National League
I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS
Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.
I TOP DI HSHS
Elvis Merzlikins (Lugano – 2 top, 1 flop): Ci sono voluti due derby consecutivi per esaltare il Lugano e il suo portiere, pure lui non esente da diverse colpe nelle uscite prima della pausa natalizia. Elvis Merzlikins si è ripreso alla grande anche dopo la scoppola di Zurigo, rendendosi protagonista sia alla Resega che alla Valascia contro l’Ambrì Piotta, fermando ben 96 dei 100 tiri scagliati verso di lui dagli attaccanti biancoblù. Certo, non tutti i tiri erano di pericolosità estrema, ma il lettone ha tirato fuori gli interventi giusti al momento giusto, fermando iniziative pericolose faccia a faccia con Kubalik alla Resega e con Mazzolini e Bianchi alla Valascia, tornando a distribuire sicurezza a tutti i compagni. Oltre alla soddisfazione dei 6 punti nel fine settimana da derby, anche la statistica del 96% di parate parla da sola.
Raphael Diaz (Zugo – 1 top, 0 flop): Lo Zugo in settimana ha continuato l’assalto al secondo posto del Lugano grazie a tre vittorie, e lo ha fatto sostenuto dal suo “quarterback” d’eccezione. Il capitano quest’anno ha trovato solamente una volta la via del gol, ma ha dalla sua un bottino di assist che in settimana ha portato a quota 21, grazie a ben quattro passaggi decisivi. Diaz continua ad essere uno dei difensori più propositivi del campionato, ed è in grado di unire il tutto ad un ottimo gioco anche sul fronte difensivo… La sua solidità è testimoniata addirittura da un +8 nel corso delle ultime tre partite!
Beat Forster (Bienne – 2 top, 0 flop): Anche nel 2018 continua il momento magico del Bienne, andato avanti dopo l’arrivo di Antti Törmanen sulla panchina dei seeländer. La larga vittoria contro il Ginevra e la precedente contro il Friborgo hanno mantenuto il Bienne a ridosso delle prime della graduatoria, e hanno di nuovo ribadito come l’ex difensore del Davos stia vivendo una nuova parte di carriera alla Tissot Arena. Autore di due gol e due assist in queste sfide (game winning gol contro i burgundi), Forster è ormai giunto a quota 9 reti e 11 assist in campionato, numeri che il 34enne non raggiungeva dalle miglior stagioni sotto la guida di Arno Del Curto.
Joel Vermin (Losanna – 1 top, 0 flop): Il nuovo anno è iniziato alla grande per l’attaccante dei vodesi, riposizionato al centro e capace di trovare tre gol nell’arco della settimana, ma soprattutto di decidere con le sue reti entrambe le partite vinte dal Losanna! Con un totale di cinque punti ha guidato alla grande la seconda linea di coach Sarault, e sul suo conto c’è sicuramente da rivedere la stupenda segnatura all’overtime a Kloten, così come il gol in caduta realizzato in casa sempre contro gli aviatori.
Carl Klingberg (Zugo – 1 top, 1 flop): Lo svedese dello Zugo è in perfetta corsa per migliorare il bottino di punti ottenuto nella sua prima stagione in Svizzera, e nella settimana appena passata è stato nuovamente al centro della manovra dei suoi, con un totale di cinque punti (tre gol) e tantissimo gioco generato in combutta con i compagni McIntyre e Suri. Micidiale la sua doppietta con cui ha messo in ginocchio il Davos sabato sera, ed in generale si è confermato inarrestabile quando si piazza lì nello slot, dove è in grado di toccare una quantità industriale di dischi pericolosi.
Mason Raymond (Berna – 2 top, 0 flop): Il 2018 si è aperto per il Berna come si era chiuso il 2017, ossia dominando il campionato e trovando i soliti filotti di vittorie. Nella prima parte di questo anno nuovo, i bernesi hanno sconfitto due volte il Langnau nel derby bernese, sfida che ha restituito a Kari Jalonen un Mason Raymond in gran forma. Sabato sera l’ex NHL ha regalato ai suoi i 2 punti contro i Tigers grazie a una splendida iniziativa personale nell’overtime, mentre alla Ilfis ha chiuso la sfida con il 5-1 nel finale, dando il via però anche all’azione che ha permesso a Gaetan Haas di aprire le marcature dopo 3 minuti di gioco. Raymond è sempre più calato nella realtà della NL e in quella comoda del Berna, un’arma sempre più affilata per lo squadrone degli orsi.
I FLOP DI HSHS
Robert Mayer (Ginevra Servette – 0 top, 1 flop): La sfortunata stagione del portiere del Ginevra aveva subito un nuovo scossone a metà dicembre, quando era stato costretto a sottoporsi ad un’operazione al menisco. Mayer è tornato alle competizioni sabato a Bienne, ma la serata si è rivelata essere decisamente avara di soddisfazioni. Coach Woodcroft è stato costretto a richiamarlo in panchina dopo nemmeno mezz’ora, “sufficiente” per incassare quattro reti su venti tiri fronteggiati… Segnature su cui non ha fatto una gran figura, a partire da quella subita dopo soli 12 secondi.
Mattias Bäckman (Kloten – 0 top, 1 flop): La stagione del Kloten è ormai compromessa da diversi mesi e nemmeno l’avvento in panchina di Kevin Schläpfer sembra aver cambiato di molto la situazione. Gli aviatori continuano infatti a vivere di grosse difficoltà causate anche dall’inadeguatezza di molti loro interpreti, a partire da quegli stranieri che per primi dovrebbero fare la differenza. Uno di questi è sicuramente il difensore svedese che, oltre ad un apporto offensivo molto scarso rispetto alle aspettative, continua a rendersi protagonista di errori gravi in retrovia, come i due alquanto clamorosi che hanno regalato due reti al Losanna nello spazio di pochi cambi.
Santeri Alatalo (Zugo – 0 top, 1 flop): Aveva dovuto attendere sino a metà novembre prima di poter fare il suo debutto stagionale, ma il difensore finlandese con licenza svizzera continua a cercare quel ruolo centrale che aveva dimostrato di poter rivestire in passato. Nel weekend Kreis ha provato a schierarlo con Schlumpf, ma nonostante le molte reti segnate dai suoi continua a non riuscire a graffiare in fase propositiva. In difesa ha invece combinato qualche pasticcio di troppo (rimediando un complessivo -4), ad esempio con quella mancata copertura dello slot sull’1-1 del Davos domenica, oppure sul terzo ininfluente gol del Losanna martedì.
Gregory Hofmann (Lugano – 3 top, 1 flop): Certo, era impensabile che il numero 15 bianconero potesse mantenere la media punti di inizio stagione, anche se dopo una prima flessione era tornato a segnare reti con una regolarità piuttosto importante. Dopo la pausa dedicata alla Spengler, in cui ha giocato con la maglia della nazionale, Hofmann ha accusato però un calo e nemmeno l’inserimento in linea con Lapierre e Fazzini, con cui aveva fatto benissimo a suo tempo, ha migliorato le cose. Meno tiri del solito, un -3 nei due derby (in negativo da 4 partite) e quel brutto errore che ha regalato la rete in shorthand a Müller alla Valascia ne hanno sancito probabilmente il suo peggior weekend stagionale.
Thomas Nüssli (Langnau Tigers – 0 top, 2 flop): Ormai la stagione del colosso dell’Emmental sembra scivolare sempre più verso il basso. Orfani di Koistinen, partito per la DEL, i tigrotti dovrebbero avere negli uomini come Nüssli un’arma in più e l’esperienza necessaria per risolvere le partite proprio adesso che, dopo la scalata che li aveva portati a ridosso delle migliori, i giochi stanno entrando nel vivo. Purtroppo l’attaccante del Langnau sta vivendo una stagione decisamente amara, e dopo 2 sole reti nelle ultime 16 partite, le sue polveri si sono bagnate di nuovo, mettendo a referto un -4 nelle ultime tre partite e venendo relegato da Ehlers in quarta linea, con un impiego nel gioco che ha faticato a superare i 10 minuti nei derby bernesi.
Dominik Kubalik (Ambrì Piotta – 1 top, 1 flop): L’ala ceca aveva iniziato la sua avventura biancoblù in maniera estremamente promettente, ed anche nel corso dell’ultima settimana ha trovato il modo di dare il suo contributo, ma sul fronte offensivo ci si aspetta che il 22enne sappia presto diventare più decisivo. Kubalik crea molto e si fa trovare nelle giuste posizioni per andare al tiro in maniera pericolosa, ma il gol gli manca oramai da un mese e le chance importanti da lui non concretizzate stanno diventando parecchie. Nell’ultima settimana ha avuto sul suo bastone dischi importanti, come l’occasione di trovare un 2-0 probabilmente decisivo a Kloten, oppure l’opportunità di riaprire il derby della Resega lanciato verso Merzlikins. L’highlight del suo weekend resta lo stupendo assist per Collenberg, ma l’Ambrì ha bisogno da lui maggior concretezza e reti nei momenti chiave delle sfide.