BIASCA – A poco meno di un mese dall’inizio della regular season e con il debutto in CHL sempre più dietro l’angolo, l’Ambrì Piotta di Luca Cereda è finalmente completo.
L’arrivo dell’attaccante statunitense Brian Flynn ha aggiunto la fondamentale pedina che ancora mancava ai leventinesi per entrare davvero nel vivo della propria preparazione, ed ora che il ruolo dei primi due centri è ben definito e la top six all’ala non presenta interrogativi, il coach può iniziare a testare le combinazioni di lineup che sulla carta lo convincono di più.
“Abbiamo aggiunto l’ultimo tassello che ancora mancava, ora ci consideriamo completi. Potremo iniziare la stagione con quattro stranieri di movimento e un portiere, ed in questo senso siamo contenti di avere ancora un po’ di campo d’allenamento a disposizione per trovare l’amalgama giusta in vista dell’inizio di campionato e CHL”, ha spiegato Cereda, che lunedì mattina in allenamento ha avuto a disposizione Flynn per la prima volta.
Ritornato in Svizzera nella giornata di domenica, l’ex giocatore dello Zugo (26 partite, 15 punti) ha pattinato per la prima volta con i compagni, in attesa del doppio impegno a Sursee previsto nel weekend che dovrebbe segnare il suo debutto in biancoblù.
“È un giocatore che ha una certa esperienza, ha giocato diverse partite in NHL. È un elemento davvero solido, può giocare sia al centro che all’ala ed è veloce sui pattini”, ha spiegato Cereda. “Per noi è inoltre particolarmente interessante sapere che è sempre stato molto ben voluto dalle squadre in cui ha giocato, dunque siamo sicuri che anche da noi si troverà bene e ci darà una grande mano a livello di solidità”.
Tra i diversi volti conosciuti come avversari – e nemmeno troppo bene, Flynn contro l’Ambrì Piotta aveva giocato solo una volta a inizio febbraio alla Valascia – ce n’era uno particolare, quel Matt D’Agostini con cui lo statunitense ha condiviso lo spogliatoio nel 2013/14 ai Buffalo Sabres.
“Abbiamo chiesto un’opinione sul giocatore a tante persone, ed ovviamente anche a Dags, per sapere cosa si ricordava di lui”, ha concluso Cereda. “Da quando hanno giocato assieme sono passati alcuni anni, ma anche lui ha confermato la sua fama. In carriera è sempre stato riconosciuto come una persona matura e “di famiglia”, pensiamo si integrerà molto bene con noi e ci aiuterà nel nostro processo di crescita”.