Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!
Gli ultimi saranno i primi
A volte, quando la situazione non è delle più facili e il momento lo richiede, a suonare la carica in modo da spronare i propri compagni sono magari quei giocatori da cui ci si aspetta un altro contributo. Julian Walker lo ha fatto sabato sera alla Cornèr Arena contro il Rapperswil, segnando la splendida rete dell’1-1 e che ha lanciato i bianconeri verso la vittoria.
l numero 91 lo ha fatto con un gol che non siamo abituati a vedere prodotto dalle sue mani, ma soprattutto lo ha fatto da ultimo “ritornato”, essendo rientrato proprio sabato sera dopo l’infortunio. Seguite tutti quell’uomo!
Ci mancava la nota in condotta…
Che non sia un momento facile per Maxim Lapierre è sotto gli occhi di tutti. Il canadese non è ancora riuscito a ripetere nemmeno in parte le ottime cose mostrate nella scorsa stagione, facendo molta fatica non solo ad andare a punti ma anche a stare nel vivo del gioco. Spesso queste lacune lo portano a qualche momento di frustrazione, facendo del centro numero 25 il quarto giocatore più penalizzato del campionato.
Con i suoi 96 minuti passati sulla panchina dei penalizzati (e in tribuna) Lapierre ha superato Mark Astley nei minuti di penalità per stagione, arrivando al sesto posto tra i bianconeri. Davanti a tutti ovviamente c’è Todd Elik con il record ancora imbattuto a livello svizzero con 222’ (e si giocavano ancora solo 40 partite di regular season…), segue Timo Helbling ad occupare tre posizioni in serie e poi resta solo Jason York con la comunque ragguardevole cifra di 122’ nella stagione dell’ultimo titolo.
Ci sono time out e time out
Che Greg Ireland non sia un coach spesso propenso a chiamare dei time out per richiamare all’ordine o predicare la squadra nei momenti di difficoltà. Sabato sera il coach canadese si è visto però costretto a chiamarlo nel finale di partita contro il Rapperswil, quando i suoi ragazzi stavano sbandando inspiegabilmente contro i sangallesi.
Certo è che nessuno si sarebbe aspettato che Ireland si trovasse costretto al time out quando soli 2’48 prima Raffaele Sannitz aveva insaccato l’8-2 sulla squadra di Tomlinson. Misteri di questo Lugano…
Avversari sopra e sotto
La partita di sabato sera tra Lugano e Rapperswil ha rappresentato un ennesimo crocevia importante per i bianconeri nel loro inseguimento alle prime otto della classifica. I risvolti dentro questo match sono stati diversi, su tutti spicca quello dei due portieri schierati dalle squadre.
Fuori causa Merzlikins a causa di un infortunio, Greg Ireland si è affidato a Stefan Müller, mentre sull’altro fronte Tomlinson ha lasciato un turno di riposo a Nyffeler schierando Noel Bader. Curioso il fatto che i due portieri si siano trovati faccia a faccia durante la stagione di Swiss League, uno con la maglia dei Ticino Rockets, l’altro con quella dell’EVZ Academy, mentre sabato sono stati designati protagonisti di una gara per certo versi molto importante, soprattutto per il Lugano.
Da “48 ore”… A 24
Nel film poliziesco aventi per protagonisti gli attori Eddie Murphy e Nick Nolte, i due citati hanno 48 ore per braccare e catturare una pericolosa banda di fuggitivi. Nel caso del Lugano le ore a disposizione dei bianconeri sono un po’ meno di quelle della coppia del film Cates-Hammond, e la banda di fuggitivi non sembra voler rallentare per fare entrare il Lugano come infiltrato nelle prime otto.
Da qui alla sfida di Friborgo le ore concesse al Lugano sono 24, mettere le manette ai burgundi sarebbe un colpo forse finalmente di quelli grossi, lasciarseli sfuggire significherebbe riprendere una inseguimento che potrebbe non avere lieto fine.