. La principale “resistenza” l’ha opposta il Losanna, che la sua offerta importante l’ha fatta arrivare sul tavolo dell’attaccante, ma il 27enne nel valutare il ritorno in Svizzera ha fatto della sua Zurigo la priorità.

La squadra allenata da Grönborg si è così assicurata quello che promette di essere uno degli attaccanti più letali – ed anche maggiormente remunerati – dell’intero campionato, soprattutto se saprà trovare le migliori sensazioni dopo un’ultima stagione in KHL in cui le cose non sono andate come sperato.

In questo senso fare ritorno a casa potrebbe essere stata la scelta migliore per Andrighetto, che si sta preparando a fare il debutto assoluto in NLA, una lega in cui la sua velocità – di movimento ed esecuzione – unita ai naturali istinti offensivi potranno rappresentare un’arma difficile da arginare.

Gli ZSC Lions nell’annunciare il suo ingaggio per le prossime cinque stagioni hanno ricordato la sua capacità di giocare anche al centro, ma idealmente è chiaro che nelle nostre piste lo vedremo il più delle volte all’ala, posizione che ha occupato praticamente per tutta la sua carriera da professionista.

Da Zurigo al Canada

Cresciuto nel settore giovanile degli ZSC Lions il giovane Andrighetto si è distinto sin dai primi anni in cui iniziava a delinearsi il suo talento. La stagione in cui riesce a mettersi in particolare evidenza è quella targata 2009/10, quando domina la categoria U17 con la media di 2.5 punti a partita (55, di cui 24 gol, in 22 partite disputate), forma che conferma anche nei playoff portando la squadra Novizi al titolo nazionale.

L’ottima annata gli permette a 17 anni di conquistarsi un posto stabile in NLB con i GCK Lions. Agli ordini di Dino Stecher mette a referto 23 punti in 36 partite, mentre cerca di rubare i segreti del mestiere a giocatori più esperti come Claudio Micheli.

A soli 17 anni riesce ad imporsi come uno dei migliori giovani della lega cadetta, e tra i ragazzi U20 ha poco da invidiare ai vari Killian Mottet e Chris Baltisberger, che hanno la sua stessa media punti ma un paio di anni in più.

Oltre oceano il suo nome è sui taccuini degli scout e nell’estate 2011 viene selezionato al CHL Import Draft dai Rouyn-Noranda Huskies, di cui diventa immediatamente il top scorer con 74 punti (36 gol) nelle prime 62 partite giocate in QMJHL.

Andrighetto viene anche selezionato nel “All-Rookie Team” e si conferma la stagione successiva, quando guida nuovamente la squadra con 98 punti in 53 incontri, numeri che convincono i Montreal Canadiens a selezionarlo al terzo turno nel suo ultimo anno di eleggibilità al Draft NHL.

La lotta continua per un posto in NHL

Draftato all’età di 20 anni e con una presenza fisica non propriamente dominante, Andrighetto deve lottare per ritagliarsi un posto, ma il primo anno nell’organizzazione degli Habs lo passa interamente al farm team degli Hamilton Bulldogs. Agli ordini di coach Sylvain Lefebvre – da giocatore passato anche da Berna e che ha tra gli assistenti l’ex biancoblù Stéphan Lebeau – vive una buona stagione da rookie, ma nemmeno l’anno successivo riesce a superare i tagli al training camp dei Canadiens.

La grande occasione per il debutto in NHL arriva però nel mese di dicembre, e lui la sfrutta subito al massimo. Contro i Dallas Stars trova immediatamente la via del gol, segnando l’unica rete di Montreal nella sconfitta per 4-1. Il suo buon momento continua e finisce sul tabellino per tre partite consecutive, ma non trova mai un ruolo stabile in squadra.

La stagione 2015/16 è la prima che passa prevalentemente in NHL (44 partite, 17 punti), ma deve comunque scendere in AHL per un totale di 26 incontri, vestendo la maglia dei St. John’s IceCaps. La situazione si protrae sino a marzo 2017, quando viene girato ai Colorado Avalanche in cambio di Andreas Martinsen, norvegese che ha concluso la passata stagione a Zugo.

Il cambiamento rinvigorisce Andrighetto che si impone come miglior marcatore degli Avs nel mese di marzo, con un bottino di 16 punti in 19 partite firmato nell’eccezionale linea completata da MacKinnon e Rantanen. Colorado sceglie così di proteggerlo nell’Expansion Draft e lo premia con un rinnovo biennale da 2.8 milioni di dollari.

Il rossocrociato trova finalmente stabilità in una squadra NHL ed inizia la stagione 2017/18 addirittura nel top six, ma un infortunio ad una gamba a fine dicembre rallenta in maniera importante il suo percorso. Il rientro avviene solo in marzo e nel lineup deve accontentarsi di un ruolo più marginale, prima di soffrire una ricaduta che lo mette nuovamente KO.

L’annata agonistica successiva – quella che si rivelerà essere l’ultima in Nordamerica – inizia con delle difficoltà simili. In una partita di preseason si infortuna di nuovo ad una gamba, e questo lo rallenterà per diverso tempo. Il periodo lontano dal ghiaccio compromette il suo ruolo in squadra ed il finale di stagione lo passa tra la quarta linea e la tribuna, segnando la fine della sua carriera NHL.

La ripartenza dalla KHL, passando per Bratislava

Terminata la stagione con i Colorado Avalanche il rossocrociato ha immediatamente voltato pagina, a partire da quei match che ha giocato al Mondiale di Bratislava. Andrighetto ha infatti scelto di raggiungere la Svizzera per rimettersi immediatamente in gioco e dimostrare il suo valore, consapevole che nonostante lo status di RFA gli Avs non gli avrebbero proposto il rinnovo.

Per l’attaccante avrebbe avuto poco senso scegliere di restare lontano dal Mondiale per evitare il rischio di infortuni – come fatto invece da altri – ed infatti dopo le sei partite giocate in Slovacchia (tre gol) arriva sul suo tavolo l’offerta milionaria dell’Avangard di Omsk.

Andrighetto si accorda così per due stagioni e vola in KHL, dove riceve l’etichetta di terzo giocatore più pagato della lega (1.15 milioni di euro), così come quella di straniero più costoso in assoluto. Le cose sotto la guida di Bob Hartley non vanno però come sperato, ed il bilancio di 29 punti in 62 partite non è sufficiente per la dirigenza dell’Avangard, che non gli risparmia aspre critiche prima di optare per la rescissione contrattuale.

Dopo gli alti e bassi degli ultimi anni Andrighetto cercherà dunque di ritrovare la miglior versione di se stesso con la maglia degli ZSC Lions, dove rivestirà un ruolo chiave e sarà chiamato a macinare punti con maggiore continuità.

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