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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Uno sguardo ai giocatori che in settimana si sono distinti, e a quelli da cui ci si attendeva qualcosa di più

(PPR/Urs Flueeler)

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Ludovic Waeber (Friborgo – 1 top, 0 flop): Nel momento difficile del Friborgo Gottéron, alle prese con il cambio di allenatore e l’interinato di Dubé in panchina, il giovane portiere romando ha risposto bene alle sollecitazioni. Gettato nella mischia in quel della Cornèr Arena, oltretutto in una formazione rimaneggiata per le importanti assenze, Waeber ha proposto una prestazione solida, ben protetto anche dai suoi compagni ma garantendo sempre interventi sicuri e puliti, uscendo dalla sfida con il 94% di parate. Un uomo in più su cui contare per Dubé e il prossimo staff tecnico.

Ramon Untersander (Berna – 2 top, 0 flop): Dopo i problemi fisici che lo avevano costretto a saltare praticamente tutta la passata regular season, il difensore del Berna – già protagonista negli ultimi playoff – sta continuando quella che ha il potenziale di essere una delle sue migliori stagioni. Untersander sta viaggiando con il ritmo di un punto a partita, bilancio che gli ha permesso anche di giocare con il casco da Top Scorer nella serata di venerdì, occasione in cui ha firmato un gol e un assist. Capace di dare un contributo a tutta pista, ha inoltre consegnato la vittoria ai suoi nel match con il Davos segnando il rigore decisivo, per concludere al meglio una settimana che più completa non si può!

Simon Le Coultre (Ginevra Servette – 1 top, 0 flop): Il giovane difensore del Ginevra Servette è alla prima stagione in NLA, e l’esperienza fatta in QMJHL sembra avergli permesso di raggiungere un buon livello e forgiare una certa personalità. Il 20enne non è esente da errori – come quello contro il Bienne costato un gol – ma evidenzia quella spavalderia che alla sua età è fuori dal comune e sintomo di grande fiducia nelle proprie potenzialità. Venerdì è stato fondamentale per la vittoria sul Langnau grazie a un gol e un assist, ed il suo bottino di sei punti in 13 partite è il migliore della lega tra i elementi U21. Ha delle aree su cui lavorare, ma tutti gli strumenti per crescere sempre di più.

Gregory Hofmann (Zugo – 1 top, 0 flop): Con cinque gol ed un totale di sette punti è stato l’assoluto dominatore dell’ultima settimana di campionato, ed uno dei grandi motivi per cui il suo Zugo ha incamerato il bottino pieno nelle due partite disputate. Nel match contro uno spento Ambrì Piotta ha messo a segno una doppietta in powerplay (oltre a un assist di prima), mentre nella più impegnativa sfida dell’Hallenstadion ha piegato gli ZSC Lions con uno spettacolare hat trick! Sta inoltre lavorando sulle lacune difensive che aveva evidenziato ad inizio stagione, e nella passata settimana per la prima volta non è stato sul ghiaccio per nessun gol incassato dai suoi, uscendo con un chiaro +6 in questa categoria. Ha tirato ben 15 volte in due partite, numero che nessuno in settimana è riuscito a raggiungere nonostante alcune squadre abbiano disputato tre incontri.

Peter Schneider (Bienne – 1 top, 0 flop): Una prima rete contro il Lugano un paio di settimane fa aveva solo in parte fatto intravvedere il buon potenziale dell’attaccante austriaco, che finalmente sembra essersi sbloccato sul serio con la tripletta contro il Ginevra. Tre reti, una diversa dall’altra ma nessuna casuale. Prima a risolvere una mischia, poi con una bella azione personale in power play e infine con un bel tocco sotto porta che ne ha esaltato anche la tecnica di bastone. Un giocatore forse sottovalutato fin dal suo arrivo, ma che nelle quattro reti segnate in questo avvio di campionato ha mostrato doti tecniche e di pattinaggio non indifferenti.

Dustin Jeffrey (Losanna – 1 top, 2 flop): Mattatore della sfida giocata di domenica pomeriggio contro il Lugano, il canadese ha trovato la prima doppietta della stagione, contabilizzando tre punti in totale. Il punto del 3-0 si è rivelato il game winning gol, il secondo del fine settimana dopo quello infilato alle spalle di Ciaccio la sera prima a Langnau, con una deviazione sottoporta al 56’. Dopo un inizio di campionato un po’ frenato sul piano personale, il centro losannese sta ritrovando le giuste sensazioni, e nei sei punti dei biancorossi raccolti nell’ultimo week end c’è di nuovo la sua firma.


I FLOP DI HSHS

Damiano Ciaccio (Langnau – 0 top, 1 flop): Autore di una passata stagione sorprendente, il portiere del Langnau per ora non sta riuscendo a confermarsi sugli stessi livelli, tanto da aver giocato solamente quattro partite in cui ha evidenziato appena l’84.62% di parate, attualmente la statistica peggiore della lega. Nel weekend non ha certo mostrato segnali di miglioramento, incassando sei reti su 23 tiri scagliati dal Ginevra (73.91% di salvataggi) e rimandando così nuovamente l’appuntamento con la sua prima vittoria stagionale.

Romain Loeffel (Lugano – 0 top, 2 flop): Forse ci si ripete, ma capire cosa stia succedendo al numero 58 del Lugano è alquanto difficile. Nessuna traccia del giocatore propositivo e pericoloso della scorsa stagione, quello che riusciva a trovare facilmente traiettorie di tiro spesso letali e aperture in pista in cui infilare passaggi filtranti per i compagni. Il romando sembra non solo aver perso questo particolare smalto – che ne faceva il giocatore prezioso che era – ma risulta insicuro in una maniera preoccupante ogni volta che tocca il disco, cadendo in errori tanto banali quanto gravi molto regolarmente. Non è mai stato particolarmente arcigno nemmeno difensivamente, ma in questo inizio di stagione risulta veramente troppo facile saltare la sua marcatura per gli attaccanti avversari.

Jens Olsson (Ginevra Servette – 0 top, 1 flop): Ingaggiato dai granata dopo l’infortunio di Tömmernes, il ruvido svedese è stato portato a Ginevra soprattutto per aiutare la squadra a trovare una certa stabilità difensiva, ma sinora non sempre le sue prestazioni sono sfociate nel risultato sperato. Schierato in coppia con Jacquemet la sua lucidità in copertura è stata altalenante, e nell’ultima uscita contro il Bienne lo si è visto tra i giocatori in difficoltà su tre reti avversarie. Sul suo conto anche pochi tiri bloccati (solo tre in sette partite) e nessun match sinora chiuso in positivo.

Robbie Earl (Langnau – 0 top, 1 flop): È pur vero che venerdì contro il Ginevra ha contabilizzato tre assist, ma tutti indiretti e due di questi quando il Servette aveva già dilagato fin sul 6-1. Per il resto l’ex Bienne finora ha messo assieme solamente quattro passaggi in otto partite senza mai trovare la rete. L’americano doveva essere il colpo principale del mercato operato in estate dal Langnau, ma per ora fatica ad inserirsi negli schemi di Heinz Ehlers, risultando spesso estraneo dal gioco e poco pericoloso attorno alla porta avversaria.

Reto Suri (Lugano – 0 top, 1 flop): Un po’ tutti si chiedono quando si ammirerà uno degli attaccanti più tecnici e veloci del campionato, ma finora il pubblico bianconero ha dovuto accontentarsi di vedere l’ex Zugo rendersi pericoloso solo a brevi e rare fiammate. L’intesa in linea con Fazzini e Romanenghi è sempre buona ma, aldilà del lavoro del numero 9, appare abbastanza evidente come la linea risalti soprattutto grazie ai due ticinesi. L’ala zurighese appare sempre un passo indietro ai compagni nel seguire il gioco e quando si trova davanti alla porta la mira fa spesso cilecca, come dimostrano i suoi molti tiri fuori dallo specchio, ben più numerosi di quelli che arrivano almeno sul portiere.

Anton Gustafsson (Bienne – 0 top, 1 flop): Passato dal Langnau al Bienne per dare sostanza e profondità al bottom six dei seeländer, sinora il figlio d’arte ha faticato ad avere un impatto nella sua nuova squadra, ed infatti il suo bilancio parla di zero punti sull’arco di 12 partite. Nell’uscita di sabato ha pure rimediato un infortunio che potrebbe rallentare la sua integrazione nella nuova squadra, ed è oramai da tre incontri consecutivi che non riesce a trovare nemmeno un tiro in porta. Anche agli ingaggi è inoltre stato piuttosto incerto, praticamente sempre al di sotto del 50% di riuscita ma molto spesso con percentuali significativamente più magre.

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