Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.
I TOP DI HSHS
Sandro Zurkirchen (Losanna – 1 top, 1 flop): Dopo l’infortunio di Boltshauser non ha praticamente avuto concorrenza in casa vodese, ma non sempre l’ex biancoblù è stato capace di trarre il meglio dalla possibilità di trovare continuità senza eccessive pressioni. Nella passata settimana ha però alzato il suo livello e portato il Losanna a due vittorie fondamentali, fermando prima in trasferta gli ZSC Lions e poi chiudendo la porta al Bienne nonostante i 35 tiri fronteggiati. In sette delle ultime otto sfide ha visto la sua percentuale essere superiore al 90%, numeri imprescindibili per il Losanna vista la combattuta corsa ai playoff.
Raphael Diaz (Zugo – 2 top, 0 flop): Con un gol e due assist nei due match settimanali il capitano dello Zugo è stato il difensore più prolifico del torneo, e complessivamente sull’arco dell’intero campionato con 0.78 punti ad incontro è secondo solamente a Junland. Ciò che lo rende davvero speciale non si traduce però strettamente in statistiche, ma quando lo si vede giocare è il suo dinamismo a lasciare impressionati. Diaz distribuisce dischi e detta i ritmi come pochi altri in NLA, ed in questo modo è in grado di essere pericoloso sia quando il puck lo ha sul bastone, sia quando si sgancia dalla difesa per farsi trovare al posto giusto nel momento giusto.
Beat Gerber (Berna – 1 top, 0 flop): Non è un giocatore che vediamo spesso in questa rubrica, visto che si tratta di un elemento che non fa spesso evidenti errori in retrovia ma colpisce raramente in avanti. Nella passata settimana è però riuscito a distinguersi, contribuendo in maniera completa alle prestazioni del Berna. Con una rete ed un assist – un tiro risultato nella deviazione vincente di Sciaroni contro l’Ambrì – è stato ben più produttivo del suo solito, facendo complessivamente registrare in settimana cinque tiri in porta e cinque bloccati.
Harri Pesonen (Langnau Tigers – 4 top, 0 flop): Ha passato un breve periodo di appananmento il finlandese dei Tigers, giusto il tempo di riprendersi per tornare ad essere quel giocatore dominante che era stato protagonista della cavalcata del Langnau in questa regualar season. Uscito male soprattutto dalla sfida di Davos, Pesonen si è ripreso alla grande nel weekend appena concluso, in particolare grazie alla prestazione messa in pista a Berna nel derby, anche se già nella vittoria di Lugano era apparso in netta ripresa. Pesonen è stato l’autentico mattatore della serata alla Postifnance Arena, in pista anche per il gol decisivo di Elo ma soprattutto demone irrefrenabile durante tutto il match, autore di due reti – una più bella dell’altra – sulla pista della Capitale.
Dominik Kubalik (Ambrì Piotta – 3 top, 0 flop): Il venerdì sera dell’Ambrì Piotta era terminato con il tocco di Kubalik a far scoppiare la Valascia per la vittoria sullo Zugo, ma quella rete era stata solo la punta dell’iceberg dal grandissimo lavoro portato avanti dal top scorer dell’intera lega. Ad ogni tocco del puck riesce a far percepire la sua classe superiore, ma non va tanto per il sottile quando c’è da trovare la porta avversaria, ed anche nell’ultima settimana – ma oramai è la regola – è stato il giocatore che ha tirato più in porta in NLA. Quando è sul ghiaccio la giocata decisiva è sempre dietro l’angolo, e per gli avversari l’Ambrì Piotta non è mai stato così temibile.
Linus Klasen (Lugano – 1 top, 0 flop): Più gioca e più sembra crescere di partita in partita, soprattutto a livello di motivazione e di intensità. Se riesce anche lui a reggere i ritmi del match allora può “sganciare” il suo arsenale fatto di fantasia e visione di gioco, con risultati subito visibili. Uno dei pochi ad averci provato nel disastro contro il Langnau, si è autoproclamato protagonista nella vittoria ottenuta alla Cornèr Arena contro il Davos, distribuendo assist e giocate che stavolta non si sono persi nel vuoto. Da rivedere gli assist distribuiti a Bürgler per la doppietta del numero 87, da migliorare solo la capacità di tirare in porta ma è stata comunque molto positiva la maniera con cui si è fatto trovare nello slot, capace di prendere colpi e distribuirli. Non da ultimo il bilancio di +4 nel solo match contro i grgionesi non è per nulla roba da poco.
I FLOP DI HSHS
Niklas Schlegel (ZSC Lions – 0 top, 1 flop): L’assenza del titolare Flüeler – che dovrebbe fare rientro dopo la pausa – non ha permesso al futuro portiere del Berna di brillare particolarmente, ed anzi nelle due sconfitte dell’ultima settimana c’è anche il suo zampino. Poco lucido e a tratti distratto, Schlegel ha incassato alcune segnature evitabili contro Losanna e Rapperswil, due avversari che sulla carta avrebbero potuto – e dovuto – permettere ai Lions di guadagnare qualche posizione in graduatoria. I campioni svizzeri sono però ancora traballanti, a partire dalle retrovie.
Federico Lardi (Langnau Tigers – 1 top, 1 flop): L’unica partita in cui non è andato in negativo nel suo bilancio personale nell’ultimo periodo è coincisa con la vittoria di martedì scorso a Lugano, ma questo non inganni, anche contro i bianconeri ha mostrato limiti importanti. Rifugiatosi in decisi icing in un paio di occasioni anche quando non era propriamente necessario, Lardi ha spesso perso il controllo del disco in situazioni di pressione leggere, dando l’impressione di essere l’anello debole di un organizzatissimo Langnau. Anche alla Postfinance Arena, seppure con i Tigers ancora vincenti, il difensore è andato in grave difficoltà, basti rivedere la rete di Boychuck per il 2-1 momentaneo degli Orsi, propiziata da un suo grave errore nell’angolo che ha di fatto consegnato il disco al canadese del Berna, abile poi a trasformare quel brutto turn-over in oro.
Felicien Du Bois (Davos – 0 top, 2 flop): Il difensore dei grigionesi ha vissuto poche serate ispirate, e nell’ultima settimana è tornato ad inciampare in quelle difficoltà che non gli stanno permettendo di esprimersi sui livelli che aveva toccato in passato. Certo, il tempo passa anche per lui e a 35 anni è normale veder calare alcuni elementi del proprio gioco, ma a livello di lucidità Du Bois può fare sicuramente meglio. Per arrivare alla salvezza senza eccessivi patemi d’animo, il Davos avrà bisogno anche di lui e della sua esperienza… Oltre che dei suoi impulsi offensivi. Preoccupante in questo senso la sua assenza totale dal tabellino (nessun punto) nelle ultime dieci partite.
Enzo Corvi (Davos – 0 top, 3 flop): Tra metà novembre e inizio dicembre sembrava che il Corvi ammirato la passata stagione fosse tornato, grazie a cinque reti in altrettante partite consecutive, poi il momento buio del Davos e del centro grigionese è ricominciato inesorabile. Zero punti nel finesettimana, una partita in particolare, quella della Cornèr Arena contro il Lugano, passata in totale anonimia, senza vincere alcun contrasto fisico e con solo un po’ di nervosismo sfogato in discussioni inutili con gli arbitri. Non è andata meglio la domenica, con il Davos sconfitto dal Friborgo e con Corvi di nuovo in difficoltà nei momenti il cui carattere va usato per girare situazioni avverse nonché autore di una prova di nuovo anonima e senza alcun nerbo.
Jeremy Wick (Ginevra Servette – 0 top, 1 flop): Rimane uno dei punti fermi del Ginevra-Servette di Chris McSorley, ma in questo momento i granata stanno attraversando un momento difficile che li ha ricacciati sotto la linea dei playoff e uno dei problemi maggiori rimane la produzione offensiva del reparto d’attacco dei granata. Wick garantisce sempre un buon numero di gol ma nelle ultime due partite, entrambe perse contro Bienne e Friborgo, anche lo svizzero-canadese è andato in difficoltà, non tanto per il solo assist messo a segno, ma anche per alcune decisioni avventate prese mentre i suoi compagni erano intendi a difendere. Il bilancio di -4 complessivo dice abbastanza sulla prova difensiva, il problema è che anche in attacco Wick è stato alquanto evanescente e fuori dal gioco.
Reto Schäppi (ZSC Lions – 0 top, 1 flop): Non è un giocatore produttivo e il meglio lo ha sempre dato nel gioco difensivo, in quello fisico e nella leadership, quella che in questo momento manca come il pane nella tormentata Zurigo. Aldilà dei compiti difensivi, per lottare al vertice servono anche giocatori da bottom six che sappiano andare a segno, e Schäppi non vede la porta da 24 partite, periodo nel quale ha fatto segnare un solo assits. La verità è che il disastro completo è giunto nella serata di venerdì, quando nella brutta sconfitta patita a Rapperswil dagli uomini di Del Curto, Schäppi se n’è uscito con un pesante bilancio di -3 e nessun tiro in porta. Una serata da dimenticare al più presto.