BRATISLAVA – Chi, tra i tantissimi che lo pensavano, era sicuro di assistere a una gara equilibrata e combattuta tra Svezia e Russia ha dovuto ricredersi dopo appena venti minuti di gioco.
Il gol di Landeskog, con una deviazione su appoggio di Marcus Pettersson, ha illuso le numerose maglie gialle presenti in pista, ma la gioia dei nordici è durata lo spazio del primo tempo, della pausa e… 57 secondi. Il secondo periodo, iniziato appunto con il pareggio di Anismov dopo nemmeno un minuto, si è trasformato in una vera e propria tragedia per la nazionale delle Tre Corone, rimasta a guardare mentre la Russia trasformava il ghiaccio nel suo personalissimo tiro a segno da Luna Park.
Con un Markstrom certo non molto reattivo (o peggio), il sistema difensivo svedese è rimasto a guardare, probabilmente tradito da un certo senso di supponenza apparso dopo un primo periodo in cui la Russia non ha brillato particolarmente.
Nell’ordine Dadonov, Ovechkin, Kaprizov, Grigorenko e Malkin hanno completato un passivo di 0-6 che nella storia della Svezia non si è probabilmente mai visto. Un periodo centrale da incubi veri, con Grönborg infuriatissimo sulla propria panchina, ma ormai il disastro era già servito.
Quello che doveva essere il big match del Gruppo B si è trasformato nell’ennesima passeggiata per la Red Machine, impressionante certo, ma anche grazie a un aiuto di cui certo Ovechkin e compagni non hanno bisogno da parte dell’indisciplina svedese.
Rientrati riordinati nel terzo tempo ma in una partita ormai andata, Nylander e compagni hanno cercato di ricucire alla bell e meglio le proprie ferite. Proprio l’attaccante dei Maple Leafs ha segnato il secondo gol svedese, seguito dal 2-7 di Orlov e dalle due reti di Ekman-Larsson e Klingberg che hanno fissato il risultato finale sul 7-4 per gli uomini di Vorobyov.
Una vera e propria lezione per la Svezia, che sul piano della disciplina e della determinazione non pensava forse di doverla subire dalla Russia, ma con davanti un arsenale del genere abbassare la guardia risulta fatale e drammatico.
Completato anche il quadro dei quarti di finale, con la Svizzera che se la vedrà con il Canada a Kosice (giovedì ore 16:15), la Finlandia di Kakko che affronterà la Svezia di Pettersson, Repubblica Ceca contro Germania e infine la sfida tra Russia e USA.
KOSICE – Il derby nordamericano è andato secondo pronostico, con il Canada di Vigneault impostosi per 3-0 contro gli Stati Uniti allenati da Jeff Blashill.
La nazionale dalla foglia d’acero chiude quindi il girone del Gruppo A al primo posto, mentre quella a stelle e strisce nell’ultimo posto disponibile per l’accesso ai quarti di finale.
Risultato che era già ben chiaro dopo soli 8 minuti di gioco, quando Dubois e Turris avevano già scritto un bel 2-0 sul tabellino delle marcature. Dopo una rete annullata a Stone per bastone alto, ci ha pensato McCann a firmare il 3-0, risultato che si è rivelato poi decisivo. Ad attendere il Canada nei quarti ci sarà la Svizzera, mentre gli USA se la vedranno con la corazzata russa.