BRATISLAVA – Se la sfida tra Russia e Norvegia aveva visto un dominio dei primi sui nordici pur senza forzare rendendo così la partita poco intensa, ci hanno pensato allora Cechia e Svezia ad accendere sul serio la Ondrej Nepala Arena.
Il primo big match del Gruppo B ha visto infatti affrontarsi due squadre che di mollare un millimetro nemmeno se lo sognavano, infiammando il pubblico – a gran parte ceco – e offrendo un bello spettacolo di tecnica offensiva, fisicità, ritmo e pure con qualche bagarre che nell’hockey giocato fino in fondo non manca mai.
Spinti da almeno 7’000 tifosi dalla propria parte, Voracek e compagni hanno messo sotto la Svezia in un primo tempo giocato con grande intensità, trovando una quantità di occasioni abbastanza impressionante se si calcola l’avversario che si era parato dinnanzi.
Lundqvist ha dovuto infatti raccogliere dalla propria porta il vantaggio ceco – con propria complicità – dopo nemmeno due minuti ma poi è riuscito a riscattarsi compiendo alcuni interventi provvidenziali, tenendo in piedi la baracca in un primo periodo sofferente.
Solo una rete però ha prodotto lo sforzo della Cechia e, come spesso accade, a partire dal secondo tempo chi ha prodotto lo sforzo maggiore si è un po’ rilassato, permettendo alla Svezia di risalire nel gioco e nell’intensità.
Gli uomini di Grönborg, futuro tecnico degli ZSC Lions, hanno infatti messo in parità la sfida già dopo 24” nel periodo centrale con Hörnqvist, cambiando di fatto il film della partita, seppur temporaneamente.
Perché se poi i gialloblù hanno trovato pure il vantaggio con Gustafsson al 23′, una delle tante sbandate svedesi in retrovia ha permesso a Kubalik di trovare il 2-2 che ha rimesso in carreggiata la Cechia e rilanciato definitivamente le sue quotazioni.
Messi sotto sul piano fisico, gli svedesi hanno sofferto la pressione in difesa, perdendo dischi e il possesso nello stesso, permettendo alla Cechia di installarsi più volte nel terzo.
Il “la” definitivo lo ha poi dato Frolik al 40’33 con un’azione tremendamente caparbia, avendo la meglio su un Lundqvist che ha compiuto un primo e un secondo miracolo ma che poi è dovuto soccombere al game winning gol.
Altre emozioni nel terzo periodo, tanti colpi, bagarre, big saves, e fino allo splendido 4-2 in velocità di Vrana al 56′, tutto è rimasto in bilico, e poi Kovar ha pure chiuso i conti con il 5-2 a porta vuota. Tra Cechia e Svezia è stata partita vera, senza che nessuno si sia risparmiato, un bello spettacolo per tutti e una grande pubblicità per l’hockey da mondiale.
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