LUGANO – Sfida di vertice sabato sera alla Resega, con il Lugano terzo in classifica che ospitava lo Zugo secondo. Le due squadre hanno rispettato le attese, dando vita a una bella partita, soprattutto a livello di intensità.
In una gara che ha visto protagonisti i due portieri, sono infine stati i bianconeri a cogliere un successo bello ed importante. “Sì, è stata sicuramente una bella vittoria”, ci racconta Dario Bürgler. “Penso che dobbiamo in gran parte ringraziare Merzlikins per averci tenuti in partita, specialmente all’inizio. Dopodiché penso che siamo migliorati, ma quando vinci 1-0 il portiere ha sempre una gran parte del merito”.
Dario Bürgler, terza vittoria di fila e ritorno al secondo posto. Sembrerebbe che il momento più difficile della stagione sia definitivamente alle spalle…
“Sì, lo spero. Abbiamo sicuramente lavorato bene le ultime tre partite, siamo stati ricompensati con buoni risultati e con buone sensazioni. Di certo siamo tornati a divertirci di più”.
Non avete segnato, ma il secondo tempo contro lo Zugo è stato uno dei vostri migliori periodi delle ultime settimane, soprattutto per quanto riguarda intensità e trame offensive…
“Sì, trovo anch’io. Quando a volte le cose non girano, ci si blocca un po’ e le giocate più semplici sembrano molto difficili. Abbiamo ritrovato una certa fiducia in noi stessi per poter mettere in pratica certe idee anche sotto pressione, e nel secondo tempo sicuramente siamo riusciti a creare molte occasioni. Anche qui però possiamo di nuovo ringraziare Elvis, perché di solito se non si segna davanti, prima o poi si subisce dietro”.
L’
Per la prima volta da 17 partite riuscite a vincere senza subire gol. Come hai già detto tu, gran parte del merito va a Merzlikins, ma questo è anche il risultato del fatto che tutti sono tornati a sacrificarsi per la squadra?
“Sicuramente è così. In entrambe le partite del weekend abbiamo avuti alcuni tiri bloccati importanti, specialmente nei momenti chiave delle sfide. Alla fine il compito di lavorare in primo luogo bene difensivamente è un impegno di tutti e sei i giocatori sul ghiaccio. Questa dedizione l’avevamo in parte persa, ma spero che ora riusciremo a proporla in modo costante”.
Sei stato schierato con Cunti e Romanenghi per la terza partita di fila, e la chimica in questa linea sembrerebbe essere eccellente…
“Sì, è straordinaria. Non c’è molto da discutere sulla qualità di questi giocatori, ma trovo veramente che per una volta si possa lodare Romanenghi, lavora in modo fantastico e personalmente gioco molto volentieri con lui. È un compagno molto riconoscente e spero che questa linea possa rimanere invariata, continuando a giocare buone partite”.