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Lugano ancora freddato all’overtime, Lions vicini al titolo

Un errore di Sanguinetti spiana la strada a Baltisberger e regala il matchball ai Lions. Bianconeri ribaltati dopo il vantaggio di 2-0, prima rete di Vedova in NL

Lugano ancora freddato all’overtime, Lions vicini al titolo

ZSC LIONS – LUGANO

3-2

(0-2, 1-0, 1-0; 1-0)

Reti: 2’47 Vedova (Morini) 0-1, 15’59 Lapierre 0-2, 20’37  Shore (Pettersson, Phil Baltisberger) 1-2, 41’21 Suter (Marti) 2-2, 74’13 Chris Baltisberger (Schäppi) 3-2

Note: Hallenstadion, 11’200 spettatori. Arbitri Eichmann, Hebeisen; Borga, Kaderli
Penalità: ZSC Lions 3×2′ + 1×10′ (Wick), Lugano 7×2′ + 1xrigore

ZURIGO – E ora sì che il Lugano non ha più diritto all’errore. Con la vittoria in Gara 4 all’overtime gli ZSC Lions si portano sul 3-1 nella serie di finale, guadagnandosi il match ball per il campionato a partire da sabato.

È un po’ uno choc per come la sconfitta è nata sul fronte bianconero, con quel disco giocato in maniera sciagurata, disgraziata, ditelo come volete, da Sanguinetti, che praticamente lo ha servito sul bastone dell’eroe di serata Chris Baltisberger.

Uno choc quella rete, per la prima prima volta il Lugano si trova quindi con le spalle al muro in questi playoff, e i bianconeri dovranno dimostrare di riuscire a reagire anche a questo, al doppio svantaggio e alla “digestione” di quella rete.

Un errore, non ce ne voglia il difensore statunitense, che rischia di pesare parecchio, per usare un eufemismo, un errore che può sicuramente capitare, ma che non dovrebbe, nell’overtime di una finale per il campionato.

Detto questo, il Lugano le sue chances per far sua questa contesa e tornare in parità nella serie se le era costruite tutte. A partire da quel primo tempo giocato senza emozione alcuna da parte dei Lions, scesi in pista forse ancora rintronati dalla sconfitta in Gara 3, e quello che ha saputo fare il Lugano è stato sfruttare gli errori dei padroni di casa per portare lo score sullo 0-2 già nel primo periodo.

La rete di Vedova (al primo gol in National League) e quella di Lapierre in shorthand sono nate per il forecheck applicato dai ragazzi di Ireland sui portatori del disco dei Lions, con in particolare la rete del topscorer bianconero abbastanza significativa di quel primo tempo, con l’errore di Geering.

Scesi in pista con un’altra attitudine, i Lions hanno trovato subito la rete che ha dimezzato lo scarto, ma Wick e compagni sono stati ben arginati prima di un loro possibile “rush”, e dopo una decina di minuti di equilibrio, è stato il Lugano a trovare le occasioni migliori, sprecate anche con imperizia dai vari Bertaggia e Romanenghi.

Occasioni che si rischiano sempre di pagare care, e così è stato. La cassiera delle occasioni mancate è passata con la fattura ancora una volta in entrata di periodo, con il gol di Suter che ha pareggiato i conti e portato tutti all’overtime, non prima che il box play bianconero resistesse a 4′ di inferiorità.

Un overtime in cui il Lugano ha dovuto difendersi parecchio, anche a causa di altre penalità, ma nel quale ha avuto anche qualche buona opportunità, ma sull’altro fronte è stato Merzlikins a fare i miracoli, su Prassl e Wick, salvandosi anche con l’aiuto del palo su un rigore concesso a Pettersson.

È resistito a tutto, ma non alla botta a colpo sicuro di Baltisberger, e ad andare a terra disperato non è stato solo Sanguinetti, ma tutto il Lugano.

Una partita in cui il Lugano ha in fondo fatto ciò che doveva fare, ma aldilà dell’errore di Sanguinetti, la partita era da “rubare” anche prima, su certe enormi occasioni e quando Merzlikins si era messo a fare i miracoli. Ora quello che attende il Lugano non sarà un miracolo, ma poco ci manca, e allora servirà il meglio da tutti per impedire ai Lions di correre verso il titolo e riaprire questa finale.


IL PROTAGONISTA

Bobby SanguinettiNon vogliamo passare per dei giudici in un processo, ma se durante la partita il numero 77 era apparso già come il meno sicuro dei difensori, propenso all’errore con il disco sul bastone, incapace di marcare gli zurighesi in velocità e spesso fuori posizione, l’errore nell’overtime è l’episodio che lo condanna definitivamente.

Suo malgrado, quel disco gestito con sufficienza è costato Gara 4, con il Lugano comunque in grado di portarsela a casa, e ora i bianconeri dovranno fare tutto affinché quel gol non vada a pesare su un conto molto più salato.


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HIGHLIGHTS



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