AMBRÌ – BIENNE
3-1
(0-0, 0-1, 3-0)
Reti: 32’15 Rathgeb (Rajala, Kreis) 0-1, 40’43 Hofer (Fora, Zwerger) 1-1, 43’42 Plastino (Fora, Kneubuehler) 2-1, 50’29 Trisconi (Zwerger) 3-1
Note: Valascia, 4’493 spettatori. Arbitri Lemelin, Borga; Kovacs, Cattaneo
Penalità: Ambrì 5×2′ + 1×10′, Bienne 4×2′ + 1×10′
AMBRÌ – L’Ambrì Piotta sta crescendo, sia nella sua espressione di gioco sul ghiaccio che a livello di gruppo e sul piano emotivo, ed i risultati si iniziano a vedere.
Il Bienne si è presentato alla Valascia da capolista – in tutte le partite precedenti i seeländer avevano ottenuto almeno un punto – ma sul piano dell’iniziativa, e poi di riflesso su quello del punteggio, sono stati i biancoblù ad uscirne vincitori in maniera piuttosto netta.
Certo, la squadra di Luca Cereda non ha giocato una partita perfetta e a tratti pure il Bienne ha saputo vivere i suoi momenti di pressione, ma complessivamente l’Ambrì Piotta ha saputo legittimare la vittoria sull’arco di tutti i 60 minuti, pur vivendo una prima parte di gara tra alti e bassi.
Nei primi due tempi la serata sembrava quasi potersi rivelare una di quelle storte, in cui la gran mole di gioco proposto non riesce a trovare concretezza, un po’ per la bravura di Paupe – che ha sostituito Hiller, lasciato a casa visto il calendario ricco di impegni – un po’ anche per sfortuna, ad immagine di un Sabolic che per la seconda partita di fila è stato fermato da ferri.
Venerdì sera ha però vinto la squadra che ha lavorato di più, e all’Ambrì Piotta da questo punto di vista non si è potuto rinfacciare nulla, visto che sin dall’inizio D’Agostini e compagni hanno macinato gioco e preso un buon ritmo, anche se per trovare costanza tra un cambio e l’altro ci è voluto un po’ di tempo.
Il periodo centrale in questo senso ha dato buone indicazioni, con i biancoblù che hanno indirizzato tanti dischi verso la porta di Paupe – alla fine le conclusioni in porta saranno 39 – e oltre la metà sono arrivate dalla zona calda dello slot.
Inoltre l’Ambrì sta sempre più riuscendo a trovare momenti di pressione offensiva sull’arco delle quattro linee, ed infatti nell’occasione tutti i giocatori ad eccezione di Fohrler, Ngoy e Fischer (oltre a Incir, in pista solamente per 76 secondi) sono andati al tiro, con addirittura 5 conclusioni sul conto di Trisconi e 3 firmate da Neuenschwander, che sta convincendo sempre di più.
Frustrante di conseguenza aver visto Rathgeb portare avanti il Bienne a metà partita con un gol nato sostanzialmente dal nulla, per giunta pochi attimi dopo il palo colpito con violenza da Sabolic.
L’Ambrì ha reagito bene al gol, ma va assolutamente sottolineata una grande parata di Manzato negli attimi immediatamente successivi allo 0-1, quando in contropiede il Bienne si è visto sbarrata la strada verso un raddoppio che avrebbe cambiato la partita.
Il gran lavoro a tutta pista prodotto per i primi due periodi ha poi trovato concretezza nella terza frazione, a partire dal pareggio firmato proprio dal chiacchierato Hofer, che contro la sua futura squadra ha giocato un buon match ed ottenuto il primo gol stagionale, utile anche a scacciare i commenti di chi ha messo in dubbio – su che base poi? – il suo impegno per il resto del campionato.
Da quel momento l’Ambrì non si è più fermato e qualche minuto dopo ha fatto sua la partita grazie ad un tiro velenoso di Plastino, che dalla distanza ha sorpreso Paupe. Decisi su ogni disco e duri nei contrasti, i biancoblù hanno poi saldamente difeso il vantaggio e trovato anche il terzo gol con Trisconi, che ha insaccato dopo un ottimo puck intercettato da Zwerger sulla blu avversaria.
La rete era però stata preceduta da un episodio grottesco, che ha visto i direttori di gara andare completamente in tilt su una penalità differita, con il puck passato di possesso sui bastoni di entrambe le squadre senza che arrivasse alcun fischio.
Spaesati i giocatori in pista, con il Bienne che – per non lasciare nulla di intentato – ha infilato il puck nella porta abbandonata da Manzato, che aveva logicamente guadagnato la panchina visto la penalità differita e il disco in possesso dell’Ambrì. Gol naturalmente annullato con Dal Pian chiamato a scontare due minuti, ma queste sono incomprensioni arbitrali che non possono succedere, ed infatti il Bienne ha depositato protesto più che altro per vederci chiaro.
Un siparietto che si è aggiunto a quel fallo su Zwerger nel periodo centrale che sarebbe dovuto tradursi in un rigore, episodi questi che avrebbero potuto segnare negativamente l’intero incontro, ma che fortunatamente hanno finito per non avere conseguenze.
La squadra di Luca Cereda ha così vissuto la sua miglior serata della nuova stagione, superando un’avversaria quotata e in piena forma, ma che alla Valascia ha avuto l’opportunità di esprimere poco del suo potenziale. Anche gli elementi migliori dei seeländer come Rajala, Salmela oppure Pouliot sono stati arginati bene e la fase difensiva sembra pian piano registrarsi.
Bene anche il forecheck, più deciso ed efficace, con tanti dischi recuperati in profondità lottando alle assi. La ricetta insomma è quella di sempre, ma la squadra di Cereda sta con il passare delle partite ricordando come dosare al meglio i suoi ingredienti. Sabato però si tornerà a giocare in trasferta, e all’Hallenstadion di Zurigo servirà una prestazione dello stesso livello.
IL PROTAGONISTA
Fabio Hofer: Inevitabilmente gli occhi di tutti erano sull’attaccante austriaco, che si è ritrovato a giocare contro la sua futura squadra proprio alla prima uscita dopo l’annuncio della sua partenza a fine stagione.
Hofer in questo senso ha risposto al meglio, ottenendo il suo primo gol stagionale, tirando quattro volte in porta e ricevendo dopo la sua rete gli abbracci convinti dei compagni – Zwerger su tutti – contenti di averlo visto segnare un gol capace di scacciare i commenti più scomodi.
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