LUGANO – Gli occhi della presidente Vicky Mantegazza al termine di Gara 7 sono un misto tra delusione ed orgoglio. Nonostante la sconfitta, c’è tantissimo per cui applaudire il Lugano di Greg Ireland, anche se l’essere arrivati così vicini al traguardo rende difficile ritrovare il sorriso nelle ore successive al KO.
“Questa è una sconfitta che chiaramente fa molto male”, ha commentato. “Quando si perdono quattro partite di cui un paio per 1-0 – il secondo gol di venerdì non lo conto nemmeno – e altre due al supplementare in trasferta vuol dire che si è perso il titolo per un niente. Abbiamo lavorato tanto per questo obiettivo, sicuramente fa più male rispetto al 2016”.
Per quanto portato sul ghiaccio ed i messaggi lanciati nei momenti di difficoltà, il Lugano aveva il diritto di sperare in qualcosa di più, ovvero quella coppa che alla Resega continua ad eludere i bianconeri.
“Questa squadra meritava il titolo anche solo per come ha giocato, come ha lottato e sudato cambio dopo cambio”, ha continuato la Mantegazza. “Hanno dato tutto e, nonostante una panchina cortissima, nessuno si è mai lamentato. Ci siamo messi a lavorare ancora di più e speravamo di poter ottenere un risultato migliore, perché questo gruppo lo meritava”.
Una volta che la delusione sarà passata, il Lugano potrà ripartire con delle solide fondamenta in vista del prossimo campionato, quando i ragazzi di Greg Ireland potranno riprovare ad andare fino in fondo, con la speranza di avere maggior fortuna a livello di infortuni.
“Sono orgogliosa di ogni ragazzo che compone la squadra, di tutto lo staff tecnico e di chi lavora attorno al nostro club. Non potevo chiedere di più, ci abbiamo provato per i tifosi e per la città, ma purtroppo non è andata… Ci riproveremo in futuro. Ripartiremo da dove abbiamo finito quest’anno”.
“Questa è veramente una squadra da amare, da parte di tutti gli appassionati di hockey, perché ha avuto tanto orgoglio ed ama la maglia che indossa”, ha concluso la numero uno bianconera.