AMBRÌ – ZUGO
3-4
(0-2, 2-1, 1-1)
Reti: 01’03 Morant (Lindberg) 0-1, 10’18 Zryd (Senteler) 0-2, 26’54 D’Agostini (Bianchi, Müller) 1-2, 32’39 Senteler (Zryd, Klingberg) 1-3, Trisconi (Fora, Goi) 2-3, 39’23 Kostner (Plastino) 3-3, 47’20 Hofmann (Martschini, Diaz) 3-4
Note: Valascia, 5’611 spettatori. Arbitri Wiegand, Ströbel; Kovacs, Dreyfus
Penalità: Ambrì 3×2′, Zugo 2×2′
AMBRÌ – Un tempo per rendersi conto che lo Zugo non era poi così imbattibile come si poteva credere, poi la partita è iniziata.
Ci ha messo un po’ l’Ambrì Piotta a trovare il ritmo giusto per mettere in difficoltà la grande favorita della nuova stagione, ma una volta scrollata di dosso una certa soggezione la squadra di Cereda ha fornito una prova di carattere e sostanza che meritava di essere premiata almeno con un punticino.
La classica stoccata di Gregory Hofmann ha voluto altrimenti, ma alla terza sirena i biancoblù hanno comunque potuto raccogliere la consapevolezza di essere già ad un buon livello di forma e agonismo, giocando alla pari per due tempi su tre con la squadra – sulla carta – più forte del campionato.
L’inizio di partita non è stato dei migliori, con lo Zugo in gol già dopo 63 secondi e capace di raddoppiare a metà periodo, lasciando temere che per i biancoblù la prima frazione di gara potesse già risultare fatale.
Il ritmo indiavolato di Kovar e compagni, unito ad una velocità d’esecuzione impressionante, poteva infatti lasciar presagire il peggio, anche e soprattutto perché a difendersi c’era un Ambrì che ha passato i primi 20 minuti ad inseguire avversari e disco. In quella fase lo Zugo si era mostrato arrembante in zona offensiva e ottimo nelle uscite del terzo, lasciando ai padroni di casa le briciole di un gioco che ha permesso loro solamente di difendersi ed abbozzare i primi tentativi di forecheck.
Pur dando alla squadra di Tangnes il credito che merita, era chiaro che l’Ambrì non si stesse esprimendo sui propri livelli, ed infatti la situazione nel periodo centrale è cambiata. Il gol di D’Agostini ha dato la carica alla squadra e all’intero ambiente, con la Valascia che per la prima volta ha iniziato a vibrare attorno a metà partita.
Il gol sporadico di Senteler non ha interrotto più di quel tanto l’avanzata biancoblù, con in particolare il terzo blocco di Bianchi, Kostner e Trisconi a mostrare la via in termini di intensità. Il gol di quest’ultimo – arrivato a 37’’ dalla sirena – ha ridato energia e vigore all’Ambrì, che ha poi trovato il meritato pareggio in entrata di periodo grazie ad una bella azione di Kostner.
Il loro blocco è stato sin dall’inizio il migliore, ma con loro è cresciuto anche il top six, ed in particolare Sabolic e Flynn hanno dato dei segnali incoraggianti. Entrambi sembrano ancora in una fase “introduttiva”, ci sono aspetti del loro gioco che si vedono per ora abbozzati, ma che piano piano stanno trovando maggiore costanza e concretezza.
L’esempio di come entrambi stiano crescendo lo si è visto nel terzo tempo, quando l’Ambrì Piotta ha trovato dalle sue prime due linee una spinta importante, e proprio in questa fase sia Sabolic che Flynn hanno elevato il loro contributo. Il gol non è arrivato, ed anzi l’americano era penalizzato quando Hofmann ha segnato la rete decisiva, ma i due si stanno sempre di più amalgamando con il gioco imbastito dai compagni.
Non impeccabile ma anche un po’ sfortunato invece Manzato, che ha incassato la prima e terza rete con la visuale coperta da uno o più compagni, mentre il 2-0 è nato da una sfortunata deviazione di Müller.
Complessivamente la squadra di Cereda ha comunque confermato i buoni segnali lanciati durante la CHL, ed una certa crescita la si è vista anche nel corso della partita stessa, sino ad arrivare al momento in cui Tangnes è stato costretto a chiamare il timeout. All’appello per l’Ambrì manca un risultato concreto – almeno un punto sarebbe stato meritato – ma per il resto il match di venerdì ha fornito rassicurazioni importanti.
L’occasione per ottenere i primi punti della stagione arriverà ora velocemente, con il match di Rapperswil che sabato potrà rappresentare una prima “cartina tornasole” per verificare effettivamente a che punto è questo Ambrì Piotta. Le idee come previsto sono già chiare, è mancato solo quel gol al momento giusto.
IL PROTAGONISTA
Noele Trisconi: La piccola ala della terza linea è energia pura. Con una costanza incredibile porta sul ghiaccio una carica che condivide con i due compagni di linea, e che di riflesso indica la via all’intera squadra.
Il suo gol a ridosso della seconda sirena è stato importantissimo in termini di equilibrio della sfida, ed in generale fa un lavoro fondamentale che merita di essere sottolineato.
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