AMBRÌ – A ranghi completi l’Ambrì avrebbe forse potuto ricavare qualcosa di più dalla sfida di martedì della Valascia. Contro un Berna irriconoscibile, sin dalle prime battute gli uomini di Luca Cereda hanno cercato di dettare il ritmo delle operazioni ma alla prima occasione a passare sono stati gli orsi.
Buona l’immediata reazione biancoblù bloccata però sul nascere da un paio di fragilità nello slot che hanno portato ad altre due reti ospiti. Poi, dal secondo tempo, a prevalere sul ghiaccio sono stati difficoltà d’impostazione e errori su ambo i fronti per una partita che si è trascinata stancamente verso il sessantesimo.
Con Elia Mazzolini, di rientro in formazione dopo oltre un mese di permanenza ai Rockets, abbiamo cercato di analizzare la sfida. “Non abbiamo giocato una brutta partita”, ha dichiarato l’attaccante numero 24. “Soprattutto nel primo tempo abbiamo mostrato buone trame ma un paio di errori di troppo hanno permesso al Berna di dilagare nel risultato. A mio giudizio lo score finale è bugiardo, specie per quanto visto sul ghiaccio. Dispiace aver perso tre punti ma complessivamente possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti della prestazione della squadra”.
Inizialmente avete creato molto più del Berna ma a colpire sono stati gli ospiti. Oltre ad una certa concretezza che cos’è mancato nel primo tempo?
“Difficile individuare i fattori. Forse è mancata un po’ di fortuna in alcuni frangenti, oppure esperienza in quelle situazioni in cui il Berna ha mostrato invece maggiore malizia… Ci siamo creati le nostre occasioni ma ancora una volta la costruzione non ha portato alla concretizzazione delle chance. Ripeto, il Berna non ha fatto nulla di eccezionale e proprio per questo uscirne a mani vuote è un vero peccato”.
Fate dell’intensità il vostro punto forte, eppure martedì sera avete peccato di cattiveria nello slot e questo ha portato ai gol di Praplan e Pestoni…
“Effettivamente in quei due frangenti abbiamo concesso troppo spazio e libertà agli avversari nel nostro slot e contro una squadra attrezzata come il Berna certi errori non te li puoi permettere. Fa male perché sino a quel momento avevamo dalla nostra il momentum e proprio a causa di quei due episodi la partita ci è sfuggita di mano”.
Siete confrontati con tanti infortuni ed esprimersi al meglio diventa complicato, considerando che la coperta ad Ambrì è un po’ corta…
“Essendo professionisti verrebbe da rispondere che gli infortuni non possono e non devono rappresentare una scusa. Chiaramente le assenze di certi giocatori si fanno sentire, sta a noi di colmare questi vuoti lavorando ancor più duramente. Non è facile ma è l’unica via percorribile”.
La passata stagione eri riuscito a ritagliarti un ruolo ben preciso, mentre quest’anno con l’Ambrì hai giocato solo 4 partite…. Cos’è cambiato?
“In fin dei conti anche la passata stagione avevo giocato diverse partite con la maglia dei Rockets… Direi che a cambiare quest’anno è stata la gestione del flusso di giocatori verso Biasca. Di comune accordo con lo staff tecnico abbiamo concordato che sarebbe stato meglio per me trascorrere un periodo in Swiss League allo scopo di trovare ghiaccio. Poi, al momento opportuno, avrei fatto ritorno in rosa. Ho capito le motivazioni che hanno spinto l’allenatore a questa scelta e io ho cercato di approfittarne e di trarne il maggior beneficio possibile. Se l’ho vissuta come una sconfitta personale? No di certo, l’ho presa come un’occasione di crescita ”.