AMBRÌ – ADLER MANNHEIM
1-5
(1-1, 0-3, 0-1)
Reti: 7’54 Plachta (Wolf) 0-1, 18’19 Müller (Hofer) 1-1, 28’40 Adam (Akdag) 1-2, 31’25 Festerling 1-3, 35’03 Hungerecker 1-4, 45’55 Huhtala (Lehtivuori) 1-5
Note: Eishalle Sursee, 1’023 spettatori. Arbitri Wiegand, Stricker; Wolf, Borga
Penalità: Ambrì 7×2′ + 1×5′ + 1xpp (Moor), Adler Mannheim 5×2′ + 1×5′ + 1xpp (Lampl) + 1xrigore
SURSEE – Dopo aver visto all’opera l’Ambrì Piotta nelle due uscite di Sursee, è chiaro che la squadra di Cereda è attesa a moltissimo lavoro da qui al debutto del 21 settembre, ma alla terza partita amichevole sarebbe atipico se non fosse così.
Le gambe pesanti e una certa mancanza di esplosività hanno frenato in maniera evidente i biancoblù che – sabato ancora più di venerdì – hanno passato gran parte della partita a rincorrere gli avversari, facendosi vivi sul fronte offensivo solamente in fase di powerplay oppure a risultato di qualche forecheck eseguito con il giusto timing. Pochino invece quanto costruito a parità numerica sul ghiaccio.
La squadra è ancora in maniera evidente alla ricerca dei propri automatismi, sia nelle coppie di difesa che nelle linee d’attacco, ed in questo senso la forzata assenza di Zwerger e quella di Lerg (acciaccato) hanno portato nel fine settimana ad alcuni esperimenti.
Müller e Kubalik sono sicuramente i due giocatori ad aver dimostrato l’intesa più sviluppata, ed ai loro nomi va aggiunto quello di Trisconi, che sull’arco della Lehner Cup è stato capace di distinguersi dal gruppo. Ancora da oliare invece i meccanismi della possibile prima coppia di difesa Guerra–Plastino, che ha mostrato buone cose così come momenti di incertezza, come ad esempio in occasione della seconda rete tedesca.
L’unico gol leventinese è invece stato firmato da Müller, capace nuovamente di trovare la mira giusta da distanza ravvicinata dopo un bel disco recuperato da Hofer (che nel secondo tempo sbaglierà un rigore). Dopo un primo periodo chiusosi sull’1-1 la partita ha preso una direzione precisa nella frazione centrale, quando i tedeschi hanno trovato il gol in tre occasioni sull’arco di poco più di sei minuti.
Le opportunità migliori l’Ambrì se le è invece costruite in powerplay, con in particolare due doppie superiorità numeriche prolungate (quasi 3 minuti combinati) che hanno visto i biancoblù pasticciare un po’ troppo, con conclusioni partite solamente dalla distanza. Anche in questo senso c’è molto da lavorare.
Discreta la partita di Manzato, in pista per tutti i 60 minuti, ma anche lui ha contenuto come ha potuto una squadra tedesca superiore sostanzialmente per tutto l’arco della sfida. Incassato il quinto gol ad inizio terzo tempo, l’Ambrì ha dunque fatto registrare una seconda sconfitta alla Lehner Cup, raccogliendo indubbiamente tantissimi spunti su cui basare il lavoro della prossima settimana.
A lasciare un’impressione positiva è stata la partita di venerdì – non brillante a livello di gioco ma positiva sul piano dell’attitudine – mentre quella di sabato – pur considerando le gambe pesanti – ha lasciato un po’ più perplessi per la sostanziale assenza in fase di costruzione.
Per considerazioni più attendibili bisognerà però attendere almeno qualche altra settimana, periodo questo che i biancoblù hanno evidentemente bisogno per continuare a lavorare e trovare le migliori sensazioni, sia fisiche che tattiche. Da Sursee è semplicemente arrivata la conferma che bisognerà rimboccarsi le maniche.
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