AMBRÌ – Nonostante una prova generosa caratterizzata da una giusta attitudine, l’Ambrì Piotta di Luca Cereda non è riuscito ad evitare la prima sconfitta della stagione nella serata dell’esordio.
Contro lo Zugo, Bianchi e compagni hanno mandato in scena un match sicuramente piacevole da seguire, ma che si è concluso con un epilogo ingeneroso considerati gli sforzi della squadra per gran parte dei sessanta minuti.
“Abbiamo disputato una buona partita e credo che i ragazzi meritassero di più”, ha commentato il coach di Sementina. “La prestazione di venerdì sera ha dimostrato che siamo sulla buona strada e sono convinto che se continueremo a giocare in questo modo, sarà questione di tempo prima che arrivino i tre punti. Chiaramente è mancata un po’ di fame davanti a Stephan anche se, a dirla tutta, non ho notato lacune particolari a livello di gioco. Per questo motivo non mi sento di poter rimproverare nulla ai ragazzi. Ora si tratta di non mollare”.
Sei soddisfatto della prestazione di Novotny, alla sua prima apparizione in biancoblù?
“Sì, mi è piaciuto molto. Pur trattandosi della sua primissima partita, e senza neppure aver svolto un allenamento con i propri compagni, credo che Jiri abbia disputato una buona prova. Siamo soddisfatti del suo inserimento”.
Che dire invece del gran gol di Kubalik? Un ottimo inizio per lui…
“Così come Jiri, anche Dominik ha mostrato buone cose. Sono convinto che il ragazzo possa crescere ancora moltissimo e che abbia tutte le carte per poterlo fare. Così come per la squadra, vi sono degli ampi margini di miglioramento anche per il numero 81. La regola di continuare a lavorare duramente e con dedizione è più che mai all’ordine del giorno all’interno del nostro spogliatoio”.
Nemmeno il tempo di elaborare la sconfitta che sabato sarete chiamati all’importante sfida di Davos. Qual è il messaggio alla squadra?
“Il messaggio è davvero molto semplice: dobbiamo continuare a lavorare in questo modo. Ciò che ho sottolineato poco fa sono le stesse parole comunicate alla squadra nello spogliatoio. Se saremo in grado di continuare a lavorare come fatto contro gli svizzero centrali, allora sono convinto che i risultati non tarderanno ad arrivare. Per noi tutte le partite sono difficili, e ciò che più conta è riuscire a portare la nostra identità in pista. Ed è ciò che vogliamo fare a Davos. Per noi si tratta dell’unica strada percorribile”.
Da questa stagione sono state introdotte delle piccole modifiche regolamentari. Vi siete abituati rapidamente a questi cambiamenti?
“Direi di sì, già nel corso delle amichevoli nel preseason avevamo avuto l’occasione di testare queste novità a livello di regolamento. Per questo motivo credo che né per noi né per le altre squadre queste modifiche rappresentino degli ostacoli particolari. Diciamo che questo genere di novità in questo periodo toccano perlopiù il pubblico, che si trova improvvisamente confrontato a diverse trasformazioni”.
Quali sono le condizioni di Hofer, assente al match di venerdì?
“Giovedì ha potuto allenarsi con i compagni, così come venerdì mattina. Il suo recupero è previsto per sabato, o al massimo per martedì. Se avessimo voluto forzarlo avrebbe potuto giocare già contro lo Zugo, ma abbiamo preferito tenerlo a riposo considerando anche la lunghezza del campionato che ci attende”.
Un commento finale sulla gara di Benjamin Conz. Hai già deciso chi schiererai a Davos?
“Benji ha giocato bene, riuscendo a dare una buona solidità alla squadra. Per quanto riguarda chi sarà a difesa della gabbia sabato sera, ancora non lo sappiamo. Stiamo facendo le nostre valutazioni e ora come ora ancora non siamo riusciti a trovare la soluzione ideale. È una decisione che prenderemo nella mattinata di sabato. Ora è ancora troppo presto”.