AMBRÌ – KLOTEN
4-2
(2-2, 1-0, 1-0)
Reti: 4’09 Santala (Praplan, Kellenberger) 0-1, 7’17 Berthon (Kubalik, Lhotak) 1-1, 14’25 Bianchi (Trisconi, Collenberg) 2-1, 17’40 Sallinen (Bozon, Abbott) 2-2, 29’58 Emmerton (D’Agostini, Zgraggen) 3-2, 59’13 D’Agostini (Emmerton, Plastino) 4-2
Note: Valascia, 5’855 spettatori. Arbitri Stricker, Koch; Borga, Kaderli
Penalità: Ambrì 9×2′, Kloten 4×2′ + 1×5′ + 1×20′ (Bozon)
AMBRÌ – Ottenere una vittoria sabato sera era di capitale importanza, e l’Ambrì Piotta ha risposto presente. La squadra di Luca Cereda ha reagito nella giusta maniera dopo il passo falso di martedì, ed è riuscita a far sua una partita che prometteva di avere un peso importante nell’economia della serie.
Il cammino dei biancoblù verso la salvezza è ora a metà, e soprattutto ha visto i leventinesi prendere la strada giusta nell’importante crocevia di Gara 3, e sulla via dell’Ambrì c’è ora la possibilità di tentare nuovamente il break sul ghiaccio di Kloten.
Lo scenario è di quelli possibili se Bianchi e compagni riusciranno a dare continuità a quanto mostrato sabato, quando – davanti al finalmente numeroso pubblico della Valascia – l‘Ambrì Piotta è tornato a dimostrarsi squadra matura e organizzata, concedendo al Kloten i primi dieci minuti di partita prima di iniziare a macinare il proprio gioco.
La sfida si è infatti aperta con la rete di Tommi Santala alla prima occasione in powerplay, in un primo scampolo di gara in cui gli aviatori sono riusciti nuovamente ad avere un’entrata in materia più immediata rispetto agli avversari. Come spesso successo, la squadra di Schläpfer ha però vissuto a fiammate – dettate dai propri elementi migliori – mentre l‘Ambrì ci ha messo un po’ a trovare continuità tra un cambio e l’altro, ma a partire dal secondo tempo ha saputo dettare i ritmi e ridurre i pericoli dalle parti di Conz.
Se da un lato il Kloten continua ad attendere il primo gol a 5-contro-5 di questa serie (anche il provvisorio 2-2 di Sallinen è arrivato in powerplay), dall’altro l’Ambrì non ha dovuto ricorrere ad alcuna rete in superiorità numerica per riuscire ad imporsi. Certo, con degli special teams più efficaci staremmo probabilmente discutendo di un vantaggio di 3-0 sulla serie, ma la squadra di Cereda ha nuovamente sottolineato la sua superiorità a parità numerica, e questo è un fattore importante.
Sabato sera la prima linea è tornata a macinare gioco e produrre una grande quantità di occasioni dalle parti di Boltshauser, in alcune circostanze anche un po’ fortunato nell’evitare quel gol del 4-2 che avrebbe potuto ipotecare la sfida già prima della seconda sirena. Più attivo anche Kubalik, all’origine dell’1-1 di Berthon, anche se l’assenza di Müller ha ridimensionato in maniera importante l’incisività del ceco e dell’intero secondo blocco.
Dal terzo tempo ad uscirne ridimensionato è invece stato il Kloten, che nemmeno forzando i propri attaccanti migliori e riportando il rientrate Hollenstein nella top six – inizialmente era stato schierato in terza linea, così da mantenere inalterate le prime due – è riuscito a produrre un convincente forcing dalle parti di Conz. La Valascia ha vissuto momenti concitati solamente nel finale, quando Collenberg ha “regalato” un powerplay delicatissimo al Kloten sparando il disco in tribuna, ma per il resto del terzo tempo la squadra di Cereda ha ben controllato la situazione.
Proprio nel corso di quell’inferiorità numerica il coach ha sottolineato la fiducia che ha nei confronti di Isacco Dotti, impiegato con grande regolarità dopo la bandiera bianca alzata già nel primo tempo da Gautschi. Il giocatore dei Rockets ha chiuso la sua sfida con oltre 12 minuti di ghiaccio, e si sta dimostrando un buon “soldato” in questa serie, commettendo qualche errore qua e là ma portando sul ghiaccio una solidità interessante.
La sfida si è poi risolta a 47” dalla terza sirena, quando D’Agostini ha trovato con intuito il gol a porta vuota dal proprio terzo di difesa, episodio seguito qualche attimo dopo da un paio di bagarre che hanno già lanciato nel migliore dei modi Gara 4. Il Kloten ha poi lasciato il ghiaccio senza attendere la premiazione del miglior giocatore leventinese, il tutto in un clima quasi da playoff, che in definitiva fa bene ad una Valascia rimasta assopita per settimane, ma che stavolta è finalmente tornata a vibrare.
Ora è però già tempo di ricominciare. La pressione torna sulle spalle del Kloten, anche lunedì sarà battaglia.
IL PROTAGONISTA
Cory Emmerton: Il suo ruolo di primo centro è quello di maggiore importanza in tutto lo scacchiere biancoblù, e quando lui ha una partita sottotono l’intero lineup leventinese ne subisce a catena l’effetto.
Nulla di tutto questo sabato sera, quando il canadese è ritornato a dare il meglio di se. Emmerton ha saputo dettare i ritmi della prima linea, ed ha trovato alla mezz’ora il game winning gol sorprendendo Boltshauser con furbizia. Al suo bottino ha aggiunto un assist, oltre a quasi il 60% di ingaggi vinti.
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