AMBRÌ – Per Giacomo Dal Pian è giunto il momento della rivalsa. Abbandonata la massima serie nella stagione 2015/16 per un anno ai Rockets e due al Langenthal, il 25enne ha fatto ritorno in Ticino sottoscrivendo un contratto di un anno più opzione con l’Ambrì Piotta.
Torni da campione di Swiss League, titolo conquistato con il Langenthal. Un’esperienza che ti ha aiutato nel tuo processo di crescita…
“Assolutamente sì, sia a livello sportivo che umano. È stata la mia primissima esperienza lontano da casa, da solo e confrontato con una lingua diversa. Sono maturato molto e i due anni trascorsi nel Canton Berna mi hanno aiutato a crescere. Sono soddisfatto dell’esperienza vissuta e, ammetto, c’era anche un certo rammarico a lasciare un gruppo così affiatato. Mi sono state attribuite tante responsabilità, mi sono sentito apprezzato e ho cominciato a trovare reti e assist con una certa regolarità. Questo mi ha aiutato a crescere ulteriormente, sino ad arrivare a giocare stabilmente anche le situazioni speciali. Diciamo che nelle ultime due stagioni ho saputo togliermi delle belle soddisfazioni”.
Qual è stata la tua reazione alla chiamata dell’Ambrì? Te l’aspettavi?
“Sapevo che c’era un certo interesse nei miei confronti. Ho avuto modo di parlare diverse volte con Luca Cereda, specialmente nel corso dei playoff. Ho però voluto focalizzarmi interamente sull’esperienza con il Langenthal sino alla fine, perché l’obiettivo era di vincere il titolo, e così è stato. A campionato concluso è poi giunto il momento di prendere una decisione sul mio futuro e ho deciso di cogliere questa bella sfida. Una volta sceso in Swiss League, il mio obiettivo era di tornare un giorno nella massima serie. Sono davvero molto felice della chiamata perché sento che questo è il luogo giusto per proseguire la mia crescita sportiva”.
Pur approdando in un club di successo come il Langenthal, tre anni fa hai scelto di azzerare tutto e di rimetterti in gioco. A volte bisogna avere l’umiltà di fare un passo indietro per potersi rilanciare…
“A Lugano mi resi conto di quanto avessi bisogno di giocare tanto e di assumermi delle responsabilità. Decisi allora di passare per un anno ai Rockets per tentare poi un’avventura lontano da casa. Langenthal è stata la scelta giusta. La Swiss League è davvero ricca di squadre in cerca di giovani giocatori che puntano a rilanciarsi, ma posso assicurarvi che Langenthal rispetto a tutte le altre ha davvero una marcia in più. Dispongono di un budget inferiore rispetto a società quali Kloten o Olten, eppure lavorando col giusto metodo con i giovani riescono sempre a tirare fuori il meglio dalla squadra e a raggiungere traguardi insperati. Là sono cresciuto moltissimo, e la bontà di quella società è dimostrata da quanti giocatori ogni anno riescono a fare il grande salto nella massima serie. La scorsa stagione tre sono stati gli uomini che hanno lasciato il club bernese per la National League. Ripeto, Langenthal è un club che mi ha dato moltissimo e se sono qui oggi è grazie a quell’esperienza”.
Langenthal che ha rinunciato a disputare lo spareggio contro il Rapperswil. Come avete vissuto in spogliatoio quella situazione?
“Effettivamente c’era del rammarico. Per noi giocatori c’era il sogno di potersi confrontare con una squadra di NLA e quindi di mettere alla prova la nostra forza. Dal momento in cui la Lega ci ha comunicato l’impossibilità per il club di un’eventuale promozione ce ne siamo fatti una ragione. Non avrebbe avuto senso disputare uno spareggio sapendo che un’eventuale vittoria sarebbe stata vana”.
Che cosa si aspetta Luca Cereda da te?
“Sono un giocatore agile e veloce. Credo che il mio punto forte sia la versatilità: posso giocare sia come centro che come ala e anche nelle situazioni speciali mi trovo a mio agio. Il coach aveva necessità di allungare la rosa, anche a causa dei vari impegni ai quali la squadra andrà in contro – campionato, Coppa Svizzera, Coppa Spengler e Champions Hockey League – e in me ha trovato un profilo adatto”.
L’Ambrì nelle passate stagioni ha patito molto a livello di centri. Tu che sei un centro puro cosa senti di potare alla squadra?
“Mi auguro di portare un contributo tangibile. Per me sarà una bella sfida perché dovrò innanzitutto riprendere le misure della National League, ma sono prontissimo. Io ci credo e so che posso fare bene”.
Arrivi in un gruppo molto affiatato e pressoché identico a quello della passata stagione. Come sei stato accolto dai tuoi nuovi compagni?
“Benissimo. È vero, si tratta di un gruppo molto consolidato ma conosco diversi elementi con i quali ho giocato in passato nelle giovanili e ai Rockets, d’altronde il Ticino è piccolo e tutti conoscono tutti… Certamente non è stato come approdare in una squadra oltre Gottardo dove non conosci assolutamente nessuno. Qui, oltre a sentirmi a casa, ho ritrovato tante facce note e questo fa sicuramente piacere e aiuta l’inserimento in squadra”.
L’obiettivo più grande che Giacomo Dal Pian vuole perseguire a livello personale?
“Fare bene e, soprattutto, ritagliarmi un posto fisso in squadra. Voglio affermarmi nella massima serie e non do nulla per scontato. Ci sono già passato a Lugano… So che non è facile e che bisogna sempre dare il massimo per ritagliarsi un posto. È ciò che ho intenzione di fare”.