ZUGO – AMBRÌ
6-2
(1-0, 3-1, 2-1)
Reti: 19’05 Suri (Diaz) 1-0, 26’54 Martschini (Albrecht) 2-0, 35’34 Alatalo (Widerström, Suri) 3-0, 36’39 Martschini (Thiry) 4-0, 39’56 Kubalik (Plastino, Novotny) 4-1, 51’01 Zehnder (Diaz) 5-1, 52’02 Martschini (McIntyre, Suri) 6-1, 53’48 Plastino (Novotny, D’Agostini) 6-2
Note: Bossard Arena, 7’200 spettatori. Arbitri Tscherrig, Urban; Fuchs, Schlegel
Penalità: Zugo 5×2′, Ambrì Piotta 6×2′
ZUGO – È iniziato con diversi ingranaggi ancora da oliare il nuovo anno dell’Ambrì Piotta, che nella prima uscita dopo la pausa natalizia è riuscito solamente a “balbettare” gli elementi caratterizzanti del suo gioco, prestando così il fianco ad uno Zugo che gradualmente ha costretto all’angolo la squadra di Cereda.
Le premesse per impostare una partita in trasferta interessante a dire il vero c’erano tutte, visto che durante il primo tempo i biancoblù sono riusciti a tenere piuttosto lontani da Conz gli uomini più pericolosi dello Zugo, pagando però questa cautela difensiva con un’assenza quasi totale in fase d’attacco.
Un buon boxplay ed un gioco generalmente arrugginito su ambo i fronti sembravano poter permettere all’Ambrì Piotta di andare alla prima pausa sullo 0-0, ma quel gol un po’ sfortunato firmato da Suri e favorito da una deviazione di Lauper ha cambiato le carte in tavola.
Lo Zugo ha infatti preso coraggio e ritrovato confidenza nella propria manovra, mentre i leventinesi hanno continuato a faticare troppo nell’applicare il loro forecheck e a costruirsi delle opportunità, tanto che ben raramente l’Ambrì è riuscito a restare più di una manciata di secondi nel terzo avversario con il puck sul bastone.
Il primo tiro in porta della frazione centrale è così arrivato solamente dopo nove minuti – bella conclusione di Novotny – ma nel frattempo lo Zugo aveva già raddoppiato con Martschini. La rete ha evidenziato le prime crepe nel sistema difensivo biancoblù, diventate poi evidenti con il passare dei minuti.
Alcuni errori di posizionamento e di valutazione hanno lasciato spesso Conz abbandonato se stesso, e nel giro di 65 secondi i padroni di casa hanno virtualmente chiuso la partita portando lo score sul 4-0 grazie ad Alatalo e Martschini. La seconda rete personale del Top Scorer ha segnato la fine del pomeriggio di Conz, sostituito da Manzato, ma le cose non erano destinate a cambiare.
L’Ambrì ha sì trovato il primo punto in 5-contro-3 a quattro secondi dalla sirena, ma il gol di Kubalik è arrivato al termine di un powerplay tribolato e che ha fatto da immagine all’intera prova dei biancoblù, imprecisa e in alcuni aspetti priva del giusto mordente.
Il risultato finale non è infatti mai stato messo in dubbio, anche se va dato atto ai ragazzi di Cereda di aver evidenziato la volontà di reagire anche nel corso del terzo tempo. Altri due gol locali – Martschini ha completato l’hat trick – non hanno però lasciato dubbi sull’esito della sfida, abbellito solamente da Plastino nel finale.
L’Ambrì Piotta ha così iniziato il 2019 con troppi passaggi a vuoto per sperare di tornare in Ticino con un risultato positivo, anche se alcuni errori sono sembrati figli della pausa ed i biancoblù hanno già ampiamente dimostrato di saper “pulire” il loro gioco da sbavature di questo genere.
Il tempo è però poco per riuscire ad ingranare la marcia giusta, visto che venerdì sera alla Corner Arena andrà in scena un nuovo derby. Per riuscire a piegare il Lugano ci vorrà una prova di ben altra caratura.
IL PROTAGONISTA
Lino Martschini: Non è una novità vederlo fare magie contro l’Ambrì Piotta, ed anche nella prima sfida del nuovo anno il piccolo e dinamico attaccante si è confermato pieno di risorse.
Le sue giocate danno ritmo alla manovra e rappresentano una costante minaccia, elementi che mercoledì pomeriggio gli hanno permesso di firmare addirittura un hat trick. Una grande prestazione, coronata dal bel gesto tecnico sul suo terzo gol personale.