SVIZZERA – NORVEGIA
4-1
(1-0, 1-0, 2-1)
Reti: 5’30 Ambühl (Bertschy, Loeffel) 1-0, 20’34 Hischier (Fiala) 2-0, 49’01 Hofmann (Martschini) 3-0, 56’02 Ambühl (Genazzi, Moser) 4-0, 58’04 Lindstrom (Reichenberg) 4-1
Note: Bratislava, 4’673 spettatori. Arbitri: Iverson, Tufts; Dalton, Nikulainen
Penalità: Svizzera 5×2′, Norvegia 4×2′ + 2x’10
BRATISLAVA – Peccato solo per quel gol di Lindstrom nel finale che ha impedito a Leonardo Genoni di festeggiare quello che sarebbe stato il suo primo shutout di questo Mondiale.
Poco male in fondo, perché anche in questo caso la Svizzera ha compiuto la sua missione, dimostrando di saper mantenere la concentrazione e di restare sul pezzo anche dopo tre vittorie consecutive, a dimostrazione della maturità con cui si sta esibendo la selezione di Patrick Fischer.
Se vogliamo fare di questo torneo una sorta di missione a tappe, allora potremmo dire che la prima è stata completata con praticamente il massimo successo. Nella prima parte del girone di qualifica la Svizzera si è trovata di fronte gli avversari più abbordabili, quelli con cui era imperativo mettere più fieno in cascina possibile e prepararsi al meglio per il proseguo della competizione.
Risultato? Quattro vittorie su quattro, venti reti segnate e solo due incassate (di cui una sola a 5-contro-5), provvisoria testa del Gruppo B in attesa della Russia. Insomma, al giro di boa non si poteva sperare di arrivare in un modo migliore, riempiendo il serbatoio della fiducia praticamente fino all’orlo. E ci è voluta anche una partita come quella contro la Norvegia per arrivarci, dura fisicamente, con i nordici duri spesso anche sopra le righe.
La Svizzera non si è fatta intimorire e ha continuato nel suo incedere cercando di concedere il meno possibile agli uomini di Petter Thoresen, cercando di mettere pressione per causare – anche con facilità – errori di gestione del disco soprattutto in uscita dal terzo e di copertura dello slot.
Proprio così è iniziata la sfida, con l’inserimento di Ambühl imbeccato da Bertschy e i norvegesi in ritardo a guardare il davosiano insaccare la rete d’apertura. Non sarà l’unica gioia per Ambühl alla sua 104esima apparizione con la maglia rossocrociata, una sua deviazione su tiro di Genazzi porterà sul 4-0 gli elvetici nel periodo conclusivo.
Nel mezzo una partita che si è fatta anche un po’ soporifera nel periodo centrale, con la Norvegia a pensare soprattutto a metterla sul fisico e la Svizzera con altre occasioni per allungare, una di queste sfruttata con grande furbizia e abilità di Hischier, il quale ha ingannato Holm con una bel movimento dietro la porta.
Per vedere però la Svizzera aumentare il suo vantaggio si è dovuto attendere il 49′, quando Hofmann ha insaccato il centro di Martschini dopo l’ennesimo errore in uscita dal terzo della Norvegia. Arrivato anche il citato 4-0 di Ambühl, queste reti sono servite più che altro a legittimare la differenza di forze tecniche e tattiche in pista, ma vi è da dire che la vittoria svizzera non è mai sembrata in dubbio dopo il 2-0 di Hischier in entrata di secondo tempo.
Ora gli elvetici possono pensare alla sfida di sabato contro la Svezia, rivincita dopo la finale di Copenaghen e primo vero test dall’altissima forza d’urto, due giorni di libero per prepararsi a saggiare ciò che li attenderà sulla strada delle migliori.
Nel frattempo Fischer attenderà le sorti in NHL di un importantissimo Nino Niederreiter, che potrebbe rappresentare l’ultimo ideale innesto di questo gruppo.
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