La scorsa settimana l’ex giocatore Daniel Carcillo ha avviato una causa legale contro la CHL e le varie leghe che la compongono, descrivendo una serie di abusi e atti umilianti impressionanti perpetrati da allenatori, membri dello staff e da alcuni giocatori, soprattutto a danno dei rookie.
Nel frattempo diversi altri giocatori hanno deciso di rompere il silenzio e raccontare la loro storia, tra cui anche l’ex bianconero Dan Fritsche, che a The Athletic ha ripercorso alcuni brutti momenti della sua carriera giovanile.
“Tutto ciò che è stato detto sinora è vero. Ero in un ambiente tossico. Ho dovuto sopportare tutte quelle schifezze riservate ai rookie, che vengono costretti a fare delle cose disgustose”, ha spiegato Fritsche, che è sceso sul ghiaccio l’ultima volta nel 2015 con gli ZSC Lions.
In quegli anni l’allenatore di Fritsche era Jeff Perry, il quale è ancora attivo come coach in Canada. “Il solo pensiero mi fa venire il voltastomaco. Come è possibile affidare a una persona del genere i propri figli?”.
Fritsche ha inoltre spiegato di non aver mai chiesto aiuto o raccontati i fatti in quegli anni per paura delle ripercussioni sulla sua carriera, in particolar modo durante quell’anno in cui sarebbe poi potuto essere draftato.
Tutti i dettagli della vicenda possono essere letti qui. Dan Fritsche venne poi draftato nel 2003 dai Columbus Blue Jackets ed arrivò successivamente in Svizzera. Dal 2010 al 2015 giocò con Ginevra, Lugano e ZSC Lions, firmando 121 punti in 213 partite.