AMBRÌ – Reagire dopo una sconfitta non è mai semplice, specialmente se figlia di una prestazione sottotono dovuta ad un rilassamento generale in una serie che ha il potere di decretare la permanenza in National League. Ma l’Ambrì ha reagito, e lo ha fatto bene.
Con la meritata vittoria per 4-2 sul Kloten, non solo gli uomini di Luca Cereda si sono riportati in vantaggio nella serie, ma hanno anche dimostrato di aver acquisito una certa dose di maturità – oltre che di carattere – imponendosi in una sfida molto delicata. Un eventuale break degli aviatori, infatti, avrebbe sferrato un durissimo colpo al morale biancoblù.
“Rispetto a Gara 2, sabato sera abbiamo avuto più fame”, ha esordito Cory Emmerton. “Siamo riusciti a mettere una maggiore grinta sulla porta e generalmente mi sembra di poter dire di aver visto un Ambrì nettamente migliore in 5 contro 5 rispetto alla sfida persa a Kloten. Ci siamo creati tante chiare occasioni da rete, mentre alla Swiss Arena eravamo in balia degli eventi e non eravamo riusciti a girare la sfida a nostro favore. Si è trattato di una partita molto equilibrata, ma credo che i ragazzi abbiano meritato la vittoria. È stata un’altra sfida difficile e mi aspetto lo stesso dalle prossime”.
A differenza di Gara 2, oltre ad un’attitudine generale ben diversa, anche i cosiddetti leader sono emersi maggiormente. Buona la prestazione della prima linea, capace di trasmettere a tutta la squadra quella cattiveria agonistica in più che era venuta a mancare giovedì.
“A Kloten la nostra linea non è stata sufficientemente aggressiva, così come il resto della squadra. Ci eravamo seduti e non eravamo riusciti a girare l’inerzia della sfida a nostro favore. Come detto, in Gara 3 tutti quanti hanno svolto un lavoro nettamente migliore. Abbiamo giocato in modo semplice e ci siamo creati le nostre occasioni. Alcune non le abbiamo sfruttate, è vero, ed è per questo motivo che lunedì dovremo essere maggiormente aggressivi. Non dovrà ripetersi ciò che è successo in Gara 2”.
L’Ambrì è stato bravo non solo a reagire alla sconfitta di Kloten, ma anche a resistere con lucidità ad alcuni momenti difficili di Gara 3 che avrebbero potuto cambiare l’inerzia della sfida. Fondamentale, per esempio, essere riusciti ad impedire agli aviatori di sfruttare la penalità rimediata dalla panchina biancoblù nel primo periodo sul parziale di 1-1. In quel frangente, infatti, il momentum stava pericolosamente cambiando a favore degli ospiti.
“È evidente quanto il Kloten possa essere pericoloso davanti, basta dare un’occhiata ai giocatori di cui dispone. È per questa ragione che dobbiamo fare di tutto per evitare di favorirli regalando loro delle situazioni di superiorità numerica. Sabato sera siamo stati bravi, in quel frangente, a resistere ai loro attacchi. Da quel momento l’inerzia della sfida è girata a nostro favore e siamo riusciti a concretizzare le nostre occasioni da rete”.
Continua ad impressionare l’efficienza in superiorità di Santala e compagni – in rete in due occasioni e ancora a secco in 5 contro 5 –, mentre preoccupa l’incapacità dell’Ambrì Piotta di trovare delle valide soluzioni in grado di limitare l’impatto dei powerplay zurighesi. “Muovono molto bene il disco e dispongono di due blocchi che possono vantare un’ottima intesa. Possiamo e dobbiamo migliorare nei tiri bloccati, piazzando uomini davanti ai tiratori e impedendo loro di avere una linea di tiro pulita. Loro in questo senso hanno dimostrato di saperci fare. Dobbiamo essere bravi a ridurre i dischi che arrivano in mischia davanti a Conz, perché diventa difficile gestirli in quei momenti concitati”.
Se il Kloten può fare del powerplay la sua arma letale, lo stesso non si può dire dei leventinesi che, nonostante un’entrata nel terzo molto pulita, faticano a dare ritmo alla circolazione del puck una volta installati nel terzo offensivo.
“È vero, non riusciamo a muovere il puck abbastanza rapidamente. D’altra parte bisogna dare merito ai top player del Kloten che in quelle situazioni svolgono un lavoro impeccabile. Dobbiamo trovare il modo di accelerare la circolazione del disco. Bisognerà trovare qualche soluzione alternativa a quelle attuali, perché fatichiamo tremendamente a trovare una linea di tiro pulita capace di mettere in difficoltà Boltshauser”.
Nemmeno il tempo di festeggiare vittoria e festività pasquali che tra poco meno di 48 ore le due squadre si ritroveranno nuovamente faccia a faccia per la quarta volta in meno di una settimana. Una partita che, guardando alle scaramucce che hanno accompagnato l’epilogo di Gara 3, si preannuncia incandescente.
“Mi aspetto un’altra partita equilibrata. C’era tensione al termine di Gara 3 e credo che lo stesso accadrà lunedì alla Swiss Arena. D’altronde stiamo giocando per la salvezza, ed è normale che vi sia questo tipo di atmosfera in pista. Sarà una battaglia sino all’ultimo minuto dell’ultima partita, qualunque essa sia. Risulterà importante gestire queste emozioni mantenendo la calma e facendo ciò che dobbiamo fare. Saremo pronti”, ha concluso il numero 25 biancoblù.