LUGANO – Con una certa logica, il 2019 del Lugano si è chiuso con una sconfitta. Per i bianconeri infatti è stato un vero anno da incubo, con sole 25 vittorie su un totale di 59 partite disputate.
Quella con il Losanna è stata anche la seconda sconfitta in altrettante uscite per Serge Pelletier, che ha vissuto dunque un avvio avaro di gioie sulla panchina bianconera.
“È stata una partita complicata da giocare”, analizza il nuovo allenatore del Lugano. “Il Losanna è una squadra attendista, “catenacciara” per usare un termine calcistico. Quello che ci è mancato è che non abbiamo trovato una soluzione per segnare. Trovare una rete avrebbe sbloccato la situazione e avrebbe cambiato anche l’andamento del resto della partita. Purtroppo però quando sei sempre costretto ad inseguire questo gol, diventa difficile”.
Sei preoccupato da questo problema del gol e dall’assenza di un cecchino che a Lugano manca da inizio stagione?
“Non mi preoccupo, perché ritengo che la responsabilità per risolvere questo problema del gol non debba essere di un giocatore solo, di un cecchino, ma di tutta la squadra. È comunque chiaro che dobbiamo trovare più spesso la via della rete”.
Ti aspetti qualcosa dal mercato?
“È difficile da dire. Io sono qua da 48 ore e non ho pretese di mercato. Adesso il mio focus è più sul lavoro con la squadra”.
Contro il Losanna sono mancate le emozioni?
“No, non penso. Bisogna analizzare la partita, nel senso che il Losanna si è chiuso con cinque giocatori in zona neutrale per circa 59 minuti e 50 secondi… Come abbiamo visto nel terzo tempo, quando abbiamo tolto il portiere e giocato in sei contro cinque, loro si sono chiusi con cinque giocatori davanti a Stephan. Non penso che sia una questione di emozioni, ma più che altro bisogna dare credito al Losanna, che ha giocato bene difensivamente”.
Ti aspettavi di più dalla squadra in queste prime due partite?
“No, non mi aspettavo di più. Direi che l’impegno c’è stato in queste due partite. Come ho detto in conferenza stampa quando sono arrivato, il primo punto che volevo guardare era l’atteggiamento e in queste prime due gare l’ho visto. Adesso bisogna unire la squadra attorno ad un sistema di gioco che ci permetterà di essere più efficaci offensivamente e più solidi difensivamente. Come ho detto alla squadra dopo la partita, abbiamo concesso poco al Losanna, ma purtroppo un gol è già stato troppo”.
Su cosa lavorerete durante questa pausa?
“Rivedremo completamente il nostro sistema di gioco, perché in questo momento i giocatori sono in una fase transitoria tra il vecchio e il nuovo sistema. Come ho detto alla squadra dopo la partita, ora l’obiettivo principale è di essere tutti – staff tecnico e squadra – sulla stessa pagina, di essere in chiaro come vogliamo giocare, in ogni zona del ghiaccio. Dopo alcuni giorni di pausa sarà soprattutto su questo che ci rimetteremo al lavoro, perché per adesso con la squadra abbiamo avuto solo un riscaldamento di 15-20 minuti ed è difficile cambiare qualcosa a livello di sistema”.