BRATISLAVA – Prima partita e subito un 9-0 contro la malcapitata Italia. Chiaramente contro un avversario del genere è difficile riuscire a leggere dentro la partita e trarne un resoconto preciso, ma l’importante è che la Svizzera abbia iniziato con il piglio giusto.
Michael Fora, che di questa Nazionale rappresenta ormai un punto fisso, è soddisfatto per come la selezione di Patrick Fischer si è approcciata all’esordio della Ondrej Nepela Arena: “Era importantissimo per noi iniziare positivamente ed eravamo determinati a non ripetere gli errori del passato. Il fattore mentale è fondamentale in un contesto del genere e siamo felici di essere partiti con il piede giusto contro l’Italia”.
Forse memori di alcune leggerezze del passato, stavolta non avete lasciato che un avversario inferiore tecnicamente potesse tornare in partita…
“Ora il nome dell’avversario non conta più per noi, ci siamo dati come obbiettivo quello di affrontare ogni partita al massimo, chiunque ci troviamo davanti. Noi dobbiamo seguire i nostri principi senza guardare quelli degli altri ma so che può essere una sfida quella di mantenere sempre lo stesso livello contro avversari diversi e con potenziale diverso. Oggi ci siamo riusciti ed è di sicuro un ottimo primo passo”.
Da fuori è difficile capire dove la Svizzera abbia avuto delle lacune, lo staff tecnico vi ha dato altre indicazioni?
“Certo che c’è sempre qualcosa su cui lavorare, anche dopo un pomeriggio come questo in cui tutto ci è girato per il meglio. Ci sono molti dettagli che possono ancora fare la differenza e su cui continueremo a lavorare”.
Per esempio ci si può mettere un powerplay non sempre gestito bene e con la giusta accortezza?
“Quello è un esempio, ma abbiamo pure visto che quando abbiamo tolto la pressione e smesso di giocare secondo i nostri principi, anche una squadra come l’Italia è riuscita a metterci in difficoltà e a crearsi qualche occasione”.
Quindi anche qui c’è sempre una lezione da imparare…
“Certo, la lezione è quella di non mollare mai il nostro ritmo, abbiamo delle qualità molto alte che però senza la giusta attitudine cambio dopo cambio non sempre possono fare la differenza”.