Ambrì Piotta e Lugano si stanno preparando per le ultime due partite di regular season, che in territorio ticinese vedranno i biancoblù sfidare venerdì alla Valascia il Davos prima del derby alla Corner Arena previsto sabato.
L’argomento del Coronavirus in relazione all’organizzazione di grandi eventi sta sollevando naturalmente degli interrogativi anche in relazione al campionato di hockey, ma al momento non sembra ci sia da preoccuparsi.
Interrogato dalla trasmissione “Playmaker” su Radio Fiume Ticino, il direttore operativo dei bianconeri J. J. Aeschlimann ha affermato che “la competenza in merito alla decisione di fare o no l’evento non spetta a noi, bensì alle autorità. Da parte nostra ci prepariamo per tutti gli scenari possibili, partendo dal principio che la partita si giocherà normalmente”.
L’eventualità di un derby giocato a porte chiuse “non è da escludere, questo se vi sarà il divieto di organizzare eventi con tanto pubblico… È uno degli scenari possibili”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il CEO dell’Ambrì Piotta, Nicola Mona. “Non abbiamo alcuna indicazione dell’eventualità di partite a porte chiuse, ad oggi si giocherà normalmente davanti a tutto il pubblico. Non abbiamo ricevuto alcun segnale contro il normale svolgimento della partita”.
“Al momento lo scenario di una partita a porte chiuse è escluso”, ha concluso Mona. “Entrerebbe unicamente in considerazione su disposizioni della lega, oppure da autorità cantonali e federali”.