BIASCA – L’Ambrì Piotta di Luca Cereda inizierà sabato sera un percorso che vedrà la squadra affrontare cinque partite di preparazione prima del debutto in una competizione ufficiale, previsto per il 29 agosto in casa del Red Bull Monaco nell’ambito della CHL.
Il gruppo biancoblù parte da una base solida, ma alcuni cambiamenti in ruoli fondamentali del lineup ed un equilibrio da ritrovare rappresentano i motivi d’interesse principali per un mese di agosto in cui il ghiaccio dovrà fornire a Cereda le prime importanti indicazioni, per impostare la squadra per i mesi iniziali di campionato.
Realismo, come se nulla fosse successo
Dopo l’eccezionale stagione che ha visto l’Ambrì Piotta chiudere la regular season al quinto posto e strappare così la qualificazione ai playoff, una delle tematiche principali immediatamente venute a galla guardando al torneo 2019/20 è stata quella della gestione delle aspettative.
“Non possiamo credere di essere una squadra di una categoria a cui non apparteniamo. Lotteremo tutte le sere per vincere, ma dobbiamo anche essere onesti, le probabilità di fare i playout sono molto più grandi di quelle che abbiamo di qualificarci ai playoff”, aveva ammonito Luca Cereda già nel mese di maggio, ed il messaggio sembra francamente essere passato a tutti i livelli.
Durante le prime giornate ufficiali della nuova stagione – conferenza stampa, presentazione al pubblico e primo allenamento – la sensazione era infatti quella di trovarsi in un contesto concentrato e consapevole delle difficoltà che la squadra dovrà affrontare prima di raggiungere l’obiettivo primario rappresentato dalla salvezza.
Durante il passato campionato l’Ambrì aveva acquisito una sicurezza nei propri mezzi che non si vedeva da anni, ma ciò che sembra prevalere in vista delle prime amichevoli è un grande realismo. Gli infortuni di Conz e Novotny, così come la partenza di Kubalik hanno contribuito a mantenere tutti “sull’attenti”, in attesa di vedere cosa potrà scaturire dalle nuove dinamiche che si creeranno in squadra.
Lo stesso Ambrì, ma senza gamebreaker
Il gioco che i leventinesi vogliono portare sul ghiaccio non è oramai una novità per nessuno, ed anche per la stagione alle porte i concetti base che Luca Cereda impartirà ai suoi sono quelli che abbiamo ampiamente imparato a conoscere negli ultimi due anni.
“Togliere tempo e spazio agli avversari” sarà sempre il mantra principale dell’Ambrì Piotta, concetto che chiederà nuovamente un importante impegno fisico ma soprattutto mentale all’intera rosa.
La vera differenza rispetto al passato si giocherà dunque sulle individualità, e la base dovrà essere la capacità di tutti di confermarsi sui buoni livelli del passato torneo. Più difficile sarà invece ricreare quell’elemento di imprevedibilità rappresentato dalla presenza sul ghiaccio di Dominik Kubalik, giocatore con le potenzialità di cambiare la partita con una giocata individuale praticamente in ogni momento.
Verosimilmente ai biancoblù questo ingrediente – quello di avere un gamebreaker un squadra – mancherà, di conseguenza alcuni equilibri cambieranno e si dovrà sfruttare altre armi per mantenere costante la propria pericolosità verso la porta avversaria. Sabolic sarà un attore importante in tutto questo ma non gli si potrà chiedere di recitare lo stesso ruolo di Kubalik, perché il copione sarà diverso.
Gli interrogativi al centro e il jolly Max Gerlach
Nel mezzo attualmente l’Ambrì Piotta ha solamente due certezze rappresentate da Marco Müller e Diego Kostner, che continueranno a guidare le loro linee ai vertici opposti del lineup.
Con l’infortunio di Novotny ed il suo provvisorio sostituto che per ora non è stato ingaggiato, il ruolo di secondo centro rappresenta invece il principale punto interrogativo in formazione. Dal Pian e Goi sono elementi che trovano la loro dimensione ideale nel bottom six (a cui si può aggiungere Kneubuhler, che al centro era stato provato la scorsa estate), mentre D’Agostini potrebbe essere impiegato in mezzo – è già successo nel recente passato – ma la soluzione appare tutt’altro che ideale.
Luca Cereda ha sempre fatto della necessità di lavorare con il materiale a sua disposizione una virtù, ed in attesa di un’eventuale mano dal mercato sarà interessante osservare come il coach manderà in pista la sua squadra nelle prossime settimane.
Senza guardare troppo lontano una possibile soluzione potrebbe essere rappresentata dal giovane – e ambizioso, da quanto dichiarato nella nostra intervista – Max Gerlach, centro di ruolo e che presenta delle doti tecniche ed una dinamicità sicuramente interessanti per il gioco dell’Ambrì.
Immaginarlo nel contesto della NLA con l’utilizzo di una tessera straniera è forse un azzardo, ma dal preseason e dai match di CHL si riceveranno indicazioni un po’ più concrete su quanto la sua presenza nell’organizzazione biancoblù possa effettivamente rappresentare un jolly anche nell’immediato.
Il ruolo di Rohrbach, una nuova chance per Kneubuhler
Dando per scontata la presenza alle ali delle prime due linee di Sabolic, Zwerger, Hofer e D’Agostini, il giocatore più intrigante tra quelli che rimangono a disposizione è probabilmente Dario Rohrbach.
Il 21enne ha debuttato in NLA nel passato campionato mostrando buone cose, ed ha le potenzialità per diventare un attaccante completo se continuerà nel suo processo di crescita. Per lui ci sarà la possibilità di ritagliarsi un posto nel terzo blocco (considerando Bianchi–Kostner–Trisconi confermati per il quarto) in quello che sarà a livello personale un anno importante, il primo vissuto interamente in NLA e con la prospettiva di un rinnovo contrattuale tramite l’opzione già presente nel suo accordo.
Dovrà invece ripartire da zero e dimenticare la sua prima stagione agli ordini di Luca Cereda l’attaccante Johnny Kneubuehler, assieme a Kienzle l’unico giocatore che nella passata annata non era mai riuscito a trovare un vero ruolo in squadra.
Dall’arrivo della nuova gestione sportiva ci sono stati alcuni casi in cui la filosofia dello staff non si è sposata come si sperava con dei singoli giocatori… L’ultimo esempio è lo stesso Kienzle, ma in passato ci sono stati anche i casi di Chiriaev (ceduto già in ottobre) oppure Trunz, che aveva passato un anno intero seduto in tribuna. Kneubuehler avrà una seconda chance, a lui il compito di trasformare le passate frustrazioni in energia positiva.
La coppia che scoppia
Con due nuovi giovani arrivi in difesa – Fohrler e Payr – uniti al ritorno sul ghiaccio di Christian Pinana, la difesa dell’Ambrì Piotta dovrà trovare nel corso dell’estate il suo nuovo equilibrio, il tutto anche in relazione alla partenza di Samuel Guerra.
Quest’ultimo formava con Jannik Fischer la coppia più consolidata dell’intera squadra, che ha giocato assieme da metà ottobre sino a Gara 5 di playoff contro il Bienne. Plastino e Ngoy hanno chiuso la stagione facendo coppia per l’ultimo mese e Cereda potrebbe ripartire da lì, mentre Fora ha giocato il passato campionato principalmente con Jelovac oppure Dotti. A loro si aggiungerà Moor, che cercherà di ottenere un posto in squadra.
La concorrenza interna tra i dieci difensori a disposizione appare serrata e le combinazioni che verranno provate in agosto saranno sicuramente uno dei focus più interessanti da osservare tra amichevoli e CHL.
Dietro di loro ci saranno Daniel Manzato ed il nuovo arrivato Dominik Hrachovina, di cui non si hanno dubbi sulle capacità. Fisicamente il ceco dovrà però entrare nel suo ritmo, dopo il grave infortunio della scorsa estate ed un campionato passato nel tentativo di ritrovare gioco e fiducia.
Al loro fianco Viktor Östlund, che proprio nel prossimo mese potrebbe avere le principali opportunità di giocare, chance che si faranno più rare quando si inizierà a fare sul serio.
Calendario amichevoli
Sabato 3 agosto, Raiffeisen BiascArena, ore 16:00: HCB Ticino Rockets – HCAP
Sabato 10 agosto, Raiffeisen BiascArena, ore 19:00: HCAP – EHC Olten
Venerdì 16 agosto, Sursee, ore 19:45: HCAP – Barys Astana
Sabato 17 agosto, Sursee, ore 16:00: HCAP – Vitkovice
Sabato 24 agosto, St. Galler Kantonalbank Arena, ore 17.30: SC Rapperswil – HCAP