In seguito all’emergenza coronavirus i club possono continuare a far capo al lavoro ridotto, ma una mancanza di flessibilità in questo senso sta facendo sorgere alcuni problemi, come evidenziano i CEO di Rapperswil e Zugo, Markus Bütler e Patrick Lengwiler.
Come si può leggere rispettivamente su Südostschweiz e Zuger Zeitung, attualmente il lavoro ridotto deve venir applicato al 100%, oppure non applicato per niente. Questo permette ai giocatori di allenarsi, ma non di adempire ad alcuni altri aspetti.
Un’ipotesi proposta riguarda la possibilità di applicare il lavoro ridotto ad una percentuale inferiore, così che i giocatori possano essere impiegati anche per altri aspetti previsti nei loro contratti, come ad esempio la presenza ad eventi con sponsor ed altre iniziative di marketing.
Per mantenere una certa equità per tutti i club, si vuole inoltre trovare una soluzione uniforme, e non dettata dalle decisioni dei diversi cantoni.