AMBRÌ – È un Paolo Duca raggiante, quello che si è concesso ai nostri microfoni al termine della cerimonia di avvio ufficiale del cantiere per Nuova Valascia.
Al DS biancoblù abbiamo chiesto un commento a caldo dello storico momento vissuto nel pomeriggio di sabato da tutto il popolo biancoblù. “Questa è una giornata piena di significato per la nostra società, così come per tutta la regione della Leventina”, ha commentato il DS biancoblù. “Non si tratta di un vero e proprio traguardo, ma piuttosto di un punto di partenza. Il nuovo stadio ancora non c’è, ma finalmente abbiamo potuto inaugurare i lavori e ciò che rappresenterà il futuro per il nostro club. L’attuale Valascia rimarrà per sempre nei nostri cuori e credo che nessun’altra pista riuscirà mai ad evocare le emozioni che abbiamo vissuto lì dentro. Da un lato eravamo confrontati a questi sentimenti di passione, emozione e nostalgia, dall’altra all’esigenza di una nuova casa per ovvi motivi. Ben venga dunque il nuovo stadio, ben venga ad Ambrì, e ben venga una struttura capace di mantenere viva questa realtà. Ma, soprattutto, ben venga il consolidamento del sogno dei nostri ragazzi di poter intraprendere una carriera professionistica di giocatore di hockey nella nostra società”.
Dal punto di vista di direttore sportivo del club, che rilevanza assume questo momento?
“È molto importante. Si tratta di uno step che permette di traslare la pianificazione della squadra da corto a medio-lungo termine. La nuova pista funge sicuramente da incentivo per i nostri giocatori, ma non solo. Si tratta anche di un grandissimo passo avanti per i nostri giovani, che potranno allenarsi in una struttura adeguata alle esigenze contemporanee. Oggi lanciamo un segnale forte a tutto l’hockey svizzero, e diciamo a voce alta che noi ci siamo, e che vogliamo andare avanti su questa strada”.
E da tifoso come la vivi?
“La Valascia è qualcosa di unico. Ci ho giocato e ho combattuto mille battaglie… È inevitabile che si provi già sin d’ora un pochino di nostalgia per la sua demolizione. Ma se analizziamo la situazione con raziocinio, ci rendiamo conto che di alternative non ce n’erano. Anzi, una c’era, e avrebbe comportato la morte del club. Ecco un motivo in più per essere soddisfatti dell’arrivo di questo nuovo stadio multifunzionale. Come ha detto Denis Vaucher nel suo discorso, sarà importante riuscire a portare lo spirito della Valascia nella nuova struttura. Sono sicuro che i nostri tifosi lo sapranno fare molto bene”.