AMBRÌ – Dopo l’ottima prestazione di sabato, l’Ambrì Piotta di Luca Cereda non è nuovamente riuscito a dare continuità alle proprie prestazioni, rendendosi protagonista di una deludente sconfitta al cospetto del Losanna, risultato migliore dei biancoblù in ogni settore.
“Quando non si è pronti a soffrire e a giocare per la squadra, questo è quello che succede… Nessuno in questo campionato può vincere scendendo in pista così, noi non siamo certo diversi dagli altri, la sconfitta è meritata”, ha debuttato a fine incontro il coach dei leventinesi.
“Non vogliamo sentir parlare di stanchezza fisica e del fatto che il Losanna non ha giocato la sera prima, sono tutte scuse e spero che nessun giocatore si sia aggrappato a questo. Quelli che dovrebbero essere i nostri migliori elementi devono tirare il carro in questo senso, indipendentemente dal fatto di aver giocato bene o male la sera prima… Bisogna ritornare alla base, e la base sono il gioco di squadra, il sacrificio e la sofferenza”.
I leventinesi non sono però nuovi a delle cadute del genere, tant’è che un doppio turno senza sconfitta manca oramai da mesi. “La storia di questa squadra è lì da vedere… Bisogna imparare a vincere, e per vincere bisogna fare determinate cose”, ha continuato Cereda. “Ripeto, i nostri migliori giocatori devono dare l’esempio. Oggi sono arrabbiato, perché trovo sia ora di finirla di piangersi addosso, fare le vittime e cercare scuse. Stiamo giocando ad hockey, e nell’hockey le partite sono dure e difficili, bisogna soffrire”.
Il fatto di aver visto il decimo posto scivolare via probabilmente in maniera definitiva (11 punti) non è però il punto focale per Cereda. “Alla fine credo che il Losanna farà i playoff, dunque non li considero un nostro diretto concorrente. Per vincere però ci deve essere la base ogni giorno, e domenica non c’era… Una settimana fa eravamo qui a commentare una sconfitta nel derby che ‘andava bene’, perché la squadra aveva giocato nella giusta maniera. Stavolta no, abbiamo dimenticato la base e questo non deve succedere”.
Un ultimo appunto va inoltre ai tristi episodi avvenuti a margine della pista, che hanno anche ritardato di diversi minuti il ritorno in pista delle squadre dopo la seconda pausa. “È una cosa ridicola! Ho visto tantissimi bambini in pista domenica, ed avevo chiesto alla squadra di fare perlomeno un buon terzo tempo per i bimbi presenti, ma vedere succedere queste cose è vergognoso… C’erano anche i miei figli alla pista. Sarebbe ora di finirla, siamo qui a parlare di una nostra sconfitta, ma la verità è che le cose gravi che ci fanno davvero perdere sono episodi del genere”.